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|GiornoMeseMorte = 7 aprile
|AnnoMorte = 30
|NoteMorte = <ref>La tradizione cristiana propende invece per l'anno [[33]], si veda in merito [[Data della [[morte]] di Gesù]]).</ref>
|età=Circa 36-37
|Epoca=-100
|didascalia ={{Autore|Maestranze bizantine}}, ''[[Gesù Cristo]] pantocratore'' (metà del [[XII secolo]]), mosaico; Cefalù, [[Duomo di Cefalù|Cattedrale del SS. Salvatore]], abside
|venerato da= [[Cristianesimo]], [[Islam]]
|altre ricorr= [[Annunciazione]] ([[25 marzo]]);<br />[[Natale|Nascita]] ([[25 dicembre]]);<br />[[Epifania]] ([[6 gennaio]]);<br />[[Battesimo di Gesù|Battesimo]] ([[domenica]] dopo l'Epifania);<br />[[Candelora|Presentazione al Tempio]] ([[2 febbraio]]);<br />[[Pasqua|
|tipo = neotestamentario
|Categoria1=Gesù Cristo| <!-- Non cancellare o modificare questa categoria, funziona in abbinamento con altri template. Davide. -->
Le principali fonti relative a Gesù sono i quattro [[vangeli canonici]] ([[Vangelo di Matteo|Matteo]], [[Vangelo di Marco|Marco]], [[Vangelo di Luca|Luca]] e [[Vangelo di Giovanni|Giovanni]]). Gli ultimi secoli hanno visto lo [[Storiografia su Gesù|sviluppo di ricerche]] secondo moderni metodi di critica storica, volti a valutare sia l'effettiva attendibilità storica dei vangeli, inclusi gli elementi soprannaturali e [[miracolo]]si, sia a ricostruire il profilo del [[Gesù storico]]. Tale figura è riconosciuta sia da studiosi cristiani che non cristiani<ref>Dal punto di vista [[Teologia cristiana|teologico cristiano]] le conclusioni di questi studi non si riflettono necessariamente sul credo e sulla dottrina.</ref>, mentre altri riconducono la figura di Gesù all'elaborazione di un [[Mito di Gesù|mito]].
I vangeli narrano la [[nascita di Gesù]] da [[Maria|Maria vergine]], la [[Kerigma|predicazione]] focalizzata sull'annuncio del [[Regno dei Cieli]] e sull'[[amore]] al [[prossimo]]
La [[fede]] della [[Chiesa]] in Gesù [[Messia]] e [[Figlio di Dio]] ha la sua fonte principale nei [[Vangeli]]. Le neotestamentarie [[Lettere di San Paolo|lettere paoline]] esaltano il valore [[Salvezza|salvifico]] della sua [[morte]] e risurrezione. La successiva tradizione [[Cristianesimo|cristiana]] ha precisato che egli è la seconda persona della [[Trinità]] con il [[Padre|Padre]] e lo [[Spirito Santo]], "[[Consustanzialità|vero Dio e vero uomo]]".
Dai vangeli appare come la predicazione e l'operato di Gesù riscossero nella società ebraica del tempo un limitato successo, conseguito peraltro principalmente tra i ceti più bassi. Il breve periodo della sua predicazione si concluse con la [[morte]] in [[croce]], voluta dalle autorità del [[Sinedrio]]
== Fonti storiche ==
[[File:P52 recto.jpg|thumb|200px|<div class=plainlinks style="text-align:left;">Il [[papiro P52]], scritto in [[lingua greca|greco]] e paleograficamente datato attorno all'anno [[125]], è attualmente riconosciuto come il più antico documento riguardante Gesù che ci sia pervenuto<ref>Molto controversa è invece l'attribuzione del papiro [[7Q5]], ritrovato a [[Qumran]], che risale almeno al [[50|50 d.C.]]: secondo alcuni studiosi, conterrebbe {{pb|Mc|6,52-53}}; ma la necessità di giustificare molte incongruenze col testo tràdito spinge molti altri papirologi a negargli tale attribuzione
Non esistono riferimenti archeologici diretti (come [[epigrafi]]) riferibili con assoluta certezza alla vita e all'operato di Gesù. Il più antico artefatto archeologico a lui correlabile è la cosiddetta [[Iscrizione di Nazaret]]: in questa lapide databile attorno alla metà del [[I secolo]] e ritrovata nel [[1878]] a [[Nazaret]] viene punita, da parte dell'autorità romana, la profanazione dei sepolcri e lo spostamento dei cadaveri in essi contenuti. È possibile, ma non sicuro, che questa direttiva fosse collegata all'accusa rivolta ai primi cristiani di aver trafugato il corpo di Gesù sostenendone la risurrezione ({{pb|Mt|28,11-15}}).
