Cantico dei Cantici: differenze tra le versioni

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Sempre nel contesto ebraico e alla ricerca di un'allegoria spirituale, il filosofo ebreo Abrabanel vedeva come protagonisti di Ct il re Salomone e la Sapienza, mentre Kuhn vi vede genericamente il discepolo e la Sapienza.
 
Nella liturgia ebraica, a partire dal V-VI sec., Ct è diventata la ''meghillà'' (rotolo) propria della festa di Pasqua (cfr. anche l'associazione Rt Pentecoste, Qo Capanne, Lam per il [[9]] Av, Est Purim). È ipotizzabile l'aggancio allegorico tra YHWH-sposo e Israele-sposa, ma anche elementi contingenti come:<ref>Ravasi, 781-782.</ref> la celebrazione dei matrimoni nel periodo pasquale (Bentzen); l'atmosfera primaverile di Ct (Wittekindt, Eissfeldt, Weiser, Lys), l'accenno alla cavalla del faraone di {{passo biblico|Cant1,9}} (Di Sante).
 
===Interpretazione allegorica cristiana===

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