Nuovo Lezionario Ambrosiano: differenze tra le versioni

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In sintesi:
 
*Sotto il profilo del metodo. Il Nuovo Lezionario Ambrosiano intende rilanciare la proclamazione della Parola di Dio nelle assemblee liturgiche ambrosiane secondo un criterio catechetico-mistagogico ben strutturato, ordinato e omogeneo. Viene superata la giustapposizione di segmenti non ben amalgamati tra loro, a tutto vantaggio di un itinerario di letture bibliche ben coordinato e armonico, capace di evidenziare un disegno coerente e ben concertato. Detto semplicemente: ai tempi forti, già ben conosciuti (Avvento, Natale, Quaresima, Triduo e Tempo pasquale) si affianca un tempo ''per annum'' meglio articolato nelle sue diverse tonalità celebrative: il [[Tempo Dopo l'Epifania]], il lungo [[Tempo Dopo Pentecoste]], articolato con le settimane dopo Pentecoste, le settimane dopo il Martirio di San Giovanni il precursore e le settimane dopo Dedicazione, con alcune domeniche che facilmente potrebbero imprimersi nella memoria collettiva (ad es. Lala domenica del perdono, che precede l'avvio della Quaresima; la domenica della creazione, la II domenica dopo Pentecoste; la domenica del mandato missionario, la I domenica di ottobre). Tutto questo, superato l'iniziale disagio, ha comportato anche un positivo e salutare rinnovamento della pratica dell'[[omelia]].
 
*Il rapporto tra [[Antico Testamento|Antico]] e [[Nuovo Testamento]] è strutturato secondo nuovi criteri di autonomia e di reciprocità. Tutto tende a [[Cristo]], colui che compie le Scritture, ma c'è un disegno di storia della [[salvezza]] nella quale le figure dell'Antico Testamento meritano di essere conosciute per la loro forza e la loro originalità. Le domeniche estive dalla V dopo Pentecoste in poi rispondono a questo disegno di ascolto disteso e articolato del grande patrimonio dell'Antico Testamento che in [[Gesù Cristo]] ha il suo approdo definitivo. La pedagogia biblica si allarga ad esplorare anche pagine del testo sacro finora meno frequentate dai [[Fedele|fedeli]] comuni.

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