Giovedì Santo: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Messa nella Cena del Signore}}
 
Alla sera la Chiesa celebra la [[Messa nella Cena del Signore]] (''[[Missa in Coena Domini]]''), con la quale inizia il solenne [[Triduo Pasquale]].
 
In questa Messa si fa [[memoria]] dell'Ultima Cena consumata da Gesù prima della sua [[passione di Gesù|passione]], e si commemorano l'istituzione dell'[[Eucarestia]] e del [[Sacerdozio Ministeriale]] e il [[comandamento dell'amore]]. Si svolge anche il rito della [[lavanda dei piedi]], ripetendo il gesto che Gesù stesso fece dopo l'Ultima Cena.
Fermi restando i riti di consacrazione del crisma e lo stesso utilizzo degli oli santi, le celebrazioni e i riti della [[Rito ambrosiano|chiesa ambrosiano]] si differenziano da quelli di [[Rito romano]].
 
La lavanda dei piedi trova il suo luogo ideale o all'inizio della celebrazione serale, come avviene in [[Duomo di Milano|cattedrale]], o nel pomeriggio in un'apposita celebrazione. Il rito della lavanda dei piedi nella liturgia ambrosiana, a differenza di quella romana, è comunque completamente staccato dalla [[MissaMessa in Coena Domini|Messanella inCena cenadel DominiSignore]] e ha un carattere quasi privato.<ref>[[Sant'Ambrogio di Milano|Sant'Ambrogio]] compiva la [[lavanda dei piedi]] non il [[giovedì santo]], ma la notte di [[Pasqua]], e oggetto del rito erano i nuovi [[battesimo|battezzati]], i più piccoli, gli ultimi arrivati nella [[Chiesa]].</ref>
 
La centralità della Messa in cena Domini, secondo la liturgia ambrosiana, si esprime con la lunga lettura del brano del [[Vangelo]] secondo Matteo ({{Pb|Mt|26,17-75}}) come primo atto commemorativo della [[Passione del Signore]] e dove ben si colloca l'istituzione dell'[[eucaristia]].

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