Antico Testamento: differenze tra le versioni

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Circa i testi che i protestanti indicano come "[[apocrifi]]", essi non sono propriamente considerati canonici ma vengono solitamente aggiunti in appendice alle Bibbie (per esempio la [[Bibbia di Lutero]] o la [[Bibbia di Re Giacomo]]) in quanto, sebbene non possono servire a fondarvi la fede, possono risultare utili a nutrire la pietà dei cristiani. In molte edizioni contemporanee però, soprattutto nei formati più ridotti ed economici, tali testi non sono riportati neanche come appendici.
 
== L'Antico Testamento nella ''Dei Verbum'' ==
 
La ''[[Dei Verbum]]'' parladedica dellil cap. IV all'Antico Testamento, neie seguentine terminispiega il valore per i cristiani, soffermandosi in particolare sull'unità tra Antico e [[Nuovo Testamento]]:
 
{{quote|[[Dio|Iddio]], progettando e preparando nella sollecitudine del suo grande [[amore]] la [[salvezza]] del [[uomini|genere umano]], si scelse con singolare [[disegno di Dio|disegno]] un popolo al quale affidare le [[promessa|promesse]]. Infatti, mediante l'[[alleanza]] stretta con [[Abramo]] (cfr. {{pb|Gn|15,18}}), e per mezzo di [[Mosè]] col [[popolo d'Israele]] (cfr. {{pb|Es|24,8}}), egli si [[rivelazione|rivelò]], in [[parola|parole]] e in atti, al popolo che così s'era acquistato come l'unico Dio vivo e vero, in modo tale che Israele sperimentasse quale fosse il piano di Dio con gli uomini e, parlando Dio stesso per [[bocca]] dei [[profeti]], lo comprendesse con sempre maggiore profondità e chiarezza e lo facesse [[conoscenza di Dio|conoscere]] con maggiore ampiezza alle genti (cfr. {{pb|Sal|21,28-29; 95,1-3}}; {{pb|Is|2,1-4}}; {{pb|Ger|3,17}}). L'[[economia della salvezza]] preannunziata, narrata e spiegata dai sacri autori, si trova in qualità di vera [[parola di Dio]] nei libri dell'Antico Testamento; perciò questi libri divinamente [[ispirazione|ispirati]] conservano valore perenne: "Quanto fu scritto, lo è stato per nostro ammaestramento, affinché mediante quella [[pazienza]] e quel conforto che vengono dalle Scritture possiamo ottenere la [[speranza]]" ({{pb|Rm|15,4}}).
 
Dio dunque, il quale ha ispirato i libri dell'uno e dell'altro Testamento e ne è l'autore, ha sapientemente disposto che il [[Nuovo Testamento|Nuovo]] fosse nascosto nell'Antico e l'Antico fosse svelato nel Nuovo. Poiché, anche se [[Cristo]] ha fondato la [[Nuova Alleanza]] nel [[sangue]] suo (cfr. {{pb|Lc|22,20}}; {{pb|1Cor|11,25}}), tuttavia i libri dell'Antico Testamento, integralmente assunti nella [[predicazione]] [[Vangelo|evangelica]], acquistano e manifestano il loro pieno significato nel Nuovo Testamento (cfr. {{pb|Mt|5,17}}; {{pb|Lc|24,27}}), che essi a loro volta illuminano e spiegano.|nn. 14-16}}
 
In tale testo l'Antico Testamento viene presentato come parte organica della [[storia della salvezza]]. I suoi libri "conservano valore perenne", e sono ''Parola di Dio'' anche per i [[cristiano|cristiani]], nell'ottica di una "preparazione evangelica", di "una vera pedagogia divina" (n. 15): l'Antico Testamento forma così un'unità articolata con il Nuovo.<ref>{{autore|[[Giuseppe Betori]]}}, ''La Dei Verbum e l'[[apostolato biblico]]: una lettura [[pastorale]]'', relazione al XIII Convegno Nazionale dell'Apostolato Biblico sul tema ''"L'ignoranza delle Scritture è ignoranza di [[Cristo]]". [[comunicazione|Comunicare]] la [[Sacra Scrittura]] a [[quaranta|40]] [[anno|anni]] dalla ''[[Dei Verbum]]'', [[Roma]],
[[4 febbraio|4]]-[[6 febbraio]] [[2005]], ''[http://www.chiesacattolica.it/cci_new/UfficiCEI/AllegatiArt/13/Betori.pdf online]''.</ref>
 
{{Antico Testamento}}

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