Le fonti testuali relative a Gesù possono essere raggruppate in quattro tipologie:
* le [[Lettere di San Paolo|lettere paoline]], poi incluse nel [[Nuovo Testamento]]: scritte approssimativamente tra il 51 e il 63<ref>Vedi [[Bibbia TOB]], pp. 2919-2920.</ref> da [[Paolo di Tarso]], che non conobbe direttamente Gesù, rappresentano i documenti noti più antichi, ma non contengono dati biografici su Gesù che possano risultare utili per studiarne la figura storica. Sono tuttavia testimonianza di come venisse descritto il personaggio Gesù alle più antiche comunità cristiane;
* i quattro [[vangeli canonici]] ([[Vangelo di Matteo|Matteo]], [[Vangelo di Marco|Marco]], [[Vangelo di Luca|Luca]] e [[Vangelo di Giovanni|Giovanni]]). Secondo una parte degli storici tali scritti sono giunti alla forma attuale nella seconda metà del [[I secolo]], dopo essere stati redatti in più versioni e preceduti da una decennale tradizione orale o di appunti scritti<ref>La datazione al [[I secolo]] è proposta dalla maggior parte degli studiosi cristiani. Vedi p. es. [[Bibbia TOB]] ([[1975]]-[[1976]]): Matteo 80-90 d.C. (p. 2175); Marco 65-70 (p. 2261); Luca 80-90 (p. 2317); Giovanni fine [[I secolo]] (p. 2414). Così anche [[Corrado Augias|Augias]]-[[Mauro Pesce|Pesce]], ''Inchiesta su Gesù. Chi era l'uomo che ha cambiato il mondo'', Milano, Arnoldo Mondadori, 2006, pp. 15-16.</ref>, mentre per altri avrebbero raggiunto la loro forma definitiva, sempre a seguito di diverse redazioni, solo intorno alla metà del [[II secolo]]<ref>Vedi [[Alfred Loisy]], ''Le origini del Cristianesimo'', 1964, p. 55-59; 161. Anche [[Ambrogio Donini|Donini]] (''Breve storia delle religioni'', Roma, Newton Compton, 1991) ipotizza una datazione tra il 70 e la metà del [[II secolo]].</ref>. Raccontano dettagliatamente la vita pubblica di Gesù, cioè il periodo della predicazione negli ultimi anni della sua vita, mentre sulla sua vita privata precedente forniscono scarne informazioni. Rappresentano i principali documenti sui quali converge il lavoro [[ermeneutica|ermeneutico]] degli storici. In epoca moderna si sono sviluppate differenti correnti di pensiero circa l'effettiva attendibilità dei [[vangeli]] e la [[storicità di Gesù]];
[[File:Melozzo.jpg|300px|thumb|right|{{Autore|[[Melozzo da Forlì]]}}, ''[[Gesù Cristo]] risorto e angeli'' ([[1474]]
* i [[vangeli apocrifi]]. Generalmente non sono accolti dagli studiosi come fidati testimoni del Gesù storico<ref>Cfr. [[Luigi Moraldi|Moraldi]] (a cura di), ''Tutti gli Apocrifi del Nuovo Testamento. Vangeli'', Piemme, 1994, p. 31: circa gli apocrifi, «il valore storico diretto [relativo cioè a Gesù e alla Chiesa delle origini] è, generalmente parlando, assai tenue
** i cosiddetti [[Vangeli apocrifi#Vangeli dell'infanzia|vangeli dell'infanzia]] (quali il [[Vangelo dell'infanzia di Tommaso|Tommaso]] e il [[Vangelo dello pseudo-Matteo|Matteo]]) presentano un carattere abbondantemente e gratuitamente miracolistico che sfocia spesso nel magico-fiabesco, in netto contrasto con la sobrietà dei quattro vangeli canonici. Gesù appare come un bimbo prodigio, talvolta capriccioso e vendicativo;
** i [[Vangeli apocrifi#Vangeli gnostici|vangeli gnostici]] (tra i quali il [[Libro segreto di Giacomo|Giacomo]], il [[Vangelo di Filippo|Filippo]] e il [[Vangelo di Tommaso|Tommaso]]), contenenti prevalentemente rivelazioni private e inedite espresse in raccolte di ''loghia'' (detti), dipingono Gesù come una particella di divino intrappolata nella carne, insegnante ad abbandonare la carne e la materialità per raggiungere la salvezza<ref>Vedi in merito [[Gnosticismo]].</ref>;
** i cosiddetti [[Vangeli apocrifi#Vangeli della passione|vangeli della passione]] (ad esempio [[Vangelo di Pietro|Pietro]], [[Vangelo di Nicodemo|Nicodemo]]) non aggiungono molto alle descrizioni della passione contenute nei [[vangeli canonici]], caratterizzandosi però con l'intento di discolpare [[Ponzio Pilato]] e far ricadere la colpa della [[morte]] di Gesù sulle autorità religiose e sul popolo ebreo;
* [[fonti storiche non cristiane su Gesù]]. In alcune opere di autori antichi non cristiani si trovano alcuni sporadici accenni a Gesù o ai suoi seguaci, il più antico dei quali è il cosiddetto ''[[Testimonium Flavianum]]''. Alcuni storici<ref>Tra questi [[Emil Schürer]] (''The History of the Jewish People in the Age of Jesus Christ (175 B.C.- A.D. 135)'', 4 voll., Edimburgo, T. & T. Clark, 1973-87) e [[Henry Chadwick]] (''The Early Church'', Londra, Penguin, 1993<sup>2</sup>).</ref> considerano tali riferimenti come [[interpolazioni]] tardive di copisti cristiani.
{{vedi anche|Nome ed epiteti di Gesù|Cristogramma|Uffici di Cristo}}
Nei libri del [[Nuovo Testamento]], scritti in [[lingua greca|greco]], Gesù è indicato, oltre che col nome proprio, con vari [[epiteto|epiteti]] e [[titolo|titoli]] (l'elenco è in ordine decrescente di frequenza):
* "Gesù"<ref>[[lingua ebraica|Ebraico]] יְהוֹשֻׁעַ (''
* "[[Cristo]]". Significa letteralmente "unto" e corrisponde all'[[ebraico]] "[[Messia]]". All'epoca di Gesù, il Cristo-Messia era l'inviato di Dio atteso dal popolo ebraico, dal quale ci si aspettava in particolare il riscatto sociale e politico dalla dominazione romana.
