Settimana Santa: differenze tra le versioni

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Vi sono, però, alcune differenze particolari:
*Il Preconio è formulato diversamente (vedi [[Exultet#Il testo secondo il Rito Ambrosiano|Exultet secondo il Rito Ambrosiano]]).
*Le letture veterotestamentarie sono sei anziché sette, simili, ma non uguali. La settima lettura è presa dagli [[Atti degli Apostoli]] ({{Pb|At|2,22-28}}).
*I salmi sono proclamati in forma di Salmello, cioè [[Canto|cantati]].
*L'Epistola è presa dalla [[Lettera ai Romani]] come nel Rito Romano, ma propone versetti diversi ({{Pb|Rm|1,1-7}}).
*Si annuncia il [[Vangelo di Matteo]] (al posto di quello di [[Vangelo di Marco|Marco]]) a conclusione della lettura ininterrotta iniziata il Martedì delle prime tre ferie.
*Dopo l'ultima lettura veterotestamentaria, chi presiede la Veglia (l'Arcivescovo, con in capo la mitra e in mano il pastorale), canta per tre volte e in tono sempre più alto, dai tre lati dell'altare, l'annuncio della Resurrezione ''Cristus Dominus resurrexit!'', a cui i fedeli rispondono acclamando ''Deo gratias!''. Dall'altare si diffonde in tutte le direzioni e indica che la veglia pasquale ambrosiana è giunta al suo momento centrale<ref>Il triplice "Cristus Dominus resurrexit" della tradizione milanese trova un interessante parallelo nell'analoga proclamazione con cui anche nella liturgia bizantina si annuncia la risurrezione di Cristo: è un uso antichissimo che risale alla liturgia di Gerusalemme del [[V secolo|V]] - [[VI secolo]] e che attualmente il solo rito ambrosiano conserva fra le liturgie occidentali.</ref>. Non quindi il canto del Gloria come nel Rito Romano.

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