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{{Avvisounicode}}
{{Persona
|appellativo =
|Nome = Mosè
|Sesso = M
|età = 120
|Epoca =
|Epoca2 =
|Attività = profeta
|Attività2 = condottiero
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|Nazionalità = ebreo
|PostNazionalità =
|Categorie automatiche =
|FineIncipit =
|didascalia = [[Roma]], [[Basilica di San Pietro in Vincoli]], {{autore|[[Michelangelo Buonarroti]]}}, ''[[Mosè (Michelangelo)|Mosè]]'', ([[1513]]-[[1516]]), marmo
|note =
|ruolo =
|tipo = veterotestamentario
|sb = 69000
| ricorrenza = 4 settembre
| martirologio = Commemorazione di san Mosè, [[profeta]], che fu scelto da [[Dio]] per [[liberazione|liberare]] il popolo oppresso in [[Egitto]] e condurlo nella [[terra promessa]]; a lui si rivelò pure sul [[monte Sinai]] dicendo: "[[Io sono]] colui che [[essere|sono]]"
| martirologionumero = 1
|Categoria1=
Secondo {{pb|Es|2,10}} il suo nome significa "[[salvezza|salvato]] dalle [[acqua|acque]]".
Difatti l'ebraico ''Moshè'' ha un'assonanza col verbo che significa "trarre fuori", benché a tutt'oggi la maggioranza degli studiosi preferisce credere che il nome derivi dalla radice egizia ''Moses'', che significa "figlio di" o "generato da"<ref>Vedi ad esempio gli egiziani Thutmosis (figlio di [[Thot]]) o Ramses (figlio di [[Ra]]).</ref>. In linea con questa tesi e mancando il nome del padre Mosè significa semplicemente
La derivazione dal verbo che significa "trarre fuori" sarebbe posteriore
L'interpretazione classica del ''[[Midrash]]'' identifica Mosè come uno dei [[sette]] personaggi biblici chiamati con diversi nomi<ref>Midrash Rabbah, Ki Thissa, XL. 3-3, Lehrman, pag.463</ref>. Gli altri nomi di Mosè erano difatti: Jekuthiel (per sua madre), Heber (per suo padre), Jered (per [[Miriam]]), Avi Zanoah (per [[Aronne]]), Avi Soco (per la sua balia), Shemaiah ben Nethanel (per il [[popolo d'Israele)]]. A Mosè sono anche attribuiti i nomi di Toviah (quale primo nome) e [[Levi]] (quale nome di [[famiglia]]), Mechoqeiq (da legislatore) e Ehl Gav Ish.
La datazione degli avvenimenti riguardanti Mosè e gli israeliti è tuttora motivo di dibattito fra gli studiosi. Unico riferimento storico nei testi biblici è infatti il brano di {{passo biblico con libro|Es|1,11}}, secondo cui il [[faraone]], schiavizzato il popolo d'Israele, lo costrinse a costruire le città deposito di [[Pitom]] e [[Ramses]].
La loro edificazione è databile ai tempi del faraone [[Ramesse I]], benché esse furono ampliate e ricostruite anche dal nipote di quest'ultimo, [[Ramesse II]] ([[1290 a.C.|1290]]-[[1224 a.C.]]). Parecchi studiosi<ref>V. p. es. Rolf Rendtorff, ''Introduzione all'Antico Testamento'', Torino, 1990, p. 23; Yohanan Aharoni, Michael Avi-Yonah, ''Atlante della Bibbia'', Casale Monferrato, 1987, p. 44.</ref> da ciò pongono Ramesse II come il faraone oppressore e [[Merenptah]] (1224-[[1222 a.C.]]), suo successore, come il faraone dell'[[Esodo]], ritenendo inoltre come prova d'eccezione la [[stele di Merenptah]] che elenca, fra i popoli conquistati, anche gli israeliti.