* "[[Signore (Bibbia)|Signore]]". Usato soprattutto negli [[Atti degli Apostoli]] e nelle Lettere. Il titolo onorifico, nel [[greco classico]] privo di valore religioso, è particolarmente significativo applicato a Gesù, in quanto è il termine col quale la traduzione greca della [[Septuaginta|Settanta]] rende il prototermine [[testo masoretico|masoretico]] [[ebraico]] יהוה ("[[YHWH]]"), cioè il nome proprio di [[Dio]].
* "[[Re]]". L'attributo della regalità era correlato al [[Messia]], che era considerato discendente ed erede del [[Davide|Re Davide]]. Gesù, pur identificandosi come Messia, non si è però attribuito le prerogative politiche che questo comportava<ref>Vedi in merito {{pb|Gv|6,15; 18,36}}.</ref>.
Altri titoli sono [[Messia]], [[rabbino|Rabbi]]-Maestro, [[Profeta]], [[Sacerdote]], [[Nazoreo]], [[Nazaret|Nazareno]], [[Dio]], [[Logos|Verbo]],
Inoltre, soprattutto da [[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]], vengono applicate a Gesù espressioni [[allegoria|allegoriche]] come: [[agnello]], agnello di Dio, agnello immolato; [[luce]], [[luce]] del [[mondo]]; [[pastore]], [[Buon Pastore]], pastore grande; [[pane]] della vita, pane vivo, pane di Dio; [[vita]], autore della vita; [[Vitis|vite]]; ultimo [[Adamo]]; [[Porta (architettura)|porta]]; [[Strada|via]]; [[verità]].
Alcuni approfondimenti, in particolare relativamente a nascita, infanzia e giovinezza di Gesù, sono presenti anche nei [[vangeli apocrifi]]. Questi particolari tuttavia non sono riconosciuti dagli studiosi come storicamente fondati, sebbene abbiano influenzato più o meno ampiamente la tradizione artistica e devozionale cristiana.
La narrazione della vita e dell'insegnamento di Gesù
== Gesù nella storiografia moderna ==
A partire dal [[XVIII secolo|Settecento]], con lo svilupparsi del moderno metodo storico-critico, numerosi studiosi hanno cercato di ricostruire e interpretare la figura storica di Gesù. È possibile distinguere più fasi.
La prima fase (''first quest'') inizia alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]] con [[Hermann Samuel Reimarus|Reimarus]] ed è caratterizzata dall'utilizzo delle metodologie dell'epoca per cercare di distinguere elementi storici ed elementi mitologici. Questa fase termina tradizionalmente all'inizio del [[XX secolo|Novecento]] con l'opera di [[Albert Schweitzer|Schweitzer]], che evidenzia la frammentarietà dei risultati conseguiti<ref>Vedi p. es. [[Hermann Samuel Reimarus]], [[Ernest Renan]], [[Albert Schweitzer]], [[David Friedrich Strauß]].</ref>.
Segue quindi una fase di calo di interesse per la ricerca storica su Gesù, nella quale viene comunque proposto ([[Rudolf Bultmann|Bultmann]]) di filtrare il linguaggio delle fonti antiche, tenendo conto del contesto del tempo e della natura teologica degli scritti<ref>Vedi p. es. [[Karl Barth]], [[Rudolf Bultmann]], [[Charles Guignebert]].</ref>.
La ricerca riprende slancio alla metà del [[XX secolo]] (''new quest''): si cerca di conciliare le diverse nature di Gesù, ma si è ancora concentrati sui vangeli canonici<ref>Vedi p. es. [[Ernst Käsemann]], [[Edward Schillebeeckx]].</ref>.
Lo studio sulla figura di Gesù si è quindi ampliato notevolmente negli ultimi decenni, estendendo la base documentale e considerando anche testi quali i vangeli apocrifi e i [[manoscritti non biblici di Qumran]]. Questa nuova fase (''third quest'') si caratterizza inoltre per l'interesse e l'attenzione posti nell'analisi del contesto storico e sociale del tempo<ref>Vedi p. es. [[John Dominic Crossan]], [[Giorgio Jossa]], [[Morton Smith]].</ref>.
Le varie correnti di pensiero sul [[Gesù storico]] possono oggi essere raggruppate con larga approssimazione in quattro filoni principali, qui elencati progressivamente da una maggiore a una minore pretesa di storicità:
* Secondo alcuni studiosi e [[chiese cristiane|confessioni cristiane]] di stampo [[fondamentalismo|fondamentalista]] (tra le quali la cattolica [[Scuola esegetica di Madrid]]), i vangeli rappresentano dei fedeli resoconti storici della vita e dell'operato di Gesù<ref>È su questa posizione anche la [[setta]] dei [[Testimoni di Geova]], che non può essere considerata una confessione cristiana poiché non crede alla divinità di Gesù.</ref>. Eventuali discordanze interne, tra i racconti evangelici o con fonti storiche non cristiane, a un esame approfondito possono essere spiegate e appianate in vario modo.<ref>Vedi in particolare [[José Miguel Garcìa]], ''La vita di Gesù nel testo aramaico dei Vangeli'', tr. it. Milano 2005.</ref>
* Secondo la [[Chiesa cattolica]] e la maggior parte delle [[Chiese protestanti]], le quali non accettano la completa [[Inerranza della Bibbia|inerranza biblica]], i [[vangeli]] non sono vere e proprie [[biografia|biografie]] di genere storico, ma sono racconti principalmente teologici, fondati comunque su solide basi storiche, redatti dalla [[Chiesa]] del [[I secolo]] col non secondario intento di dare una risposta alle situazioni problematiche che si trovava ad affrontare (di qui il concetto di ''Sitz im Leben'', "situazione di vita").
