Libro dei Salmi: differenze tra le versioni

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Nel [[medioevo]] si segnalano [[Pietro Lombardo]]<ref>''Commentarius in Psalmos davidicos'', ''PL'' 191, 55-1296.</ref> e [[San Tommaso d'Aquino]].<ref>''Expositio in Psalmos Davidis'', opera omnia Vivès, vol. 13, 228-556.</ref>
 
Nel periodo della [[Riforma protestante]] si sono dedicati ai salmi [[Lutero]], con la sua versione in tedesco e con un commentario ([[1525]]), e [[Calvino]]; entrambi dipendono molto dall’esegesi medievale e [[patristica]]. In campo [[chiesa cattolica|cattolico]] si segnalano il [[Bellarmino]] (con l'opera ''In omnes Psalmos dilucida expositio'' del [[1611]]), e, in seguito, [[Jacques Bénigne Bousset|Bousset]] e [[Augustin Calmet|Calmet]].
 
A partire dal [[XVIII secolo|'700]] appaiono i primi tentativi di [[esegesi storico-critica]]: Herder, Michaelis, Wette (che tenta un raggruppamento dei salmi), Ewald, Delitzsch, Wellhausen, Duhm.
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