C'è chi invece preferisce datare gli episodi dell'Esodo con la cacciata degli ''[[hyksos]]''<ref>Fra essi [[Giuseppe Flavio]] ed [[Erodoto]], sostenitori della ''teoria dell'Esodo Antico''.</ref>, i faraoni semiti scacciati dall'Egitto da [[Ahmose]] (circa [[1550 a.C.|1550]]-[[1525 a.C.]])<ref>Una minoranza di studiosi ipotizza che gli eventi dell'Esodo siano soltanto una creazione letteraria ispirata da alcuni [[sacerdozio (ebraismo)|sacerdoti]] all'epoca dell'[[esilio babilonese]] per enfatizzare le proprie caratteristiche religiose. V. p. es. Mario Liverani, ''Oltre la Bibbia''.</ref>.
== Vita e fonti ==
* Narra l'oppressione del [[popolo d'Israele]] e la sua [[schiavitù]] in [[Egitto]], culminante nell'ordine del [[Faraone]] di uccidere tutti i maschi degli israeliti ({{passo biblico|Es|1}}).
* In tale contesto racconta il concepimento di Mosè e il suo "abbandono" in una cesta sulle acque del [[Nilo]], dove è trovato dalla figlia del Faraone; questa lascia che una donna ebrea (la madre del piccolo) lo allatti
* Mosè ormai adulto arriva
* Nel pascolare il gregge del suocero, Mosè vede un [[roveto]] che arde senza consumarsi
* In Egitto porta l'annuncio della sua missione agli [[anziano|anziani]] d'Israele
* Per "convincere" il Faraone a liberare Israele, vengono mandate [[dieci piaghe]] ({{passo biblico|Es|6,1-10,29}}), culminanti nell'ultima piaga, la [[morte]] dei [[primogenito|primogeniti]] degli egiziani; in quella notte Mosè fa celebrare agli ebrei la prima [[Pasqua]], accompagnata dai [[pane|pani]] [[azzimi]] e dalle [[erbe amare]]; quindi Mosè guida gli ebrei fuori dall'Egitto ({{passo biblico|Es|11,1-13,22}}).
[[File:Paris psaulter gr139 fol419v.jpg|thumb|200px|right|Il passaggio del [[Mar Rosso]], miniatura del [[Codex Parisianus]] [[X secolo]]]]
* Inseguiti dagli egiziani, Mosè con il popolo arrivano presso il [[mar Rosso]]
* Mosè guida quindi il popolo, il quale da subito inizia a mormorare per il cibo
[[File:Moses striking the rock in the desert.jpg|left|200px|thumb|Mosè fa scaturire l'[[acqua]] dalla [[roccia]]]]
* La seguente mormorazione è per la mancanza d'[[acqua]]
* Deve poi affrontare gli [[Amaleciti]]: Mosè sostiene il combattimento di Israele rimanendo in [[preghiera]] su un monte ({{passo biblico|Es|17,8-15}}).
* L'incontro con il suocero [[Ietro]] è l'occasione per stabilire [[anziano|anziani]] che condividono il ruolo di [[giudice]] svolto da Mosè ({{passo biblico|Es|18}}).
* Arrivati al [[Monte Sinai]], Mosè invita il popolo a purificarsi e sale sul [[monte]]; qui, in mezzo a una [[teofania]] tremenda, YHWH dona a Mosè le [[dieci comandamententi|dieci parole]] e varie altre leggi complementari ({{passo biblico|Es|19,1-23,33}}).
* Viene quindi sancita l'[[alleanza del Sinai|alleanza]] mediante l'aspersione del [[sangue]], quindi Mosè e i [[settanta]] anziani salgono sul monte dove YHWH prepara loro un banchetto ({{passo biblico|Es|24}}). Quindi Mosè riceve le istruzioni per costruire la [[Tenda del Convegno]] (norme: {{passo biblico|Es|25-27;30-31}}; realizzazione ({{passo biblico|Es|35-40}})
* Sceso dal monte, Mosè trova che il popolo si è fabbricato un [[vitello d'oro]]; spezza quindi le tavole della legge, distrugge il vitello e torna sul monte a intercedere per il popolo ({{passo biblico|Es|32-33}}).
