Esercizi spirituali: differenze tra le versioni

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[[File:Ignatius Loyola.jpg|right|350px|thumb|[[Sant'Ignazio di Loyola]], ideatore degli ''Esercizi Spirituali'']]
 
Gli '''Esercizi Spirituali''' sono un periodo di [[silenzio]], riflessione e [[preghiera]], nel quale, con l'aiuto di una [[guida spirituale]], ci si dedica al [[discernimento]] della volontà di [[Dio]] nella propria [[vita]], oppure si confermano le scelte fatte, nella [[vocazione]] [[Chiesa|ecclesiale]] specifica.
 
Hanno avuto come iniziatore sistematico e geniale [[sant'Ignazio di Loyola]]. Il suo libro degli ''[[Esercizi spirituali (libro)|Esercizi Spirituali]]'' fu solennemente approvato da [[Papa Paolo III|Paolo III]] il [[31 luglio]] [[1548]] con il breve ''[[Pastoralis officii]]''.
 
== INote contenuti essenzialistoriche ==
 
=== Gli ''Esercizi Spirituali'' di [[Sant'Ignazio di Loyola]] ===
La FIES ([[Federazione Italiana Esercizi Spirituali]]), nacque nel 1964. Pose fin dall’inizio come suo compito precipuo non soltanto la promozione e la diffusione dell’esperienza degli esercizi spirituali, secondo le indicazioni di svariati documenti del magistero, in particolare la [[Mens nostra]] di[[ Pio XI]] del [[20 dicembre]] del [[1929]]. Essa si prefisse anche lo scopo di individuare gli elementi essenziali degli esercizi, inquadrandone il problema, ricercandone il metodo, per proporre suggerimenti condivisi da tutti gli interessati a questo particolare servizio pastorale.
 
Ignazio spiega nelle ''annotazioni'' all'inizio del suo libro cosa intende per ''Esercizi Spirituali'':
La necessità di una riconsiderazione degli esercizi alla luce del magistero conciliare e della rapidissima evoluzione ecclesiale-culturale si ebbe già nel [[1966]], a Loyola, dove vari specialisti della [[Compagnia di Gesù]] presentarono i risultati delle loro ricerche e delle loro indagini. Nel [[1968]] uscì il volume ''Los ejercicios de san Ignacio a la luz del Vaticano II''. Congreso internacional de Ejercicios, BAC, Madrid 1968, e la fondazione del CIS (''Centrum Ignatianum Spiritualitatis'').
 
{{quote|Per esercizi si intendono i vari modi di [[esame di coscienza|esaminarsi]], di [[meditazione|meditare]], di [[contemplazione|contemplare]], di [[preghiera]] orale e [[orazione mentale|mentale]] e di altre attività spirituali.|Annotazione 1}}
La ricerca degli elementi essenziali degli esercizi in ambito FIES ha un punto forte di partenza nella relazione di P. Maurizio Costa SJ, tenuta nella [[casa di esercizi]] Madonna dei Laghi ad Avigliana (TO) il [[24 luglio]] del [[1969]], a cinque anni dalla creazione della FIES.
 
L'annotazione 20 raccomanda invece che si diano gli esercizi interi solo a chi è desideroso di trarne tutto il profitto possibile.
In questa ricerca del Costa, come anche in altri successivi interventi suoi e di altri studiosi, la forma formante dell’esperienza degli esercizi spirituali veniva individuata e condivisa. Forma formante che attingeva la sua ideazione soprattutto dall’esperienza carismatica di Ignazio di Loyola e trovava la sua forma informante ossia la sua definizione-descrizione di cosa sono gli esercizi, come forma sostanziata dell’esperienza stessa.
 
L'annotazione 5 sottolinea quanto sia importante per l'esercitante entrarvi con grande [[coraggio]] e liberalità, offrendogli interamente la volontà e la libertà perché si sia disposti in tutto a fare la [[volontà di Dio]].
Nella definizione-descrizione degli esercizi spirituali, prendendone in esame le singole parti, si evidenzia anche la sua adattabilità o meno nei confronti di chi desidera vivere questa "forte esperienza di Dio" o è invitato a prendervi parte. Queste ricerche individuanti il nucleo fondamentale dell’esperienza degli esercizi sono state recepite dall’autorità ecclesiastica e da essa incoraggiate in più di una occasione, come ne fanno fede, tra l’altro, le udienze ed i messaggi pontifici in occasione delle assemblee nazionali della FIES.
 
