Fede: differenze tra le versioni

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Con '''fede''', nella [[tradizione]] [[Cattolicesimo|cattolica]], si intendono due aspetti distinti ma correlati:
* come atto è la fede soggettiva (''fides qua'', "fede con la quale si crede"), la risposta della persona alla [[rivelazione]] di [[Dio]], con tutte le sue facoltà ([[ragione]], [[sentimento]], [[volontà]]). In tal senso, ogni [[uomo]] avverte nel suo intimo che Dio lo chiama a sé ("rivelazione naturale"), e questa chiamata diventa esplicita nella rivelazione in senso proprio, che comprende [[scrittura]], [[tradizione]] e [[magistero]]. L'uomo è chiamato ad aderire a questa chiamata con la propria esistenza, tramite l'adesione intellettuale a [[verità]] di fede ([[dogmi]]), con sentimenti di pia [[devozione]], con fattive volontà di impegno e carità;
* come contenuto è la fede oggettiva (''fides quae'', "fede che si crede"), l'insieme delle verità (o dottrina) presentate dalla rivelazione (dogmi come esistenza e trinità di Dio, creazione, incarnazione...). Tali verità non possono essere colte in maniera immediata dallo spirito umano a causa della sua condizione limitata, e travalicano la sua facoltà razionale ("misteri della fede"). Fede e ragione però non sono in contrasto ma, quando procedono correttamente e senza ideologie e fondamentalismi, esiste tra esse un rapporto di complementarietà.
 
Il ''[[Catechismo della Chiesa Cattolica]]'' così la introduce:
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