* Nuovamente Mosè riceve da YHWH le tavole della legge e tutto un insieme di leggi per il popolo ({{passo biblico|Es|34}}).
* Attraverso Mosè viene data al popolo tutta una legislazione su argomenti diversi, terminando con gli ordini sulla ripartizione della Terra di Canaan tra le varie tribù ({{passo biblico|Nm|17-36}}).
Il [[Deuteronomio]] presenta tre discorsi di Mosè, il quale, prima di morire, ricorda al popolo gli avvenimenti passati e riprende con accenti nuovi la legge già promulgata nell'Esodo. Il libro si conclude con il racconto della successione di [[Giosuè]] e della [[morte]] di Mosè sul [[Monte Nebo]].
Vari brani successivi, in particolare nei [[Salmi]], ricordano al popolo d'[[Israele]] i prodigi accaduti al tempo di Mosè (cfr. {{passo biblico|Sal|105,26-27}}).
La [[vocazione]] di Mosè è il punto terminale di una lunga preparazione [[provvidenza|provvidenziale]]. [[nascita|Nato]] durante il periodo dell'[[oppressione]] degli [[ebrei]] in [[Egitto]] ({{pb|Es|1,8-22}}), Mosè deve alla [[figlia]] del [[faraone]] oppressore non soltanto di essere "salvato dalle [[acqua|acque]]"<ref>{{pb|Es|2,10}} fa risalire l'origine del [[nome]] di Mosè alla circostanza di essere stato "tratto dalle [[acqua|acque]]".</ref> e di sopravvivere ({{pb|Es|2,1-10}}), ma di ricevere un'[[educazione]] che lo prepara alla sua funzione di [[capo]] ({{pb|At|7,21-22}}). Tuttavia né la [[sapienza]], né la [[potenza]], né la reputazione così acquisite (cfr. {{pb|Es|11,3}}), bastano a fare di lui il [[liberatore]] del suo popolo. Egli urta anche contro la cattiva [[volontà]] dei suoi ({{pb|Es|2,11-15}}; cfr. {{pb|At|7,26-28}}) e deve fuggire nel [[deserto]].
Nel deserto Mosè riceve la vocazione: [[YHWH]] gli [[apparizione|appare]] nel [[roveto ardente]], gli [[rivelazione|rivela]] il suo [[nome]]
[[Dio]] lo dichiara il suo servo più fedele ({{pb|Nm|12,7-8}}) e lo tratta da [[amico]] ({{pb|Es|33,11}}); per una [[grazia]] insigne gli [[rivelazione|rivela]], se non la sua [[gloria]], almeno il suo [[nome]] ({{pb|Es|33,17-23}}). [[parola|Parlandogli]] dalla [[nube]] lo accredita come [[capo]] del suo [[popolo di Dio|popolo]] ({{pb|Es|19,9; 33,8-10}}).