* Secondo molti storici non cristiani
* Altri studiosi<ref>Vedi p. es. [[Volney]] (francese, [[1757]]-[[1820]]), [[Charles-François Dupuis]] (francese, [[1742]]-[[1809]]), [[Bruno Bauer]] (tedesco, [[1809]]-[[1882]]), [[Arthur Drews]] (tedesco, [[1865]]-[[1935]]), [[Prosper Alfaric]] (francese, [[1886]]-[[1955]]), [[Raoul Vaneigem]] (francofono belga, n. [[1934]]). Vedi in merito la voce: [[Mito di Gesù]].<!-- da controllare se negazionisti: [[John Mackinnon Robertson]], [[Wilhelm Bousset]], [[Ferdinand Weber]], [[Paul-Louis Couchoud]], [[Edouard Dujardin]]--></ref> privano di qualunque valore storico i vangeli, negando in più casi la stessa esistenza storica di Gesù e relegandolo alla sfera del [[mito di Gesù|mito]].<br />La cosiddetta "corrente mitica" sostiene infatti - all'opposto della corrente storica - che Gesù sarebbe «un dio trasformato in un uomo»<ref name= IpotesiGesu/>: leggende e miti preesistenti all'[[anno zero]] sarebbero stati applicati
== Cristologia ==
La [[cristologia]] è quella parte della [[teologia]] cristiana che definisce e studia [[ragione|razionalmente]], sulla base della [[rivelazione]], la figura di Gesù Cristo. Quattro sono i temi principali, strettamente legati tra loro, sui quali si è soffermata nella tradizione cristiana la riflessione cristologica:
* il ruolo della [[crocifissione di Gesù|morte]] e [[risurrezione di Gesù]] nella redenzione e [[salvezza (Bibbia)|salvezza]] del genere umano (cristologia [[soteriologia|soteriologica]]). La riflessione in tal senso è già presente nei testi [[Nuovo Testamento|neotestamentari]]
** la [[morte di Gesù]]<ref>Vedi [[Catechismo della Chiesa cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1N.HTM nn. 606-618]; [[Confessione Augustana]], art. 4.</ref>, che è contemporaneamente vittima<ref>Vedi {{pb|Gv|1,29}}; {{pb|1Gv|2,2; 4,10}} e in particolare l'espressione "[[Agnello di Dio]]", tipica dell'[[Apocalisse]].</ref> e [[Nome ed epiteti di Gesù#Sacerdote|sacerdote]]<ref>Vedi: {{pb|Eb|2,17; 3,1; 4,14.15; 5,5.6.10; 6,20; 7,3.11.15.17.21.26; 8,1; 9,11; 10,21}}</ref>, costituisce il compimento e il superamento<ref>Vedi: {{pb|Eb|10,5; 10,10}}, dove la ''volontà'' del Padre, compiuta da Gesù, esprime il superamento dei sacrifici stabiliti dalla legge {{pb|Eb|10,1; 10,17}}.</ref> dei [[Sacrificio#Sacrificio nell'Ebraismo|sacrifici dell'Antico Testamento]]<ref>{{pb|Lev|1-7}}</ref>, che non sono più necessari per l'espiazione del peccato ({{pb|Eb|9,14; 10,5-10}}). Grazie a questo sacrificio "tutti" hanno ottenuto la [[Giustificazione (teologia)|giustificazione]] ({{pb|Rm|5,19}}), cioè il ristabilimento dell'originale stato di [[Grazia divina|grazia]] tra Dio e gli uomini, che si era corrotto in conseguenza del [[peccato originale]];
** la risurrezione di Gesù<ref>Vedi [[Catechismo della Chiesa cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1R.HTM nn. 651-655]; [[Trentanove articoli di fede]], art. 4; 28.</ref>, oltre a compartecipare con la [[morte]] al processo di [[Giustificazione (teologia)|giustificazione]] ({{pb|Rm|4,25; 6,4}}), permette all'umanità riscattata<ref>Vedi: {{pb|Rm|5,14.15}}, in particolare il rapporto fra la funzione salvifica della [[morte]] di [[Cristo]] fatto uomo e la trasgressione di Adamo, il primo uomo peccatore.</ref> di poter ricevere la cosiddetta «adozione filiale»
* il rapporto tra la natura umana e divina in Gesù (cristologia [[antropologia|antropologica]]). Il [[Nuovo Testamento]] attribuisce a Gesù sia la [[natura]] umana
* in che modo la natura divina di Gesù si relaziona con quella del [[Dio Padre|Padre]] e dello [[Spirito Santo]] (cristologia [[trinità|trinitaria]]). Anche in questo caso il [[Nuovo Testamento]] accenna fugacemente alla "[[Trinità]]" in alcuni passi ({{pb|Mt|28,19}}; {{pb|1Cor|12,3}}; {{pb|2Cor|13,13}}), ma solo nei successivi [[concili ecumenici]] verrà chiarito il legame tra le tre persone divine;
* in epoca moderna, con lo svilupparsi del [[ermeneutica biblica|metodo storico-critico]] applicato ai libri del [[Nuovo Testamento]], si è sviluppato il binomio "cristologia esplicita" (cosa i testi dicono di lui, il «Cristo della fede») e "cristologia implicita" (come era realmente Gesù e cosa ha detto di sé, il «Gesù della storia»). Obiettivo della cristologia implicita è risalire al reale [[Gesù storico]], privato delle successive interpretazioni della tradizione cristiana.