L'annotazione 4 si occupa della distribuzione della materia degli esercizi divisa in quattro parti o ''[[settimana|settimane]]'':
* la prima si occupa della considerazione e contemplazione dei [[peccato|peccati]];
* la seconda, della vita di [[Cristo]] Nostro [[Signore]] fino al [[Domenica delle Palme|giorno delle Palme]] incluso;
* la terza, della [[passione di Gesù|passione di Cristo]] Nostro Signore;
* la quarta della [[Risurrezione di Gesù|resurrezione]] e [[Ascensione di Gesù|ascensione]], con l'aggiunta dei ''tre modi di pregare''.
 
Ignazio insiste sull'adattabilità del tempo e della materia in funzione del beneficio degli esercitandi:
===Abolizione degli esercizi spirituali ''coatti''===
 
"Siccome{{quote|Può accadeaccadere che nella prima settimana alcuni sonosiano più lenti nel trovare ciòquello che cercano, (cioè contrizione[[pentimento]], [[dolore, dei peccati|dolore]] e [[dono delle lacrime|lacrime]] per i propriloro peccati), mentreoppure che alcuni sonosiano più diligenti di altri, o più agitati eo tentatimessi alla prova da diversi spiriti. diversi,Perciò bisogneràconviene alcunea volte ridurre la settimanaabbreviare e altrea volte allungarlaallungare la settimana; lo stesso vale per le altre settimane che seguonosuccessive, cercando sempredi leottenere coseil infrutto relazione allacorrispondente materiaall'argomento trattata"trattato. ConcludeIn dicendoogni che "tuttaviamodo gli esercizi terminerannosi suconcluderanno perpiù o giùmeno in trenta giorni".}}
Con la nuova sensibilità riguardo a questa "forte esperienza di Dio" si liquidava, una volta per sempre, almeno si sperava, la pratica plurisecolare degli esercizi "coatti", prevista ancora dalle norme canoniche precedenti all’ultimo Codice di diritto canonico,come leggiamo al can. 2313,1,5 del [[codice piano-benedettino]]. Secondo le stesse, gli esercizi spirituali, fatti ''spinte'' e non ''sponte'', erano visti come provvedimento amministrativo-paternalistico che portava con la sua inesorabilità disciplinare e tematica al ravvedimento, alla correzione dei costumi, per l’assoluzione di determinate censure, la cancellazione di determinati reati, al fine di una auspicata riabilitazione del soggetto e per riparare anche gli eventuali scandali arrecati.
 
Non meno importante è l'annotazione 18, sull'adattamento degli esercizi
Si trattava, comunque, di minoranze colpite da censure ecclesiastiche, rispetto alla stragrande maggioranza di coloro che per secoli hanno praticato gli esercizi con frutto e periodicità.
 
Non meno importante la diciottesima nota, sull’adattamento degli esercizi "{{quote|alla condizione delle persone (...) secondo l'età, l’istruzionel'istruzione e l’ingegnol'ingegno che hanno, affinché a chi éè poco istruito o di fisico debole non si diano cose che non possa sopportare agevolmente o da cui non possa trarre profitto".}}
I "ritiri" o "esercizi spirituali chiusi", non erano riservati soltanto ai chierici ed ai religiosi. Era usanza comune dettarli anche ai bambini e bambine della prima comunione. Negli anni ’20 del '900 ebbero una straordinaria fioritura con l' opera dei "ritiri operai".
 
=== I ritiri ai bambini e operai ===
[[File:Esercizi Spirituali Possagno 1946.jpg|right|400px|thumb|Gruppo di partecipanti a un corso di ''Esercizi Spirituali alla casa del [[Sacro Cuore]] di Possagno, [[1946]].]]
 