=== Profeta, legislatore, intercessore ===
Capo del popolo dell'[[alleanza]], Mosè gli [[parola|parla]] in [[nome]] di [[Dio]] ({{pb|Es|19,6-8; 20,19}}; {{pb|Dt|5,1-5}}); come ogni vero [[profeta]], è la [[bocca]] di [[Dio]] ({{pb|Dt|18,13-20}}). Riceve da Dio e promulga a [[Israele]] la [[legge di Dio]]
La sua funzione di profeta consiste nel custodire l'alleanza e nell'[[educazione|educare]] un popolo [[indurimento|ribelle]] ({{pb|Os|12,14}}). L'esercizio di questa [[missione]] fa pure di lui il primo dei [[servo|servi]] di Dio [[persecuzione|perseguitati]] (cfr. {{pb|At|7,52-53}}). Egli se ne lamenta talvolta con Dio: "L'ho forse [[concepimento|concepito]] io tutto questo popolo [..] perché tu mi dica: "Portalo in [[grembo]]"? [..] Il peso di tutto questo popolo è troppo pesante per me" ({{pb|Nm|11,12-14}}). A [[Kades]], quando
Mosè, come faranno poi i grandi profeti della [[storia di Israele]], [[intercessione|intercede]] per il suo popolo, con cui è [[solidarietà|solidale]]; con la sua [[preghiera]] assicura ad [[Israele]] la [[vittoria]] sui [[nemico|nemici]] ({{pb|Es|17,9-13}}) e gli ottiene il [[perdono]] dei [[peccato|peccati]] ({{pb|Es|32,11-14}}; {{pb|Num|14,13-20; 21,7-9}}). Lo salva così dalla [[morte]], contenendo l'[[ira divina]] ({{pb|Sal|106,23}})
Infine, Mosè [[annuncio|annuncia]] il "profeta simile a lui", di cui [[annuncio|annunzia]] la [[incarnazione|venuta]] ({{pb|Deut|18,15-18}}).
Il Nuovo Testamento rilegge l'evento dell'[[Esodo (evento)|Esodo]]: al popolo dell'alleanza sono aggregati tutti coloro che sono stati [[battesimo|battezzati]] in Mosè ({{pb|1Cor|10,2}}), cioè coloro che, avendolo [[sequela|seguito]], hanno attraversato il [[mar Rosso|mare]], guidati dalla [[nube]], ed hanno esperimentato la [[salvezza]]. Mosè, "loro capo e [[redentore]]" ({{pb|At|7,35}}), prefigura in tal modo [[Cristo]], [[mediatore]] di un'[[nuova alleanza|alleanza nuova]] e migliore ({{pb|Ebr|8,6; 9,14-15}}), [[redentore]] che libera dal [[peccato]] coloro che sono battezzati nel suo [[nome]] ({{pb|At|2,38; 5,31}}).
[[Santo Stefano protomartire|Stefano]] ricorda l'annuncio di Mosè di un "profeta simile a lui" ({{pb|At|7,37}})
[[Cristo]], nuovo Mosè, supera la [[legge]] portandola a [[compimento]] ({{pb|Mt|5,17}}), perché ne è "il termine" ({{pb|Rom|10,4}}): avendo compiuto tutto ciò che stava scritto di lui nella [[legge di Mosè]], egli è stato [[risurrezione di Gesù|risuscitato]] dal [[Dio Padre|Padre]] suo per dare lo [[Spirito Santo]] agli [[uomo|uomini]] ({{pb|Lc|24,44-49}}).
In [[Cristo]] si [[rivelazione|rivela]] presentemente la [[gloria]] ({{pb|Gv|1,14}}), un riflesso della quale illuminava il [[volto]] di Mosè dopo i suoi incontri con [[Dio]] ({{pb|Es|34,29-35}}). Il popolo dell'[[antica alleanza]] non poteva sopportare lo [[splendore]] di questo riflesso che tuttavia era passeggero ({{pb|2Cor|3,7}}); perciò Mosè si poneva un [[velo]] sul volto.
Per Paolo questo velo simboleggia l'[[accecamento]] dei [[Giudei]], che, leggendo Mosè, non lo comprendono e non si [[conversione|convertono]] a quel [[Cristo]] che lui aveva [[annuncio|annunziato]] ({{pb|2Cor|3,13-15}}). Infatti coloro che credono veramente a Mosè, credono a Cristo ({{pb|Gv|5,45-47}}),
In [[cielo]] i [[redenzione|redenti]] [[canto|canteranno]] "il [[cantico]] di Mosè, [[servo]] di Dio,
== Nella tradizione cristiana ==
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! Vita di Mosè
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