YHWH: differenze tra le versioni

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== Utilizzo del tetragramma ==
La particolarità della differenza fra testo scritto e pronuncia presso gli ebrei e i diversi modi di tradurre il tetragramma nelle lingue diverse dall'ebraico può far sorgere la questione di come le varie comunità religiose usino riferisi a questo nome.
 
=== Ebraismo ===
L'[[ebraismo]] insegna che il nome di Dio, pur esistendo in forma scritta, è troppo sacro per essere pronunciato. Tutte le moderne forme di ebraismo proibiscono il completamento del nome divino. Il solo che poteva pronunciarlo era il [[Sommo sacerdote]] nel [[Yom Kippur|giorno dell'espiazione]]: dato che la figura del Sommo Sacerdote è sparita nel [[70|70 d.C.]], da allora il tetragramma non viene mai pronunciato durante riti ebraici.
 
Gli ebrei usano inoltre non pronunciarlo ad alta voce in nessuna occasione e per nessuna ragione. Per discutere l'argomento della vocalizzazione del nome, solo per motivi scientifici, e mai in conversazioni futili o in preghiera, si preferisce scrivere le vocali a cui ci si riferisce e lasciare alla mente dell'ascoltatore la ricostruzione del nome vocalizzato. Invece di pronunciare il tetragramma durante le preghiere, gli ebrei dicono Ado-nai.
 
È probabile che la proibizione della pronuncia del tetragramma risalga all'epoca di [[Esdra]] e [[Neemia]], ossia al ritorno dall'[[esilio babilonese]], quando fu riaperto il [[Tempio di Gerusalemme]] e furono fissati molti dei canoni della [[liturgia]].
 
Alcuni spostano l'effettivo disuso della pronuncia del tetragramma ad un periodo successivo, dal [[III secolo a.C.]] fino al [[III secolo|III secolo d.C]]. Qualunque sia la data di disuso, nel mondo ebraico la proibizione è certa, ed è stata costante fino ad oggi.
 
La legge ebraica richiede che regole "rabbiniche" siano decretate in aggiunta alle regole della Torah per ridurre l'eventualità che la legge originale sia trasgredita. Per questo motivo è diffusa la pratica di limitare l'uso della parola Ado-nai solo ai momenti di preghiera. Nelle conversazioni quotidiane gli ebrei dicono "HaShem" (in ebraico "il nome", come appare nel libro del [[Levitico]] {{passo biblico|Lv|24,11}}) quando si riferiscono all'Eterno. Molti ebrei estendono la proibizione a tutti i nomi con i quali ci si riferisce all'Altissimo nella Bibbia, oppure aggiungono suoni che alterano la pronuncia al di fuori dei contesti liturgici, come ad esempio kel o elokim. Anche nello scritto possono comparire alterazioni, come ad esempio "D-o". Sebbene questa alterazione scritta non sia richiesta da alcuna legge religiosa (solo il nome in ebraico è sacro, non la sua traduzione in italiano o altre lingue) essa ha lo scopo di ricordare al lettore la santità connessa al nome del Signore.
 
=== Chiese cristiane ===
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