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* altri infine ammettevano l'infallibilità pontificia, ma solo con il consenso universale della [[Chiesa]].
Tra i "non opportunisti" si schieravano l'episcopato tedesco; monsignor [[Henry Maret]], [[decano]] della facoltà teologica della Sorbona; monsignor [[Félix Dupanloup]], che non riteneva necessaria una definizione (la Chiesa era vissuta 18 secoli senza il dogma dell'infallibilità) soprattutto per non urtare i fratelli separati e i governi europei.
== I lavori del Concilio ==
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