Origine della religione: differenze tra le versioni

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|File:Azari2001.jpg|Attivazione media prodotta dalla meditazione su Sal 23,1 su 6 evangelici tedeschi: sono attive la corteccia prefrontale dorsolaterale, dorsomediale frontale e mediale parietale, implicate in processi cognitivi profondi
|File:Beauregard2006.jpg|Attivazione cerebrale di suore [[carmelitane]] alle quali era stato chiesto di ricordare la più intensa esperienza mistica sperimentata: risultano maggiormente attive numerose aree e sistemi cerebrali, come la corteccia orbitofrontale destro-mediana, la corteccia temporale destro-mediana, i lobi parietali destro-inferiori e superiori, il nucleo caudato destro, la corteccia prefrontale sinistro-mediale, la corteccia cingolata sinistra anteriore, il lobo parietale sinistro inferiore, l'insula sinistra, il nucleo caudato sinistro, il tronco encefalico sinistro ([http://www.institutpsychoneuro.com/doc/Beauregard2006_CarmelitesfMRI.pdf Beauregard e Paquette, 2006], fig. 1)
|File:Newberg2010.jpg|Tre sezioni indicanti l'attività cerebrale a riposo di soggetti abituati a preghiera e meditazione (B) e non (A): sono più attive corteccia prefrontale, parietale, talamo, putamen, nucleo caudato e mesencefalo. ([http://www.andrewnewberg.com/pdfs/2010/Longtermmeditation.pdf Newberg et al. 2010], fig. 1).
([http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1046/j.0953-816x.2001.01527.x/abstract Azari et al., 2001]).
}}
Già Ippocrate nel V sec. a.C. descriveva l'epilessia (dal greco ἐπιλαμβάνειν, "essere afferrati" da un demone) come "morbo sacro", poiché le sue caratteristiche e le visioni estatiche connesse lasciavano pensare a un qualche tipo di possessione (cf. anche {{pb|Mc|9,17-29}}).
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