Ordine dei Frati Predicatori: differenze tra le versioni

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* Cappato d'argento (o di bianco) e di nero gambato del medesimo, e una palma d'oro e un giglio, i capi passanti in decusse in una corona d'oro broccante sul tutto; una stella a 6 o 8 raggi d’oro in alto del capo; l’argento caricato di un libro di rosso, sul quale è coricato un cane di nero con collare d’argento poggiante la zampa sopra un globo imperiale d’azzurro centinato e sormontato da una croce d’oro, stringente in bocca una torcia di nero accesa di rosso.
 
La croce domenicana, generalmente priva dello scudo esterno, fu usata principalmente in [[Spagna]], raramente in Italia. Fu assunto come distintivo dall' [[Inquisizione]]<ref> Talvolta lo fece coniare in forma di decorazione cavalleresca e lo conferì a persone benemerite, dette ''familiares'' od anche ''equites'' et ''milites''.</ref>
 
La croce gigliata, in epoca recente, finì per sostituire l'antico stemma con la cappa senza che nessuna disposizione specifica fosse emanata circa l'uso dell'una o dell'altra insegna araldica; soltanto nel [[Capitolo generale]] tenuto a [[Bologna]] nel [[1961]] lo scudo cappato è stato dichiarato insegna ufficiale dell'Ordine. Dopo varie discussioni e l'istituzione di un' apposita commissione il [[Capitolo]] di [[Bogotà]] del [[1965]] dava la facoltà di usare indiscriminatamente lo stemma cappato o crociato. il colore ed i simboli utilizzati rimandano alla storia dell'ordine.
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