Teologia Spirituale: differenze tra le versioni

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Le fonti della Teologia Spirituale sono la [[Sacra Scrittura]] e la [[Tradizione]] della [[Chiesa]].
 
Nell'alto medioevo la ''Teologia spirituale'' era chiamata "Teologia monastica". In essa apparivano già approfondimenti sulla gradualità della vita spirituale cristiana, ad esempio nei ''gradi di carità'' di [[Riccardo di San Vittore]] o nei ''gradi di umiltà'' in [[San Bernardo]]. Sono trattati che spesso riprendono e ampliano il pensiero dei fondatori di [[Ordini religiosi|Istituti monastici]]. A questi trattati vanno aggiunte le prime biografie dei santi. Più tardi, di fronte alla strutturazione della sistematica teologica, la vita spirituale rivendica la propria autonomia, occupando il campo del mondo interiore o mistico. A volte la condizione di preghiera e di pietà si oppone alla riflessione teologica più faticosa, finché, con la ''devotio moderna'', di cui il libro [[Imitazione di Cristo]] è la derivazione più originale, la Teologia spirituale si volge al dialogo intimo che si stabilisce con Gesù nel segreto della preghiera e della comunione eucaristica. A partire dal [[XVII secolo|Seicento]] infatti, comincia l'uso di contrapporre le due espressioni "teologia ascetica" e "teologia mistica"; col tempo nel linguaggio corrente cade il sostantivo "teologia" e si usano gli aggettivi "ascetica" e "mistica" in modo sostantivato. L' ''ascetica'' era intesa come vita spirituale attiva e volontaria nelle penitenze e nelle letture di devozione, mentre la ''mistica'' era intesa come vita contemplativa passiva e straordinaria, esclusivamente esperienziale dell'azione divina nell'anima. Oggi, parlando di ''Teologia spirituale'' s'intendono tutti i modi e i gradi della vita spirituale, ordinaria e straordinaria.
 
[[Vladimir Truhlar]] nei suoi ''Concetti fondamentali della teologia spirituale'', stabilisce come punto di partenza della disciplina non i principi teologici, ma l'[[esperienza]] dell'[[uomo]] contemporaneo che cerca una vita interiore, cioè la crescente scoperta e sviluppo dell'[[autocoscienza]] quale fondo del proprio essere: l'esperienza dell'[[assoluto]], di [[Dio]], di [[Cristo]], forse più accentuata; esperienza che prende l'aggettivo di [[mistica]]''.
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