Quaresima: differenze tra le versioni

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[[File:gesu-nel-deserto-2.jpg|400px|right|thumb|[[Gesù]] in [[preghiera]] nel [[deserto]] ({{pb|Mt|4, 1-11}}): i [[quaranta]] [[giorno|giorni]] ivi trascorsi da Gesù hanno ispirato la durata della Quaresima]]
 
La '''Quaresima''' è il periodo di [[quaranta]] giorni che prepara alla [[celebrazione]] della [[Pasqua]]. Inizia, nel [[Rito Romano]], con il [[Mercoledì delle Ceneri]], e, nel [[Rito Ambrosiano]], con la domenica successiva. Termina, per entrambi i riti, alla messa ''inter vesperas in Cena Domini'' del [[Giovedì Santo]], esclusa, con la quale inizia il sacro [[Triduo Pasquale]].
La ''[[Didaché]]'' prescrive un [[digiuno]] prima del [[Battesimo]], da effettuarsi da parte del battezzando, del ministro e da "altri che sono in grado di farlo". Si auspica cioè che i membri della [[comunità]] digiunino con coloro che stanno per essere battezzati. Specifica inoltre che il digiuno del battezzando duri "uno o due [[giorno|giorni]]".
 
La ''[[Tradizione Apostolica]]'' ([[217]]) di [[Ippolito di Roma]] chiede anch'essa il [[digiuno]] "il [[Venerdì]]" per coloro che si preparano a ricevere il [[Battesimo]]<ref>La ''[[Tradizione Apostolica]]'' menziona altresì l'[[esorcismo]] effettuato dal [[Vescovo]] il [[Sabato]], e la veglia di letture e istruzione. {{autore|[[Ippolito di Roma]]}}, ''[[La Tradizione Apostolica]]'', [[Edizioni Paoline]], Milano, 1972, ISBN 8831511343.</ref>.
 
Verosimilmente in entrambi i casi si tratta del Battesimo amministrato nella [[Veglia Pasquale]], ma non è possibile affermarlo con certezza.
=== La preparazione di una settimana ===
 
Abbiamo testimonianze del fatto che nel [[III secolo]] nella [[Chiesa]] di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] si osservava il digiuno durante l'intera settimana precedente la [[Pasqua]]<ref>[[Dionigi di Alessandria]], ''Epist. adAd Basilidem, de magno sabbato, quo tempore finiendum sit ieiunium'', ed. M.-J. Routh, ''Reliquiae sacrae..., III, [[Oxford]], [[1846]], pp. 222.229; cit. daDa {{autore|[[Aimé-Georges Martimort]]}} ([[1963]]), p. 764.</ref>.
 
È difficile sostenere la stessa cosa per Roma: si può solo constatare che la [[domenica]] e il venerdì prima di Pasqua erano detti ''De Passione'', e che il mercoledì e il venerdì della stessa settimana erano giorni aliturgici<ref>Non si celebrava cioè l'[[Eucaristia]].</ref>. Sappiamo poi che nel [[V secolo]] viene letto il racconto della passione la domenica, il mercoledì e il venerdì. Entrambi questi dati sono indizi di una prassi molto antica.
 
=== La preparazione di tre settimane ===
==== Le prime tre settimane ====
 
Nelle testimonianze più antiche si nota un uso abbastanza frequente del [[Vangelo secondo Matteo]], che viene letto seguendo grosso modo l'ordine dei capitoli. La lettura dell'[[epistola]] è normalmente armonizzata con quella del [[Vangelo]].
 
