Origine della religione: differenze tra le versioni

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==Ipotesi neurocerebrali==
<!-- {{Galleria
|larghezza = 200 px
|titolo = Religione e cervello
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|File:Beauregard2006.jpg|Attivazione cerebrale di suore [[carmelitane]] alle quali era stato chiesto di ricordare la più intensa esperienza mistica sperimentata: risultano maggiormente attive numerose aree e sistemi cerebrali, come la corteccia orbitofrontale destro-mediana, la corteccia temporale destro-mediana, i lobi parietali destro-inferiori e superiori, il nucleo caudato destro, la corteccia prefrontale sinistro-mediale, la corteccia cingolata sinistra anteriore, il lobo parietale sinistro inferiore, l'insula sinistra, il nucleo caudato sinistro, il tronco encefalico sinistro ([http://www.institutpsychoneuro.com/doc/Beauregard2006_CarmelitesfMRI.pdf Beauregard e Paquette, 2006], fig. 1])
|File:Newberg2010.jpg|Tre sezioni indicanti l'attività cerebrale a riposo di soggetti abituati a preghiera e meditazione (B) e non (A): sono più attive corteccia prefrontale, parietale, talamo, putamen, nucleo caudato e mesencefalo. ([http://www.andrewnewberg.com/pdfs/2010/Longtermmeditation.pdf Newberg et al. 2010], fig. 1).
|File:Montesquieu_1.jpg|legenda 2
}} -->
Già Ippocrate nel V sec. a.C. descriveva l'epilessia (dal greco ἐπιλαμβάνειν, "essere afferrati" da un demone) come "morbo sacro", poiché le sue caratteristiche e le visioni estatiche connesse lasciavano pensare a un qualche tipo di possessione (cf. anche {{pb|Mc|9,17-29}}).
Il recente sviluppo di tecniche di neuroimmagine, che permettono di monitorare l'attività di aree del cervello durante i processi mentali, ha permesso a diversi studi di riscontrare che i pazienti con epilessia del lobo temporale (TLE) sono più facilmente soggetti a conversioni e/o intense esperienze religiose e mistiche.<ref>Koenig, H.G.; McCullough, M.E.; Larson, D.B. (2001). ''[[Handbook of Religion and Health]]''. New York: Oxford University Press: 271-275.</ref> Questo lascerebbe supporre che l'origine della religione vada cercata in specifiche disfunzioni del lobo temporale, dove sarebbe dislocato il "God module", il "modulo di Dio". Questa ipotesi però: non rende ragione dell'universalità del fenomeno religioso a fronte dalla scarsa diffusione della TLE; non considera che il lobo temporale, parte del sistema limbico, è attivo nella modulazione di tutte le emozioni e ricordi, non solo quelli di natura religiosa; è falsificata da altri studi che mostrano diverse aree attive nell'intero cervello (e non solo nei lobi temporali) durante preghiera e meditazione.
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