Beato Andrea Carlo Ferrari: differenze tra le versioni

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|gmO=20 dicembre
|aO=1873
|vO = Domenico Villa
|vOtit = [[Mons.]]
|nominato = [[23 giugno]] [[1890]] da [[Leone XIII]]
|tC=
== Biografia ==
=== Formazione e ministero sacerdotale ===
Nacque a Lalatta, località nel comune di [[Palanzano]] [[diocesi di Parma]], primogenito dei quattro figli di Giusep­pe Ferrari, umile calzolaio, e di Maddalena Longarini. Fu [[battesimo|battezzato]] di giorno seguente con il nome di Andrea. Creduto in fin di vita, la madre lo portò al [[santuario]] mariano di [[Santuario di Fontanellato|Fontanellato]] e ottenne la guarigione del piccolo infermo, che si rivelò dotato di grandi [[dono spirituale|doni spirituali]]. Da [[Presbitero|sacerdote]] e da [[vescovo]] il [[beato]] vi ritornerà due volte all'anno con vivi sentimenti di gratitudine.
 
Andrea apprese i primi rudimenti del sapere dal [[parroco]], Don Giovanni Agostini, che lo ammise alla [[prima comunione]] nel [[1860]].
Accolto presso il [[seminario]] di [[Parma]] fu [[Ordinazione presbiterale|ordinato]] [[diacono]] il [[15 dicembre]] [[1872]] e [[Presbitero|sacerdote]] il [[20 dicembre]] [[1873]]; l'anno dopo venne nominato [[parroco]], successivamente vicerettore al [[seminario]] di Parma. Nel [[1878]] fu nominato professore di [[teologia dogmatica]], nel [[1879]] fu promosso [[canonico]] ordinario. In seguito divenne rettore dello stesso istituto.
 
Accolto presso il [[seminario]] di [[Parma]] fu [[Ordinazione presbiterale|ordinato]] [[diacono]] il [[15 dicembre]] [[1872]] e [[Presbitero|sacerdote]] il [[20 dicembre]] [[1873]] dal [[Diocesi di Parma|vescovo di Parma]] [[Mons.]] [[Domenico Villa]]; l'anno dopo venne nominato [[parroco]], successivamente vicerettore al [[seminario]] di Parma. Nel [[1878]] fu nominato professore di [[teologia dogmatica]], nel [[1879]] fu promosso [[canonico]] ordinario. In seguito divenne rettore dello stesso istituto.
 
=== Ministero episcopale e cardinalato ===
Colpito da un tumore alla gola, [[Morte|morì]] nel [[1921]], uno degli ultimi atti ufficiali, già sul letto di morte, fu l'approvazione degli statuti dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di Milano. Fu esposto nella [[Duomo di Milano|cattedrale metropolitana di Milano]] e sepolto nella cappella ''Virgo Potens'', sotto l'altare del Sacro Cuore di Gesù. Gli è stata dedicata una [[parrocchia]] di [http://www.cpmlegnano.it/ Legnano], in provincia di Milano, e nella città di Parma una parrocchia nella cui [[Chiesa (edificio)|chiesa]], anche questa a lui dedicata, in occasione del venticinquesimo anniversario della sua costituzione furono poste, nell'[[ottobre]] [[2014]], le sue reliquie.
 
Il clima di ostilità degli ambienti curiali romani, parzialmente perdurato anche in seguito, trovava contrapposto il tributo di ammirazione della Chiesa ambrosiana, in una dicotomia di giudizi che si venne a sciogliere solo con il nuovo clima del [[Concilio Vaticano II]] dove emerse quanto il cardinal Ferrari aveva anticipato i temi della riforma della [[Chiesa]]. Il [[Giovanni febbraio]]XXIII|Don [[1975Giovanni Roncalli]], [[Paoloche VI]]ebbe nefrequenti riconobbecontatti lecon virtù eroichelui, malo ilconsiderò pienosempre riconoscimento''un loautentico sisanto'', ebbee quando fudiventò proclamato [[beato]] da [[papa Giovanninon Paolosi II]]stancava ildi [[10 maggio]] [[1987]].ripetere:
{{Quote|Se [[Pio X]] aveva una statura di santità di un metro, il [[Card.]] Ferrari l'aveva di quattro}}
Il [[1º febbraio]] [[1975]] [[Paolo VI]] ne riconobbe le virtù eroiche, ma il pieno riconoscimento lo si ebbe quando fu proclamato [[beato]] da [[papa Giovanni Paolo II]] il [[10 maggio]] [[1987]].
 
=== Conclavi ===

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