A livello dei giorni di celebrazione si possono distinguere tre tappe:
* Inizialmente la celebrazione avviene solo nei giorni di domenica, mercoledì, venerdì e sabato. Le letture della prima settiamana erano le seguenti:
** Domenica: {{pb|Mt|4, 1-11}} (il [[Tentazioni di Gesù|Digiuno di Gesù]] nel [[deserto]]); {{pb|2Cor|6, 1-10}} (il tempo favorevole).
** Mercoledì: {{pb|Mt|12, 38-50}} (Il [[segno di Giona]], il ritorno offensivo dello [[spirito immondo]], i veri parenti di Gesù); {{pb|Es|24, 12-18}} (il digiuno e i quaranta giorni di [[Mosè]] sul [[monte Sinai|Sinai]]); {{pb|1Re|19, 2-8}} (il digiuno di quaranta giorni del [[profeta]] [[Elia]]).
** Venerdì: {{pb|Gv|5, 1-15}} (la [[guarigione del paralitico]] alla [[piscina di Betesda]]); {{pb|Ez|18, 20-28}} (la [[responsabilità]] [[persona|personale]]).
** Sabato: {{pb|Mt|17, 1-9}} (la [[trasfigurazione]]); {{pb|1Ts|5, 14-23}} ([[esortazione]] a vivere nella prospettiva del [[ritorno di Cristo]], cioè della nostra personale trasfigurazione).
* Viene poi introdotta la celebrazione del lunedì e del martedì. Le letture della prima settimana erano:
** Lunedì: {{pb|Mt|25, 31-36}} (il [[giudizio universale]] con il trionfo della [[carità]] verso il [[prossimo]]); {{pb|Ez|34, 11-16}} (il [[Signore]], [[Buon Pastore]], raduna le sue [[pecora|pecore]] e le conduce a pascoli verdeggianti).
** Martedì: {{pb|Mt|21, 10-17}} (la cacciata dei venditori dal [[Tempio di Gerusalemme|Tempio]]); {{pb|Is|55, 6-11}} (i pensieri del Signore non sono quelli dell'[[uomo]])<ref>Inizialmente la lettura era più lunga: {{pb|Is|55, 6-56, 7}}.</ref>.
* Con [[Papa Gregorio II|Gregorio II]] ([[715]]-[[731]]) si inizia a celebrare anche il giovedì. Nella prima settimana si legge {{pb|Mt|15, 21-28}} (la [[fede]] della cananea) ed {{pb|Ez|18, 1-9}} (la responsabilità personale).
 
==== Le settimane seguenti ====
=== Il prolungamento dei quaranta giorni ===
 
Verso la fine del V secolo ha inizio la celebrazione del mercoledì e del venerdì precedenti la Quaresima (che fino ad allora iniziava con la prima domenica) come se ne facessero parte. Si giunse a imporre le [[cenere|ceneri]] ai penitenti il mercoledì di questa settimana antecedente la prima domenica, e tale cerimonia verrà poi estesa a tutti i cristiani, ad eccezione della Chiesa di Rito Ambrosiano che non aderì a questo cambiamento.
 
Il [[Sacramentario Gelasiano]] afferma che i penitenti entrano in un rigido "[[ritiro spirituale]]" il [[Mercoledì delle Ceneri]] per rimanervi fino al [[Giovedì Santo]], e che il Mercoledì delle Ceneri è considerato il ''caput quadragesimae''.
 
=== Le sette settimane di preparazione ===
{|
|-
| style="text-align: right; " | I || ''Invocavit''
|-
| style="text-align: right; " | II || ''Reminiscere''
|-
| style="text-align: right; " | III || ''Oculi''
|-
| style="text-align: right; " | IV || ''[[Domenica Laetare|Laetare]]''
|-
| style="text-align: right; " | V || ''Judica''
|-
| style="text-align: right; " | VI || ''Palmarum''
|}
{{Riquadro fine}}
Nel corso del [[VI secolo]] viene annessa alla Quaresima tutta la settimana che precede la prima domenica di Quaresima. La domenica corrispondente viene chiamata ''[[Quinquagesima]]'', perché è il cinquantesimo giorno prima di Pasqua.
 
