Cantico di Frate Sole: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
[[File:Giotto,Predicaagliuccelli.jpg‎|right|350px|thumb|{{Autore|[[Giotto]]}}, ''[[Predica agli uccelli (Giotto)|Predica agli uccelli]]'' ([[1290]] - [[1295]]), affresco; [[Assisi]], [[Basilica di San Francesco (Assisi)|Basilica di San Francesco]]]]
 
{{riquadro
}}
 
Il '''Cantico di Frate Sole''', conosciuto anche come '''Cantico delle Creature''', è una [[lauda]] composta da [[Sansan Francesco d'Assisi]]. È uno dei più antichi testi poetici in volgare. Per quanto riguarda il titolo, si trova sia l'indicazione ''Canticum Fratris Solis'' ("Cantico di Frate [[Sole]]") sia l'indicazione ''Laudes creaturarum'' ("Cantico delle Creature")<ref>Il doppio titolo è così spiegato nella ''[[Legenda Maior]]'': "Il [[sole]] è più bello delle altre [[creatura|creature]] e si può maggiormente assimilare a [[Dio]], anzi nelle stesse [[Sacra Scrittura|scritture]] Dio è chiamato "sole di [[giustizia]]". In altro modo si possono intendere le [[lode|lodi]] rivolte a Dio da parte delle [[creatura|creature]].</ref>.
 
Secondo le ''[[Fonti Francescane]]'', Francesco, ormai gravemente malato, lo avrebbe composto nel [[1224]] a [[San Damiano (chiesa di Assisi)|San Damiano]] ([[chiesa (edificio)|chiesa]] di [[Assisi]]), dopo una notte di dolore e sofferenze. Sempre secondo le stesse fonti, il Santo avrebbe aggiunto i versi riguardanti il [[perdono]] quando riuscì a far riconciliare tra loro il [[vescovo]] Guido II ed il podestà di [[Assisi]]; invece quelli dedicati alla [[morte]] li avrebbe inseriti ancora dopo, quando un medico, un tale Buongiovanni d'Arezzo gli avrebbe annunciato come imminente la fine della vita.
140 116

contributi

Menu di navigazione