Incarnazione: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
m
mNessun oggetto della modifica
* l'affermazione è relazionata a quanto il ''Logos'' era "in principio", "presso Dio" (v. {{passo biblico|Gv|1,1|1}}), e sottolinea l'avvenimento del suo ingresso nella storia, avvenimento che fonda il nuovo modo di essere dello stesso ''Logos'' "nella carne";
* il ''Logos'' che si fa carne non cessa per ciò stesso di essere ''Logos'';
* viene usato il termine "carne": [[San Giovanni Apostolo|Giovanni]] non usa qui la parola "uomo" (''ánthropos'' in [[lingua greca|greco]]), e ciò nonostante lo usi altrove<ref>Cfr. {{pb|Gv|4,29; 9,11; 19,5}}.</ref>, e la ragione di questa scelta risiede plausibilmente nell'idea soggiacente del ''[[basâr]]'' [[lingua ebraica|ebraico]]: "Egli intendeva significare espressamente che il Verbo ha fatto sua la condizione dell'uomo, precisamente in quanto l'uomo è [[terra|terrestre]] e strettamente legato nel suo essere al dominio del terrestre che è fragile, effimero ed essenzialmente distinto dal mondo [[cielo|celeste]] e [[spirito|spirituale]]"<ref>{{autore|[[Donatien Mollat]]}}, ''Le thème de Jesus-anthropos chez St. Jean'', in ''Introdution a l'étude de la christologie de Saint Jean'', [[Roma]] [[1970]], 17-32, citato da {{autore|[[Marcello Bordoni]]}} ([[1985]]), p. 642.</ref>.
 
"Farsi carne" vuol dire dunque assumere pienamente la condizione umana, accettare di [[nascita|nascere]], crescere, [[morte|morire]], partecipare a tutti gli stadi della vita umana nell'ambito della sua storia e dei suoi conflitti.

Menu di navigazione