{{vedi anche|Eresie dei primi secoli}}
Come accennato, il [[Nuovo Testamento]] lascia largo spazio alla libera riflessione [[cristologia]] e [[trinitaria]]. Durante i primi secoli della cristianità furono elaborate molte teorie teologiche
* [[Ebionismo]]. Il movimento giudeo-cristiano degli [[Ebioniti]] ([[II secolo]]) considerava Gesù come un grande [[profeta]], al pari di [[Mosè]], ma soltanto un uomo: di grande virtù, ma privo della natura divina.
* [[Docetismo]]. Sostenuto da autori [[gnosticismo|gnostici]] tra il [[I secolo|I]]-[[IV secolo]]. Gesù è un [[Eone (gnosticismo)|eone]] di natura divina
* [[Adozionismo]]. Sostenuto da vari autori come l'[[ebionita]] [[Cerinto]] (fine [[I secolo|I]]
* [[Modalismo]], detto anche [[Monarchismo]], [[Sabellianesimo]] ([[Sabellismo]]) o [[Patripassianesimo]]. Sostenuto da [[Sabellio]] (inizio del [[III secolo]]). Il [[Figlio di Dio|Figlio]], al pari del [[Dio Padre|Padre]] e dello [[Spirito Santo]], non è una vera e propria persona, ma un modo-manifestazione dell'unica sostanza-principio (''arché'') divina. In tal modo in croce ha patito anche il Padre (e lo Spirito Santo).
[[File:Baptistery.Arians06.jpg|thumb|300px|{{Autore|Maestranze ravennati}}, [[Battesimo di Gesù Cristo e dodici apostoli ([[493
* [[Arianesimo]]. Elaborato da [[Ario]] ([[256]]-[[336]]). Il [[Logos]]-Gesù è divino, ma è stato creato dal [[Dio Padre|Padre]] (la formula attribuitagli dagli avversari è: «C'era un tempo in cui il Figlio non era»<ref>Cfr. la condanna dell'[[arianesimo]] da parte del [[Concilio di Nicea]] ([[Denzinger-Schönmetzer]], n. 126).</ref>). Il Figlio dunque non è [[consustanzialità|della stessa sostanza]] del Padre, ma rappresenta una sorta di semi-divinità a lui subordinata ([[subordinazionismo]]). L'arianesimo diede origine ad alcuni movimenti, detti "neo-ariani":<ref>Vedi: Jean Daniélou; Henri Marrou, ''Nuova storia della Chiesa'', 1976, p. 308-309.</ref>
* IV. [[Concilio di Calcedonia]] ([[451]]). Stabilisce che nell'unica [[persona]]-[[ipostasi]] ([[sostanza]]) di Gesù vi sono le due nature, umana e divina, «senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili»<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], [http://www.intratext.com/IXT/ITA0158/_P2.HTM n. 302].</ref>, con una condanna implicita, dunque, del [[monofisismo]] di [[Eutiche]].
* V. [[Secondo concilio di Costantinopoli]] ([[553]]). Riafferma le dottrine cristologiche stabilite nei precedenti concili, condannando esplicitamente diversi autori, tra cui [[Apollinare di Laodicea|Apollinare]], [[Nestorio]], [[Eutiche]]<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], nn. 421-438.</ref>.
* VI. [[Terzo concilio di Costantinopoli]] ([[680]]-[[681]]). Stabilisce che in Gesù vi sono sia la [[volontà]] umana che quella divina
* VII. [[Secondo concilio di Nicea]] ([[787]]). Stabilisce che chi venera un'immagine sacra venera chi è in essa riprodotto, condannando quindi l'[[iconoclastia]]<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], [http://www.intratext.com/IXT/ITA0139/_P1.HTM nn. 600-603];[http://www.intratext.com/IXT/ITA0139/_P2.HTM 605-609].</ref>.
[[File:Christianity percentage by country.png|thumb|right|350px|Percentuale di [[Cristianesimo|cristiani]] per stato]]
Al giorno d'oggi, i seguaci del messaggio di Gesù ([[Cristianesimo|cristiani]]) sono circa 2,1 miliardi, cioè poco meno di un terzo degli abitanti del mondo<ref>Vedi [http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html#Christianity Major Religions of the World Ranked by Number of Adherents], http://www.adherents.com.</ref>. I cristiani sono suddivisi in molte chiese, confessioni o denominazioni
Le decisioni dei primi sette concili ecumenici sono adottate dalle maggiori [[Chiese cristiane|confessioni cristiane]], che condividono dunque la stessa [[cristologia]]: [[cattolici]], [[ortodossi]], [[protestanti]], [[anglicani]]. Le diversità tra queste chiese riguardano prevalentemenete questioni [[ecclesiologia|ecclesiologiche]].
Alcune chiese di tradizione [[monofisita]] riconoscono solo i primi tre concili
Alcune chiese di tradizione [[nestoriana]] riconoscono solo i primi due concili
=== Chiese cristiane non conciliari ===
Altre chiese cristiane non si riconoscono nella tradizione storica e teologica propria del Cristianesimo tradizionale, basato sulle decisioni dei primi [[concili ecumenici]]. Principalmente esse rigettano le definizioni sull'unicità di Dio e la natura divina di Gesù riportate nel [[Credo niceno|Credo]] del [[concilio di Nicea]].
