Santa Giovanna di Valois: differenze tra le versioni

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|note= Prima regina di Francia
|voto = monaca
|lPR =
|gmPR = 26 maggio
|aPR = 1504
|aV=
|pV=
|gmB= 21 aprile
|aB=1617
|pB=Benedetto XIV
|gmS= 28 maggio
|aS=1950
|cS=
Dopo l'[[annullamento]] del suo [[matrimonio]] ([[1498]]), ottenne il titolo di duchessa di Berry.
 
Malgrado Maria di Clèves, madre del duca d'Orléans, vi si oppose, Luigi XI impose il [[matrimonio]] (il [[contratto]] è firmato da lui il [[21 agosto]] [[1476]] e da Maria di Clèves il [[28]]), celebrato a Montrichard l'[[8 settembre]] [[1476]].
 
Da subito fu trascurata dal marito, che non visse con lei che qualche giorno a Linières; durante i tre anni di prigionia del marito, Giovanna visse ritirata e fece la sua entrata solenne ada Orléans, dopo la liberazione del consorte nel [[1493]]. Fu nuovamente abbandonata quando Luigi seguì Carlo VIII in Italia ([[1494]]-[[951495]]).
 
Alla [[morte]] di Carlo VIII il marito divenne re con il nome di [[Luigi XII]]. In questa nuova veste il consorte decise di far annullare il matrimonio per poter sposare la [[vedova]] di Carlo VIII.
 
Venne così avviato il [[processo canonico]] di [[nullità del matrimonio]], con la la motivazione che il [[matrimonio|matrimonio]] non era stato consumato, secondo la versione del marito, mentre lei affermava il contrario.
{{Quote|In guel momento nostro Signore mi fece la grazia che quando udii la notizia, mi mise nel cuore il convincimento che Dio aveva permesso ciò affinché io potessi fare del bene, come avevo tanto desiderato. Ho considerato che ero rimasta con il re mio marito per ventidue anni, durante i quali non avevo potuto fare gran che di bene, né alcuna di quelle cose che avevo desiderio di fare; ora però potrò prendermi la rivincita e varrà la pena di vivere virtuosamente visto che sono sottratta alla soggezione di un uomo.}}
 
Il [[26 dicembre]] [[1498]], divenne duchessa di Berry; in questa nuova veste iniziò una vita di [[mortificazione|mortificazioni]] corporali e di grande [[generosità]], dimostrandosi anche una buona amministratrice del suo ducato. La peste scoppiata tra il [[1499]] e il [[1500]] le permise di dare la misura della sua [[carità]].
 
In quel periodo mosse i primi passi per la fondazione di un nuovo [[Annunziate|Ordine mariano]] femminile. Il [[21 maggio]] del [[1500]] troviamo già il suo confessore a [[Tours]] in cerca di [[novizio|novizie]]. Ne raccolse infatti [[undici]], dai nove ai quattordici anni, primizie dell'[[Annunziata]], che la buona duchessa adottò, visitandole ogni sera e associandole alle sue [[devozione|devozioni]].
 
Fece seguito l'elaborare della [[Regola monastica|regola]] guidata dalla sua [[voce interiore]]:
Docile a questa ispirazione [[padre Gabriele]] prende dal [[Vangelo]] i dieci capitoli che parlano della [[Vergine]] e articola su di essi la Regola che è approvata dalla duchessa e che il padre [[Morin]] porta a Roma per l'approvazione. [[papa Alessandro VI]] avrebbe voluto approvarla, ma alcuni [[cardinale|cardinali]] fecero notare che il [[concilio Laterano IV]] aveva deciso la proibizione di nuovi Ordini e quindi la nuova regola fu rifiutata.
 
Rientrando in Francia padre Morin ne perde il testo e di ciò Giovanna rimane ''profondamente turbata'', padre Gabriele si rimise all'opera e dopo averne redatto un nuovo testo si portò lui stesso a Roma per perorarne l'approvazione. Inizialmente a Roma si ebbe la stessa reazione, ma poi, in seguito ada un [[sogno]] significativo, il principale oppositore rinuncia alle sue obiezioni e nel [[febbraio]] [[1501]] la Regola è approvata.
 
Nell'[[agosto]] [[1502]] Giovanna decise di costruire un [[convento]]. Il [[20 ottobre]] [[1502]] cinque giovinette prendono l'[[abito]] dalle mani stesse della duchessa assistita dai padri Gabriele e Girardo.
 
In poco tempo la [[comunità]] giunge a comprendere [[ventuno]] religiose e [[Caterina Gauvinelle di Amboise]], diviene la prima [[madre ancella]].
Quanto a Giovanna, pur emettendo la [[Professione di [[fede]]|professione]] il [[26 maggio]] [[1504]], a titolo privato, resta nel mondo fedele al suo sovrano.
 
Il [[3]] [[dicembre]] [[1503]], con [[lettere patenti]] firmate a [[arcidiocesi di Lione|Lione]], Luigi XII aveva approvato la fondazione della ''sua carissima e amatissima cugina Giovanna di Francia, duchessa di Berry'' prendendo il convento sotto la sua ''protezione e salvaguardia speciale''.
 
Il [[21 novembre]] [[1504]] le religiose entrano in [[clausura]].
Il [[22 gennaio]] [[1505]], colpita da un grave malessere, Giovanna fa murare la porta di comunicazione col convento; dal [[2 febbraio]] non può più [[comunione|comunicarsi]] e muore la sera del [[4 febbraio|4]].
 
== [[Culto]] ==
 
Sin dal [[1514]] [[papa Leone X]] consentì alle [[monaca|monache]] dell'ordine da lei fondato di celebrarne la [[Memoria liturgica|memoria]]; papa [[Benedetto XIV]] l'ha proclamata beata il [[21 aprile]] del [[1742]] ed è stata [[canonizzazione|canonizzata]] il [[28 maggio]] del [[1950]] da papa [[Pio XII]].
 
{{Sezione accessoria|Collegamenti esterni}}
*{{santiebeati|39600|Santa Giovanna di Valois}}
*{{da it.wiki|Giovanna di Valois ([[1464]]-[[1505]])}}
 
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