Due altre domeniche, la ''[[Settuagesima]]'' e la ''[[Sessagesima]]'', verranno aggiunte verso la fine del VI secolo e gli inizio del [[VII secolo|VII]]. Con ciò si nota una strana tendenza ad anticipare il tempo forte della Quaresima, e se ne svigorisce in qualche modo la peculiarità<ref>Il [[Tempo di Settuagesima]], che comprendeva queste tre domeniche, è stato abolito nel [[Rito Romano]] (forma ordinaria), per cui la Quaresima inizia direttamente con il [[Mercoledì delle Ceneri]]. È invece conservato nella forma straordinaria del Rito Romano.</ref>.
 
=== L'impostazione del Vaticano II ===
 
In questa linea, la [[riforma liturgica]] ha reimpostato la Quaresima:
* ne ha ripristinato l'orientamento pasquale-battesimale;
* ne ha fissato il tempo con la decorrenza dal Mercoledì delle Ceneri fino alla [[Messa]] ''[[Messa nella Cena del Signore|in Coena Domini]]'' esclusa, sopprimendo altresì i tempi di [[settuagesima]], [[sessagesima]] e [[quinquagesima]];
* ha ridotto il ''tempo di passione'', che, nel [[Messale di San Pio V]], iniziava con la V Domenica di Quaresima, giorno in cui si velavano le [[croce|croci]]; ora tale tempo inizia con la [[Domenica delle Palme]] ''de Passione Domini'' ("dalla [[passione di Gesù|Passione]] del Signore"): la [[Settimana Santa]] (nel [[Rito Ambrosiano]] è detta [[Settimana Autentica]]) conclude così la Quaresima;
 
Inoltre è stata resa più abbondante la selezione dei testi biblico. Il [[lezionario]] delle [[domenica|domeniche]] offre la possibilità dei tre itinerari:
* una Quaresima battesimale ([[Anno A]]);
* una Quaresima [[Cristologia|cristologica]] ([[Anno B]]);
* una Quaresima [[Penitenza|penitenziale]] ([[Anno C]]).
 
== Spiritualità ==
 
Il senso autentico della Quaresima si coglie nella luce del [[Mistero Pasquale]], che viene celebrato nel solenne [[Triduo Pasquale]], e dei [[Sacramento|Sacramenti]] dell'[[Iniziazione Cristiana]] che in esso hanno la loro più propria collocazione. La Quaresima è quindi l'opportunità di una più viva [[partecipazione]] al [[Mistero]] di [[Cristo]] [[morte di Gesù|morto]] e [[Resurrezione di Gesù|risorto]]: "Partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria" ({{pb|Rm|8, 17}}).
 
L'accento non va posto quindi sulle pratiche [[ascesi|ascetiche]] ([[digiuno]] e [[astinenza dalle carni]], [[preghiera]] e opere di [[carità]]), ma sull'azione [[purificazione|purificatrice]] e [[santità|santificatrice]] del [[Signore]], che si traduce nel [[fedele]] nell'impegno della [[conversione]] e del ritorno a [[Dio]]:
Le opere tipiche della penitenza quaresimale sono:
 
* Il [[digiuno]]: anche se limitato al [[Mercoledì delle ceneri]] (al primo [[venerdì]] di Quaresima per il [[Rito Ambrosiano]]) e al [[Venerdì santo]], esprime la partecipazione del [[corpo]] nel cammino della conversione, e propizia l'astensione dal [[peccato]].
** L'[[astinenza dalle carni]] (''magro'') il [[venerdì]]: era al principio segno di [[povertà]], essendo nell'antichità il [[pesce]] più economico che la [[carne]]. È segno dell'abbandono del lusso per vivere una vita più essenziale.
* La [[preghiera]]: la Quaresima è tempo di più assidua e intensa preghiera, individuale e [[comunità|comunitaria]], legata molto strettamente alla conversione, per lasciare sempre più spazio a [[Dio]].
* La [[carità]]: la Quaresima è tempo di più forte impegno di carità verso i [[fratello|fratelli]]. Non c'è vera conversione a Dio senza conversione all'amore fraterno.
 
