Libro dei Salmi: differenze tra le versioni

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== Autori e data ==
[[File:Codex binding Louvre MR373.jpg|left|300px|thumb|Davide detta i salmi, placca d'avorio,Francia,[[X secolo|X]]-[[XI secolo]]]]
 
La maggior parte dei salmi riporta nel titolo l'indicazione dell'autore (cfr. sopra), tutti riferibili (eccetto il {{passo biblico|Sal|90}} di [[Mosè]]) agli inizi dell'epoca monarchica ([[XI secolo a.C.|XI]]-[[X secolo a.C.]]). Dato che Davide è l'autore più ricorrente (circa la metà dei salmi) e dato che nei titoli sono citati anche episodi della sua vita (cfr. sopra, titoli) e che altri passi dell'[[Antico Testamento]] lo definiscono come musico e suonatore di cetra ({{pb|Am|6,5}}; {{passo biblico|1Sam|16,16-18}}; {{passo biblico|2Sam|1,19-27; 3,33-34; 6,5-16; 23,1}}; {{passo biblico|1Cr|13;16;25}}; {{passo biblico|Sir|47,8-10}}), la [[tradizione]] ha visto in Davide non solo l'autore di tutti i salmi che portano il suo nome, ma dell'intero salterio. Anche gli scrittori del [[Nuovo Testamento]], citando questo o quel salmo sotto il nome di Davide (p. es. {{pb|At|1,16}}), si conformano all'opinione del loro tempo. L'attribuzione a Davide è ripresa anche dal [[Corano]]<ref>Sura [http://www.corano.it/corano_testo/4.htm 4,163]: "A Davide demmo i salmi", cfr. anche [http://www.corano.it/corano_testo/34.htm 34,10]; [http://www.corano.it/corano_testo/38.htm 38,18-20]).</ref>.
 
== Forme letterarie dei salmi ==
[[File:Georgian Psalter 13-15 c.jpg|right|300px|thumb|Davide e il rotolo dei salmi, miniatura georgiana,[[XIII secolo|XIII]]-[[XV secolo]]]]
Gunkel è stato il primo studioso a proporre una classificazione dei salmi sulla base del genere letterario. Questi non sono uniformi infatti quanto a stile, contenuto, finalità.<ref>Cfr. Ravasi, 46-65.</ref>
; Individuali-personali
 
Sono i salmi {{passo biblico|Sal|3; 5-7; 13; 17; 22; 25; 26; 28; 31; 35; 38; 42-43; 51; 54-57; 59; 63; 64; 69-71; 77; 86; 102; 120; 130; 140-143}}. Queste preghiere sono particolarmente numerose e il loro contenuto è molto vario: oltre i pericoli di [[morte]], le [[persecuzione|persecuzioni]], l'esilio e la vecchiaia, i mali da cui esse domandano la liberazione sono specialmente la malattia, la calunnia e il peccato. I nemici, ''coloro che fanno male'', di cui ci si lamenta e contro i quali ci si adira, sono mal definiti. In ogni caso, non sono, come alcuni hanno pensato, [[fattucchiero|fattucchieri ]]di cui questi salmi combatterebbero i malefici. Questi poemi non sono, come si sosteneva da qualcuno, l'espressione al singolare dell'"io" collettivo. Non possono nemmeno, come si è proposto recentemente, essere messi tutti sulla [[bocca]] del [[re]] che parla in nome del popolo. Queste preghiere sono troppo individuali nel tono, e, insieme, troppo prive di allusioni alla persona e alla condizione particolare del re, perché teorie del genere siano verosimili. È forse vero che parecchie sono state adattate e utilizzate come lamenti nazionali, così {{passo biblico|Sal|22; 28; 59; 69; 71; 102}}; è vero anche che ci sono salmi regali, di cui riparleremo; è vero infine che queste preghiere con il tempo sono entrate tutte nell'uso della [[comunità]] (ciò significa la loro inclusione nel salterio); ma rimane che esse sono state composte per individui determinati, o da individui determinati, in un bisogno particolare. Esse sono grida dell'[[anima]], espressione di una [[fede]] personale. Difatti non sono mai semplici lamenti sui mali della vita: sono invocazioni fiduciose a Dio che può aiutare nelle difficoltà.
 
=== Ringraziamenti ===

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