Ultima Cena: differenze tra le versioni

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L''''Ultima Cena''' è quella che [[Gesù]] visse con gli [[apostoli]] durante la [[pesach|pasqua ebraica]] precedente la sua [[morte di Gesù|morte]]. Si tenne nel [[Cenacolo]], nella zona del [[Monte Sion]] a [[Gerusalemme]].
 
== I datiSinossi del Nuovo Testamentotesto ==
 
Raccontano l'ultima cena di Gesù i tre [[Vangeli sinottici]] e [[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]]:
* {{passo biblico con libro|Mt|26,2617-2930}}
* {{passo biblico con libro|Mc|14,2212-2526}}
* {{passo biblico con libro|Lc|22,157-2039}}.
* {{passo biblico con libro|Gv|13-17}}
LaL'istituzione narradell'Eucaristia è narrata anche da [[San Paolo]] in {{passo biblico con libro|1Cor|11,23-26}}. Quest'ultimo testo è considerato normalmente più antico dei precedenti in quanto risale circa all'anno [[59]].
 
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==== Ubicazione del cenacolo ====
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! [[Vangelo secondo Matteo|Matteo]]<br>{{passo biblico|Mt|26,17-30}}
! [[Vangelo secondo Marco|Marco]]<br>{{passo biblico|Mc|14,12-26}}
! [[Vangelo secondo Luca|Luca]]<br>{{passo biblico|Lc|22,7-39}}
! [[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]]<br>{{passo biblico|Gv|13-17}}
! [[Paolo]]<br>{{pb|1Cor|11,23-26}}
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| Preparazione
| 17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 18 Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». 19 I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
| 12 Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 13 Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. 14 Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. 15 Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». 16 I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
| 7 Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la Pasqua. 8 Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi, perché possiamo mangiare la Pasqua». 9 Gli chiesero: «Dove vuoi che prepariamo?». 10 Ed egli rispose loro: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua; seguitelo nella casa in cui entrerà. 11 Direte al padrone di casa: “Il Maestro ti dice: Dov’è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. 12 Egli vi mostrerà al piano superiore una sala, grande e arredata; lì preparate». 13 Essi andarono e trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
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| Annuncio del tradimento di Giuda
| 20 Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. 21 Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». 22 Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». 23 Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. 24 Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». 25 [[Giuda Iscariota|Giuda, il traditore]], disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».
| 17 Venuta la sera, egli arrivò con i Dodici. 18 Ora, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico: uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà». 19 Cominciarono a rattristarsi e a dirgli, uno dopo l’altro: «Sono forse io?». 20 Egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui che mette con me la mano nel piatto. 21 Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo, dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!».
| 21 «Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me, sulla tavola. 22 Il Figlio dell’uomo se ne va, secondo quanto è stabilito, ma guai a quell’uomo dal quale egli viene tradito!». 23 Allora essi cominciarono a domandarsi l’un l’altro chi di loro avrebbe fatto questo.
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| [[Eucaristia]]
| 26 Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». 27 Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. 29 Io vi dico che d’ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio».
| 22 E, mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23 Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24 E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. 25 In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
| 14 Quando venne l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, 15 e disse loro: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, 16 perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio». <br>
17 E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, 18 perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio». 19 Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi».
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| 23 Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». 26 Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
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| Annuncio del rinnegamento di Pietro
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| ''Discussione sul "più grande" (24-38)''; 31 Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; 32 ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli». 33 E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e alla morte». 34 Gli rispose: «Pietro, io ti dico: oggi il gallo non canterà prima che tu, per tre volte, abbia negato di conoscermi».
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| Epilogo
| 30 Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
| 26 Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
| 39 Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono.
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==== Ubicazione del cenacolo ====
[[Immagine:Giotto - Scrovegni - -29- - Last Supper.jpg|thumb|300px|{{Autore|[[Giotto]]}} ''Ultima Cena'' (1303 - 1305), affresco; [[Padova]], [[Cappella degli Scrovegni]]]]
 
Verso il [[530]] l’arcidiacono Teodosio infatti, descrivendo la sua visita a [[Gerusalemme]], parlando della [[Santo Cenacolo|chiesa della Sancta Sion]], ritenuta come il luogo dell’ultima cena, afferma: "''Ipsa fuit domus sancti Marci evangelistae''" ("Questa fu la casa di San Marco evangelista")<ref>''De situ Terrae Sanctae'', pag 141</ref>. Questa affermazione doveva senza dubbio fondarsi su un dato molto antico essendovi inoltre una seconda testimonianza, del monaco cipriota Alessandro, che descrive la chiesa della Sancta Sion come dimora di Maria, madre di Marco<ref>''Acta Sanctorum, Junii'' pag 434</ref>
 
==Descrizione==
==== "Uno di voi mi tradirà" ====
=== Annuncio del tradimento ===
 
Terminata la lavanda dei piedi Gesù riprese posto a tavola. Egli occupava senza dubbio il posto più onorifico e gli apostoli avevano dibattuto su chi dovesse sedersi nel posto più vicino a lui. Essendo la tavola a semicerchio, secondo una moda dell'epoca, i divani erano disposti radialmente all'esterno del semicerchio. Gesù occupava dunque il posto centrale al vertice del semicerchio e, a quanto dicono i Vangeli, erano Pietro, Giovanni e Giuda Iscariota i commensali più vicini a lui. Alla destra di Gesù stava San Pietro, alla sinistra San Giovanni, che poteva così appoggiare la testa sul petto del maestro ({{pb|Gv|13,23-25}}) e a fianco di Giovanni stava Giuda, abbastanza vicino a Gesù.
Questi, mentre gli Apostoli continuavano la cena, rivelò che uno di loro l'avrebbe presto tradito. I discepoli, entrati in confusione, chiesero al maestro chi di loro fosse il traditore e per ultimo Giovanni, su consiglio di Pietro, avvicinatosi a lui, gli chiese di mostrarglielo. Ai tempi in cui viveva Gesù si era soliti mettere nel tavolo alcuni vassoi comuni nei quali si intingeva il pane o le erbe amare. Gesù intinse dunque un boccone di pane e lo porse a Giuda Iscariota dicendo: "''Quello che devi fare, fallo presto''" ({{pb|Gv|13,26-28}}. Nessuno dei commensali comprese però il significato di tale gesto e Giuda ebbe dunque la possibilità di alzarsi e di andare via (secondo il [[Vangelo di Luca]], Giuda esce dal cenacolo subito dopo l'Istituzione Eucaristica).
 
==== L'Istituzione Eucaristica ====
{{vedi anche|Eucaristia}}
 
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