Origine della religione: differenze tra le versioni

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Il secondo principale teorico del marxismo, [[Vladimir Ilyich Lenin]] (1870-1924), riprende esplicitamente la concezione di Marx: "La religione è l'oppio del popolo: questo detto di Marx è la pietra angolare di tutta la concezione marxista in materia di religione. Tutte le religioni e le chiese oggi esistenti, tutte – quali che siano – le organizzazioni religiose sono sempre state considerate dal marxismo come strumenti della reazione borghese, che servono a difendere lo sfruttamento e a stordire la classe operaia".<ref>Lenin, V. (1909). ''Sull'atteggiamento del partito operaio di fronte alla religione'' ([http://libelli.ru/works/17-3.htm russo], [http://www.marxists.org/italiano/lenin/1909/religione.htm it.]).</ref>
Tra i pensatori marxisti si segnala il francese [[Louis Althusser]] (1918-1990). Nella sua ''Ideologia e apparati ideologici di stato'' (1970)<ref>Althusser, L. (1970). "Idéologie et appareils idéologiques d’État". In ''La Pensée'' (151), [http://classiques.uqac.ca/contemporains/althusser_louis/ideologie_et_AIE/ideologie_et_AIE_texte.html#ideologie_AIE_I online].</ref> il filosofo afferma che esistono diversi apparati di stato (AS: governo, amministrazione, esercito, polizia, tribunali, prigioni) che garantiscono con la violenza il permanere dell'ingiustizia sociale a favore della borghesia, e a questi si affiancano gli apparati ideologici di stato (AIS) che si basano sull'ideologia: chiese, scuole, famiglia, diritto, partiti politici, sindacati, mezzi d'informazione, cultura. La religione non è altro che un AIS, che come gli altri garantisce e legittima lo sfruttamento e l'ingiustizia con la riproduzione dei rapporti di produzione.
 
==Ipotesi neurocerebrali==
Il recente sviluppo di tecniche di neuroimmagine, che permettono di monitorare l'attività di aree del cervello durante i processi mentali, ha permesso di indagare l'eventuale correlazione tra religione e specifici processi neurocerebrali.<ref>
Koenig, H.G.; McCullough, M.E.; Larson, D.B. (2001). ''[[Handbook of Religion and Health]]''. New York: Oxford University Press: 271-275.</ref> Già Ippocrate nel V sec. a.C. descriveva l'epilessia (dal greco ἐπιλαμβάνειν, "essere afferrati" da un demone) come "morbo sacro", poiché le sue caratteristiche e le visioni estatiche connesse lasciavano pensare a un qualche tipo di possessione (cf. anche {{pb|Mc|9,17-29}}). Diversi studi hanno riscontrato che i pazienti con epilessia del lobo temporale (TLE) sono soggetti a conversioni e/o intense esperienze religiose e mistiche. Questo lascerebbe supporre che l'origine della religione vada cercata in specifiche disfunzioni del lobo temporale, dove sarebbe dislocato il "God module", il "modulo di Dio". Questa ipotesi non rende ragione dell'universalità del fenomeno religioso a fronte dalla scarsa diffusione della TLE.
 
==Altre ipotesi==
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