* Secondo i [[Testimoni di Geova]]<ref>Vedi [http://www.watchtower.org/i/20050915/article_01.htm Chi è Gesù Cristo? Dio o uomo?], «[[La Torre di Guardia]]», [[15 settembre]] [[2005]]: «(..) ci fu un tempo in cui Dio era solo. In un'epoca remotissima, però, Dio cominciò a creare. Quale fu la sua prima creatura? L'ultimo libro della Bibbia definisce Gesù "il principio della creazione di Dio" ([[Apocalisse di Giovanni|Rivelazione]] {{Passo biblico|Ap|3,14}}). Gesù è "il primogenito di tutta la creazione". (..) Gesù fu l'unico a essere creato direttamente da Dio. Per questo viene definito "unigenito Figlio" di Dio».</ref>, Gesù non è Dio e non esiste dall'eternità<ref>Cfr. la [[arianesimo|dottrina]] sostenuta da [[Ario]] nel [[III secolo|III]]-[[IV secolo]].</ref>, ma rappresenta il principio della creazione di Dio-[[Geova]], ed è pertanto chiamato dalla Bibbia «Figlio Unigenito». Per mezzo di lui sono state create tutte le cose; nacque verginalmente da Maria, era il [[Messia]] preannunciato, ha predicato e compiuto miracoli, [[Modalità della crocefissione di Gesù secondo i Testimoni di Geova|è [[Morte|morto]] su un palo di tortura]] (non una croce) in sacrificio di riscatto, per redimere l'umanità dal [[peccato]] di [[Adamo]]; è risorto
* Secondo la [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]] ([[mormoni]]), Gesù è il Cristo, il Redentore, il Figlio di Dio e l'Iddio Eterno<ref>Vedi: [[Libro di Mormon]], [http://scriptures.lds.org/it/bm/ttlpg frontespizio]; [[Libro di Moroni]], [http://scriptures.lds.org/it/moro/8 8,3.8]. Vedi anche:[http://www.lds.org/languages/proclamations/livingchrist/start_here_160.pdf Il Cristo Vivente. La testimonianza degli Apostoli], documento ufficiale della [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]].</ref>. Inoltre, Gesù è considerato il [[Geova]] dell'[[Antico Testamento]]<ref>Vedi: [[Dottrina e Alleanze]] [http://scriptures.lds.org/it/dc/110/3-4#3 110,3-4].</ref>
* Secondo la [[Chiesa dell'Unificazione]] del reverendo [[Sun Myung Moon]], Gesù non è Dio, ma soltanto un uomo. Non è nato verginalmente, ma era figlio illegittimo di [[Maria|Maria]] e [[San Zaccaria|Zaccaria]]. La sua predicazione si rivelò fallimentare, principalmente a causa del mancato supporto di [[Giovanni Battista]]. La [[crocifissione di Gesù|morte in croce di Gesù]] non ha significato salvifico, mentre la sua [[risurrezione di Gesù|risurrezione]] non è stata corporale: si è trattato soltanto di un suo "ritorno" in forma spirituale. Il reverendo Moon si definisce «terzo Adamo» e incarnazione dello stesso Gesù Cristo<ref>Vedi: [http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/Cults/unificat.htm Unification Church], da [http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/ Biblical Discernment Ministries].</ref>.
[[File:Duccio di Buoninsegna 017.jpg|350px|thumb|right|{{Autore|[[Duccio di Buoninsegna]]}}, ''[[Gesù Cristo]] risorto appare durante la cena degli Apostoli'' (part. ''Maestà''), [[1308]] - [[1311]], tempera su tavola; [[Siena]], [[Museo dell'Opera del Duomo di Siena|Museo dell'Opera del Duomo]]]]
* I [[riti]] principali sono i [[sacramenti]] (sette nella tradizione [[Chiesa cattolica|cattolica]] e [[ortodossa]], di numero variabile a seconda delle varie [[chiese protestanti]]), che sono considerati basati sul comando e l'esempio di Gesù<ref>Ai sacramenti la tradizione [[Chiesa cattolica|cattolica]] affianca i [[sacramentali]], pratiche di culto non da lui istituite.</ref>. Il principale sacramento è l'[[Eucaristia]] ([[traslitterazione]] del termine [[lingua greca|greco]] εὐχαριστία, ''eucharistía'', "rendimento di grazie"), che
** per la [[Chiesa cattolica]] e quella [[Chiesa ortodossa|ortodossa]], durante l'Eucaristia
** per le [[chiese protestanti]] di tradizione [[luteranesimo|luterana]], durante l'Eucaristia
** per le [[chiese protestanti]] di tradizione [[calvinismo|calvinista]], l'Eucaristia rappresenta invece una semplice [[commemorazione]], o ricordo, dell'[[Ultima Cena]] e del sacrificio in croce di Gesù, in cui la presenza di Cristo è soltanto «pneumatica», ovvero spirituale<ref>[[Giovanni Calvino]], ''Istituzione della religione cristiana'', libro IV, 17, 10-11.</ref>.
* L'[[anno liturgico]] è il ciclo temporale, della durata di un anno, in cui sono scandite le celebrazioni relative ai principali avvenimenti della vita di Gesù
* Le [[preghiere]] usate nella liturgia si basano sui testi della [[Bibbia]]. La «preghiera della Chiesa per eccellenza»<ref>Vedi [[Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica]], 2005, n. 581.</ref> è il [[Padre Nostro]], insegnato dallo stesso Gesù agli apostoli in {{passo biblico|Mt|6,9-13}}.
