Solennità della Santissima Trinità: differenze tra le versioni

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Fino all'[[VIII secolo]] la Chiesa non celebrò nessuna solennità in onore della [[Trinità]]. Il motivo di ciò risiede nel fatto che la [[liturgia]] [[Chiesa Cattolica|cattolica]] ha come suo scopo la [[lode]] e l'[[adorazione]] a [[Dio]] [[unità di Dio|uno]] e trino: tutto in essa è ordinato a questo supremo scopo, dal [[sacrificio]] [[Eucaristia|eucaristico]], ai [[Sacramento|Sacramenti]], alla [[Liturgia delle Ore]], al [[culto]] di [[Maria]] e dei [[Santo|Santi]] e alla stessa [[catechesi]]<ref>{{autore|Amato Pietro Frutaz}} ([[1954]]) 541.</ref>. Del resto la [[Chiesa Orientale]] non ha tuttora una festa per la Trinità, il cui [[mistero]], nel [[Rito Bizantino]], è ricordato il particolar modo nella festa della [[Pentecoste]].
 
La festa della Trinità nacque dalla [[devozione]] privata verso il mistero trinitario che fiorì nei paesi [[franchi]] durante il periodo [[Carlo Magno|carolino]], e che dovette ricevere un notevole impulso dall'<nowiki />''[[Admonitio generalis]]'' del [[789]]<ref>§ 32.</ref> e dal ''[[Capitulare]] XXVIII'' del [[794]]<ref>§ 33.</ref>, i quali prescrivevano l'esposizione della [[dottrina]] cattolica circa la [[Trinità]]<ref>{{autore|Alfred Boretius}} (cur.), in ''[[Monumenta Germaniae Historica]]'', ''CapitalariaCapitularia regum Francorum'', I, [[1883]], p. 56, 77.</ref>. I primi centri di questa devozione furono i [[monastero|monasteri]] di [[Monastero di Aniane|Aniane]] e di [[Monastero di Tours|Tours]]:
* nel primo il suo fondatore [[San Benedetto di Aniane|San Benedetto]] († [[821]]) [[dedicazione di una chiesa|dedicò]] nel [[782]] la [[chiesa (edificio)|chiesa]] [[abbazia|abbaziale]] alla Santissima Trinità<ref>Cfr. ''Vita'', 5: ''Acta SS. Februarii'', II, [[Anversa]] [[1658]], p. 614.</ref>;
* nel secondo visse [[Alcuino]] († [[804]]), che fu ardente fautore di questa devozione e autore dei trattati ''De fide s. et individuae Trinitatis''<ref>''[[PL]]'' 101, 11-58.</ref>, ''De Trinitate ad Fredegesium quaestione XXVIII<ref>''PL'' 101, 58-64.</ref><ref>In passato era attribuita ad [[Alcuino]] anche la ''Confession fidei'' (''PL'' 101, 1027-1098), ora attribuita a [[Giovanni di Fécamp]].</ref>.

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