Teologia Spirituale: differenze tra le versioni

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A partire dal [[XVII secolo|Seicento]] infatti, comincia l'uso di contrapporre tra loro le due espressioni "teologia ascetica" e "teologia mistica". Nel [[1754]] P. [[Giovanni Battista Scaramelli]] S.J. pubblicò a Venezia due opere che ebbero grande diffusione: ''[[Direttorio Ascetico]]'' e ''[[Direttorio Mistico]]''. Con il passar del tempo nel linguaggio corrente cadde il sostantivo "teologia" e si usarono gli aggettivi "ascetica" e "mistica" in modo sostantivato. L' ''ascetica'' era intesa come vita spirituale attiva e volontaria nelle penitenze e nelle letture di devozione, mentre la ''mistica'' era intesa come vita contemplativa dell'azione divina nell'anima o esperienza diretta e passiva della presenza di Dio. Oggi, parlando di ''Teologia spirituale'' s'intendono tutti i modi e i gradi della vita spirituale, ordinaria e straordinaria.
 
[[Vladimir Truhlar]] nei suoi ''Concetti fondamentali della teologia spirituale'', stabilisce come punto di partenza della disciplina non i principi teologici, ma l'[[esperienza]] dell'[[uomo]] contemporaneo che cerca una vita interiore, cioè la crescente scoperta e sviluppo dell'[[autocoscienza]] quale fondo del proprio essere: un'esperienza dell'[[assoluto]], della SS.ma [[Trinità]], di [[Cristo]], più accentuata, che prende l'aggettivo di ''[[mistica]]'', perché s'inoltra nel ''[[MisteroMisteri della vita di Gesù Cristo|mistero]] cristiano''.
 
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