Le varie chiese hanno poi sviluppato riti e preghiere proprie
=== Reliquie ===
[[File:Shroud positive negative compare.jpg|300px|thumb|Dettaglio del volto dell'uomo della [[Sindone]]: a sinistra l'immagine reale, a destra il negativo in bianco e nero.]]
Secondo le tradizioni cattolica
In epoca contemporanea, la più nota, studiata e discussa<ref>A detta di molti, la Sindone è probabilmente dell'oggetto più studiato al mondo. Vedi p. es. la voce: [http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100420 «Sindone di Torino»], dall'''Enciclopedia'' del [[CICAP]].</ref> reliquia attribuita a Gesù è la [[Sindone di Torino|Sindone]] (σινδών, ''sindón'', significa "lenzuolo" in [[lingua greca|greco]]), attualmente conservata a [[Torino]] e di possesso personale del [[Papa]]. Secondo la tradizione, è il lenzuolo nel quale [[deposizione di Gesù|è stato avvolto il corpo di Gesù]] nel sepolcro. Il tessuto è di [[lino]] e misura 442 x 113 cm. Presenta la doppia immagine (frontale e dorsale) di un uomo con barba, baffi e capelli lunghi, recante sul corpo i segni corrispondenti alla descrizione della passione: [[flagellazione di Gesù|flagellazione]], [[coronazione di spine]], [[crocifissione di Gesù|mani e piedi trapassati da chiodi]], ferita di lancia nel costato. L'immagine non è dipinta, ma deriva da un graduale ingiallimento della fibra tessile
La [[storia della Sindone]] è documentata con certezza solo a partire dal [[1353]]
La [[Chiesa cattolica|Chiesa]] non si è mai ufficialmente pronunciata circa l'autenticità della Sindone, ma ne permette comunque la venerazione. In epoca contemporanea, è stata oggetto di numerosissimi [[Studi scientifici sulla Sindone|studi scientifici]]. Ha destato grande eco l'[[Esame del Carbonio 14 sulla Sindone|esame del carbonio 14]] realizzato nel [[1988]]
I sostenitori dell'autenticità della Sindone fanno però notare come il reperto sia stato sicuramente contaminato in vario modo lungo i secoli (funghi, batteri, manipolazione non protetta, incendio; fu anche bollita nell'olio), lasciando ipotizzare una possibile alterazione del risultato dell'esame. Inoltre
Un'altra reliquia attribuita a Gesù, meno nota e studiata della Sindone, è il [[Sudario di Oviedo]]
Le altre reliquie attribuite a Gesù sono i presunti [[Reliquie attribuite a Gesù#Resti del corpo di Ges.C3.B9|resti del corpo di Gesù]] (tra cui varie tracce di [[sangue]], una [[costola]], i resti della [[circoncisione di Gesù|circoncisione]] del [[Santo Prepuzio|prepuzio]]),
== Nelle altre tradizioni religiose ==
{{vedi anche|Gesù nell'Ebraismo}}
L'[[Ebraismo]] non riconosce Gesù come il [[Messia]] atteso, né tantomeno gli attribuisce natura divina, caratteristiche non sono state considerate estranee alla tradizione
Circa il [[processo di Gesù]] che ne decretò la morte, secondo la [[Jewish Encyclopedia]] ([[1901]]-[[1906]])<ref>Vedi articolo [http://jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=254&letter=J&search=Jesus Jesus of Nazareth], paragrafi "The Last Supper" e "His Death".</ref> la responsabilità fu della "arrogante" gerarchia [[sadducea]]. Questa ne decretò la [[morte]] consegnandolo a Pilato, ma non istituì un vero e proprio processo [[sinedrita]] (che avrebbe coinvolto anche l'ebraismo [[farisaico]], sul quale si basa l'ebraismo contemporaneo). Il principale motivo della condanna non derivò da questioni teologiche relative alla divinità o messianicità di Gesù ma dalla reazione all'episodio della cosiddetta [[Purificazione del Tempio]] da lui compiuto.
Gli aderenti all'[[Ebraismo messianico]], una corrente minoritaria particolarmente diffusa negli [[Stati Uniti]] e considerata eterodossa dal resto dell'[[Ebraismo]], riconoscono la natura [[messia]]nica di Gesù, i suoi miracoli e la sua risurrezione, pur non attribuendogli natura divina.
La figura di Gesù e il suo insegnamento vengono investigati dai teologi e filosofi del [[paganesimo]] solo a partire dal [[III secolo]]. Al riguardo, tuttavia, disponiamo di poche fonti, per lo più mediate dalle opere dei [[Padri della Chiesa]] del [[IV secolo]].