La chiesa insegna che queste opere devono essere compiute nella consapevolezza del loro valore di segno in vista della conversione, e non fine a sé stesse.
{{QuaresimaComputo}}
 
Nella Liturgia della I domenica si legge la tradizionale pagina di Vangelo che ci presenta il digiuno di [[Gesù]] nel [[deserto]] e le tre [[Tentazioni di Gesù|tentazioni]] da parte del [[demonio]].
 
Le quattro domeniche centrali, cioè dalla seconda alla quinta, si articola una catechesi battesimale attraverso i Vangeli di [[San Giovanni evangelista|Giovanni]], dai quali le domeniche stesse prendono il nome: così la domenica della [[Samaritana]], la seconda, tratta il tema dell'acqua viva e della rinascita interiore; nella domenica di Abramo, la terza, il tema della nuova identità del cristiano come vero figlio di [[Abramo]], o meglio vero figlio di [[Dio]]; la domenica del [[Cieco nato]], la quarta il tema del battesimo come illuminazione e vittoria sulla cecità del [[peccato]]; la domenica di [[Risurrezione di Lazzaro|Lazzaro]], la quinta, il tema della vittoria sulla [[morte]] e del battesimo come inizio della vita eterna.
Con la [[Domenica delle Palme]], la sesta, inizia la [[Settimana Santa|Settimana Autentica]].
 
La liturgia vespertina dei venerdì di Quaresima si rapporta al modello delle Grandi [[vigilia|Vigilie]] (ma senza la celebrazione eucaristica); essa comprende [[quattro]] Letture vigiliari [[Antico Testamento|veterotestamentarie]], con i loro rispettivi salmelli e orazioni.
 
Un altro elemento vigiliare si ritrova nella domenica, nella lettura di annuncio della [[risurrezione di Gesù|Risurrezione]]. Dopo la domenica d'inizio, il cui carattere speciale è segnalato dalla lettura di {{pb|Mc|16, 9-16}}, le letture vigiliari delle domeniche successive sono così articolate:
 
* nelle domeniche della Samaritana, di Abramo, e del Cieco, sono proclamate le pericopi della [[Trasfigurazione di Gesù|Trasfigurazione]], evento prefigurativo della glorificazione pasquale;
* nella domenica di Lazzaro, il richiamo di Cristo stesso al segno di Giona ({{pb|Mt|12, 38-40}});
* nella domenica della Palme, il richiamo alla distruzione del tempio ricostruito in tre giorni, che è il corpo di Cristo ({{Pb|Gv|2, 13-22}}).
 
=== I giorni Feriali ===
In conformità all'antico schema delle ferie quaresimali, in vigore a Milano già nel IV secolo all'epoca di Sant'Ambrogio, i giorni feriali assumono una struttura ternaria con due letture veterotestamentarie ([[Genesi]] e [[Proverbi]]) seguite, per quattro settimane, da una lettura continua dell'intero [[discorso della montagna]] come si trova nel [[Vangelo secondo Matteo]].
 
La quinta settimana, invece, in vista della ''Settimana Autentica'', introduce al tema della [[Passione del Signore|Passione]]. La prima lettura dei giorni feriali, tratta sempre brani presi dai libri storici dell'[[Antico Testamento]] e presenta varie figure di ''giusto sofferente'', come anticipazione [[Profeta|profetica]] di [[Cristo]]. La seconda lettura è tratta dai [[libri sapienziali]], precisamente dal [[Libro dei Proverbi]], ede offre un primo tentativo di spiegazione del ''dolore innocente''; infine il [[Vangelo]] passa in rassegna le profezie fatte da Cristo stesso sulla sua imminente [[passione di Gesù|passione]].
 
