Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa: differenze tra le versioni

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La diocesi di Melfi è stata eretta nell'[[XI secolo]]<ref>{{cita web|url= http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dmerv.html|titolo= Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa su www.catholic-hierarchy.org|accesso=10 novembre 2008}}</ref> ad opera di [[papa Niccolò II]] che rese la diocesi di Melfi [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]].
 
A [[Melfi]] si tennero [[Concili di Melfi|cinque concili]] tra il [[1059]] e il [[1137]]. Nel [[Concilio di Melfi I|I]] concilio del [[1059]], a cui intervennero cento vescovi, papa Niccolò II riconobbe i possedimenti conquistati dai [[Normanni]] e nominò [[Roberto il Guiscardo]] duca di Puglia e Calabria,<ref>{{cita libro| autore=Enrico | Artifoni | titolo=Storia medievale | anno=1998|editore= Donzelli Editore|p. 336}} ISBN =88-7989-406-4}}</ref> divenendo vassallo della Chiesa.
 
Nel [[1067]] si celebrò il [[Concilio di Melfi II|II concilio]], presieduto da [[papa Alessandro II]].
 
Nel [[Concilio di Melfi III|III concilio]] indetto da [[papa Urbano II|Urbano II]] nel [[1089]], oltre a questioni ecclesiastiche come il richiamo all'obbligo di celibato per il clero, venne bandita la [[Prima Crociata]] in [[Terra Santa]].<ref>{{cita libro| autore=AA. | VV | titolo=Basilicata Atlante Turistico|anno= 2006 | editore=Istituto Geografico De Agostini|p. =16}}</ref> Nello stesso concilio per la prima il pontefice concesse l'uso della [[mitria|mitra]] agli [[abate|abati]].
 
Il [[Concilio di Melfi IV|IV concilio]] fu personalmente presieduto nel [[1101]] da [[papa Pasquale II]].

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