Il principale testo di riferimento è certamente la ''Filosofia desunta dagli oracoli'', opera perduta del filosofo ‹pagano› [[Porfirio]] ([[203]]-[[305]]). In quest'opera, Porfirio, come riporta [[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]], afferma:
{{quote|Certamente al di là di ogni aspettativa può sembrare quel che sto per dire. Gli dèi hanno considerato il Cristo molto devoto e hanno ricordato che è stato reso immortale anche per la sua predicazione. Gli dèi dicono che i cristiani al contrario sono corrotti, depravati, avviluppati
Aggiunge poi altri brani come responsi degli dèi che oltraggiano i cristiani; quindi afferma:
{{quote|A coloro che chiedevano se Cristo è Dio, [[Ecate]] rispose: "Tu sai come
Dunque [[Ecate]] ha detto che era un uomo molto devoto e che la sua anima, come quella degli altri uomini devoti dopo la morte, fu stimata degna
{{quote|A coloro che interrogavano: "Ma perché dunque è stato condannato?", la Dea diede questo responso: "Il corpo è sempre soggetto a tormenti che lo spossano; invece
Quindi, secondo questa testimonianza ‹pagana›, Gesù era un uomo saggio e pio, degno dell'immortalità insieme a [[Pitagora]] ed [[Eracle]], ma i suoi seguaci, i cristiani, ebbero il grave torto di trasformarlo in un dio e quindi di adorarlo, rinnegando, così, l'essenza di Dio. I cristiani dovrebbero dunque limitarsi
La posizione di queste opere ‹pagane›
=== Islam ===
[[File:Turkish-islam isa.jpg|thumb|300px|left|L'ascesa di Gesù (Isa) in Cielo in un dipinto turco-islamico.]]
Sulla base del [[Corano]], i seguaci dell'Islam onorano la figura di Gesù (<big>'''عيسى'''</big>, ''ʿĪsā'' in [[lingua araba|arabo]]). L'Islam crede nel suo concepimento virginale da [[Maria|Maria]]
Ha compiuto miracoli "col permesso di Allah"<ref>[http://www.sufi.it/Corano/5.htm 5,110]</ref>: cosa che non fu concessa neanche a Maometto, se si eccettua la sua perfetta fedeltà alla lettera del Messaggio divino, nel momento in cui egli lo riproponeva agli uomini. Non fu Gesù a essere crocifisso e morire in croce («qualcuno fu reso ai loro occhi simile a Lui», [http://www.sufi.it/Corano/4.htm 4,157]). Ascese al Cielo ([http://www.sufi.it/Corano/3.htm 3,55]), senza dunque risorgere («Iddio lo innalzò a Sé», [http://www.sufi.it/Corano/4.htm 4,158]). In base al versetto «Egli non è che un Presagio per l'Ora» ([http://www.sufi.it/Corano/43.htm 43,61]), Gesù sarebbe destinato a tornare nel mondo, come [[Mahdi]], prima del [[giorno del Giudizio]], apparendo all'altezza del [[minareto]] cosiddetto "di ʿĪsā" nella [[Moschea degli Omayyadi]] di [[Damasco]]. Il suo fine di combattere e sconfiggere
Alcuni commentatori del Corano (tra cui Zamakhsharî e Baydâwî)<ref name=muslim>Vedi Christine Schirrmacher, [http://www.contra-mundum.org/schirrmacher/crucifixion.pdf The Crucifixion of Jesus in View of Muslim Theology], 1997.</ref> sostengono che uno degli apostoli (magari [[Pietro apostolo|Pietro]]) si sia offerto come "sostituto" per il maestro, nella speranza di ottenere il paradiso come ricompensa. Tra le altre ipotesi avanzate circa l'identità del sostituto: [[Simone di Cirene]]<ref name=BasilideSet />, [[Giuda Iscariota]]<ref>Vedi [[Vangelo di Barnaba]], nn. 216-217, [http://www.latrobe.edu.au/arts/barnabas/Barncoloured9.html testo EN].</ref>, [[Satana]], un soldato romano di nome Titanus, o un altro sconosciuto.
Il movimento della [[Ahmadiyya]] di Qādyān e di [[Lahore]], in [[India]]
== Gesù nell'arte ==
[[File:Christ with beard.jpg|thumb|250px|right|Cristo barbuto, immagine del [[IV secolo]] dipinta nelle [[catacombe]] di Commodilla]]
La persona di Gesù e gli eventi a lui relativi narrati nel [[Nuovo Testamento]] hanno ispirato innumerevoli opere artistiche e culturali nei successivi due millenni. Si tratta soprattutto di pitture, mosaici, statue, melodie e canti
Le raffigurazioni pittoriche di Gesù e dei santi, attestate sin dai primi secoli dell'era cristiana, marcano un deciso distacco dalla religiosità ebraica, che avversava profondamente qualunque riproduzione di esseri viventi
I vangeli non forniscono una descrizione fisica di Gesù. Nei primi secoli del Cristianesimo non si hanno sue rappresentazioni dirette, ma piuttosto simboli o immagini allegoriche
Nel periodo tardo antico, con la secolarizzazione del culto cristiano e il distacco definitivo dalla tradizione ebraica, si diffondono rappresentazioni dirette di Gesù. Il suo volto viene inizialmente raffigurato come quello di un giovane imberbe e con i capelli corti
Per secoli l'iconografia ha privilegiato l'aspetto maestoso e glorioso di Gesù risorto, rappresentato dal modello del [[Pantocratore]] (= "onnipotente"). A partire dal [[Medioevo]], in concomitanza con la predicazione di [[Francesco d'Assisi]], si afferma definitivamente in Occidente la raffigurazione della crocifissione, che si affianca a quella di Gesù risorto.
Nel [[Rinascimento]] la figura di Gesù si laicizza
{{Sezione accessoria|Note}}
* ''[http://www.opusdei.it/art.php?p=48784 La figura storica di Gesù]'', sul sito dell'[[Opus Dei]]
* {{en}} [http://www.britannica.com/EBchecked/topic/303091/Jesus-Christ Jesus Christ] su [[Enciclopedia Britannica]]
* {{en}} [http://www.newadvent.org/cathen/08374c.htm Voci su Gesù] nella Catholic Encyclopedia ([[1907]]-[[1914]])
* {{da it.wiki|Gesù|32298998}}
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