==== Sabato in Traditione Symboli ====
La Liturgia è totalmente focalizzata sul tema della trasmissione della [[fede]] nella [[Chiesa]], processo emblematicamente rappresentato dal rito della consegna del Simbolo e le prime due letture sono uniche per tutti gli [[Anno liturgico|anni liturgici]], cioè non seguono il sistema binario come gli altri sabati di Quaresima:
 
*Lettura : {{pb|Dt|6, 4-9}} - Ascolta. [[Israele]]: unico è il [[Signore]].
*Epistola: {{pb|Ef|6, 10-19}} - State saldi: attorno ai fianchi. La [[verità]].
*Vangelo : {{pb|Mt|11, 25-30}} - [[Padre]], hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
 
=== I Venerdì aliturgici ===
| titolo = Il venerdì aliturgico nel Rito Ambrosiano
}}
{{Quote100|La proibizione di celebrare la [[Messa|santa Messa]] e di distribuire la [[Comunione eucaristica|santa Comunione]] nei [[venerdì]] di Quaresima fa parte dell'estrema accentuazione del carattere penitenziale della Quaresima: si arriva alla coscienza dolorosa della propria indegnità ede all'esperienza, che sa di [[morte]], della perdita del [[Cristo|Dio vivo]]. La devozione di chi comprende il [[mistero]] del [[peccato]] e della [[croce]] deve arrivare a questa tremenda avvertenza, che rasenta il confine dello spavento e della dispersione.|[[Giovanni Battista Montini]]}}
{{Riquadro fine}}
 
 
#la vicinanza della liturgia ambrosiana alle chiese orientali, nelle quali in Quaresima tutti i giorni della settimana, eccetto il sabato e la domenica sono aliturgici.
#La liturgia eucaristica in Quaresima era celebrata al calar del sole: poiché di venerdì la [[preghiera]] [[Sera|vespertina]] si prolungava con una veglia composta di [[Salmo|salmi]], [[Lettura|letture]] ede orazioni che, di fatto, terminavano con una celebrazione eucaristica quando ormai spuntava l'aurora del [[sabato]], il venerdì restava privo della celebrazione della Messa. Fra coloro che sostengono quest'ultima spiegazione vi fu l'eminente [[Cardinal Schuster]].
 
=== Altre particolarità liturgiche ambrosiane ===
Il rito di Imposizione delle [[Cenere|ceneri]] si celebra il [[Lunedì]] della prima settimana di Quaresima, ma per motivi pastorali ne è permessa la celebrazione anche al termine delle Messe della prima domenica di Quaresima e a quella vigiliare del sabato.
 
I [[venerdì]] di Quaresima sono di magro, ede il venerdì che segue la I Domenica di Quaresima è anche di digiuno. Sono detti ''venerdì aliturgici'', durante i quali non si celebra la liturgia [[Eucaristia]] (''feria aneucaristica'') e non si distribuisce la [[comunione eucaristica|Comunione]] ai [[fedele|fedeli]], se non come [[viatico]] a chi versa in pericolo di morte; ciò come preparazione ad un'[[accoglienza]] più piena.
 
L'ultimo [[sabato]] di Quaresima (quello precedente la [[Domenica delle Palme]]) ha conservato l'antico titolo di sabato ''in traditione symboli'', perché in esso ai catecumeni veniva consegnato il ''[[Credo]]'', [[simbolo di fede]] [[Cristianesimo|cristiana]].
* {{autore|Nicola Turchi}}, ''Quaresima'', in ''Enciclopedia Italiana'', Treccani, Roma [[1935]], ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/quaresima_(Enciclopedia_Italiana)/ online]''
* {{Autore|Patrick Regan}}, ''Dall'Avvento alla Pentecoste - La riforma liturgica nel messale di Paolo VI'', Edizioni Dehoniane [[Bologna]], [[23 settembre]] [[2013]]
* {{autore|[[Marco Navoni]]}}, '' La Quaresima ambrosiana. Battesimo e riconciliazione'', Centro Ambrosiano, [[Milano]] [[2010]]
 
{{Sezione accessoria|Voci correlate}}
* [[Carità]]
* [[Paenitemini]]
* [[Nuovo Lezionario Ambrosiano]]
 
{{Sezione accessoria|Collegamenti esterni}}

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