Sacramento: differenze tra le versioni

Nel [[Codice di Diritto Canonico]] si parla dei sacramenti in genere nella prima parte del libro [http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P2R.HTM IV (c. 840-848)]. Innanzitutto ricorda la loro natura di «"[[segno|segni»]]" o «"mezzi»" che servono a<ref>Cf. [http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P2R.HTM CIC 840].</ref>:

* Irrobustire la [[fede,]];

* rendere un [[culto]] vero a [[Dio]],;

* [[santificazione|santificare]] gli [[uomini]];

* confermare e manifestare la [[comunione]] ecclesiale.<ref>Cf. [http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P2R.HTM CIC 840].</ref>

Il ''Codice'' parte dalla considerazione che i sacramenti sono gli stessi per tutta la [[Chiesa]] e che appartengono al ''[[deposito della fede]]'' per sostenere l'autorità della [[Sede Apostolica]] in ordine a disporre le norme per verificare la validità e la liceità (di celebrazione), per amministrare e ricevere i sacramenti e fissare riti da adoperare nella loro celebrazione.<ref>Cf. [http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P2R.HTM CIC 841].</ref> Si chiede infatti di seguire esattamente e fedelmente i libri liturgici approvati nella celebrazione dei sacramenti, secondo il rito di ogni ministro.<ref>Cf. [http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P2R.HTM CIC 846].</ref>

I sacramenti che imprimono un [[carattere sacramentale|carattere]] come ad esempio il battesimo[[Battesimo]], la confermazione[[Confermazione]] e l'ordine[[Ordine Sacro]], non si possono ricevere duepiù di una voltevolta. Tuttavia se ci sono dubbi sulla loro validità, si possono amministrare di nuovo ''sub condicione''.<ref>Cfr. [http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P2R.HTM CIC 846].</ref>