I "''[[ritiro|ritiri"]]'' o "esercizi''Esercizi spiritualiSpirituali chiusi",'' non erano riservati soltanto ai [[chierico|chierici]] ed ai [[religioso|religiosi.]]: Eraera usanza comune dettarli anche ai bambini e bambine della prima[[Prima comunioneComunione]]. Negli [[anni ’201920|anni '20]] del [[XX secolo|'900]] ebbero una straordinaria fioritura con l' opera''[[Opera dei "ritiriRitiri operai"Operai]]''.
===Le acute osservazioni di Gramsci===
 
Secondo la testimonianza di [[Antonio Gramsci]] in <ref>''Note dal carcere'', (scheda sull’sull'[[Azione Cattolica]], in ''Quaderno'' n. 5. Nota n. 702.0/, pp. 67-68; n. Gerratana: n.133)</ref><ref>Gramsci prendeva appunti di un articolo, ''Come il [[popolo cristiano|popolo]] torna a [[Dio]]. L’OperaL'Opera dei "Ritiri operai"'',. apparsoL'articolo fu pubblicato in ''[[Civiltà Cattolica]] del'', [[20 luglio]] del [[1920]], insieme ad altri titoli correlati. Annotava</ref>, dunque, che dal [[1908]] al ’29[[1929]] l’Operal'''Opera'' aveva raccolto nelle ''[[Leghe di Perseveranza]]'' di [[Roma]] e del [[Lazio]] più di 20.000 operai, molti dei quali [[conversione|convertiti]] di recente. Solo nel biennio '28[[1928]]-'29 erano stati praticati 115 ritiri chiusi con la partecipazione di circa 22002.200 operai. La ''Lega'' aveva in Roma 800 iscritti distribuiti in 34 centri; nel Lazio vi erano 25 sezioni della ''Lega'' con 12.000 iscritti. Constatava,Gramsci infine,constatava poi che le legheLeghe di perseveranzaPerseveranza tendevano a mantenere i risultati dei ritiri e ad ampliarli nella massa, creando una "[[opinione pubblica"]] attiva a favore della pratica [[religione|religiosa]], capovolgendo la situazione precedente nella quale la stessa eramassa negativaaveva un atteggiamento negativo o per lo meno passivapassivo, o scettica[[scetticismo|scettico]] o indifferente.
 
=== L'enciclica ''Mens nostra'' ===
== Gli esercizi nel Codice di Diritto Canonico ==
 
[[papa Pio XII|Pio XII]] scrisse l'[[enciclica]] ''[[Mens Nostra]]'' sull'importanza degli ''Esercizi Spirituali''. In essa il [[papa]] deplora che
La prassi degli esercizi spirituali, è entrata con naturalezza nel nuovo CIC in base alla lunga esperienza precedente.
 
Una{{quote|la dellegrande malattie del secolo, denunciavamalattia dell'[[Pioetà XImoderna]], nella citata ''Mens nostra'' "fonte precipua dei [[male|mali]] che tutti deploriamo, è la mancanza di riflessione, quell' effusione continua e veramente febbrile verso le cose esterne, quella smodata [[cupidigia]] delle [[ricchezza|ricchezze]] e dei [[piacere|piaceri]], che a poco a poco affievolisce negli animi ogni più nobile ideale, li immerge nelle cose terrene e transitorie e non permette loro di assurgere alla considerazione, delle [[verità]] [[eternità|eterne]], delle [[Legge di Dio|leggi divine]], di [[Dio]], unica fonte di tutto ciò che esiste, unico fine dell’universo creato"|[http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19291220_mens-nostra_it.html Testo] ''on line''}}
Al can. 276, & 2, n.4 si legge, in riferimento a tutti i battezzati chierici che, oltre ad altre forme di coltivazione della vita interiore, "pariter tenentur ad vacandum recessibus spiritualibus, iuxta iuris particularis praescripta". La norma non procede oltre questa indicazione, non determina modalità, tempi e luoghi. Essa, però, è più che sufficiente, calata nella normativa particolare, a richiamare la necessità di questa esperienza spirituale vissuta con una certa scadenza regolare. Altri canoni, in effetti, suggeriscono anche i ritmi temporali di questa pratica. Così si parla al can. 246, & 5, degli esercizi annuali dei seminaristi; la stessa disposizione vale per i religiosi, richiamata nel can. 663 &5. E’conservata, inoltre, la precedente norma canonica degli esercizi da farsi prima dell’assunzione ai sacri ministeri (cfr. can. 1039). Questa prescrizione viene estesa, senza però una scadenza rigida come era nel precedente Codice, per i cosiddetti esercizi spirituali pubblici (quasi uguali alle [[missioni popolari]]: "ordinent, è detto agli ordinari, praedicationes, quas exercitia spiritualia et sacras missiones vocant, vel alias formas necessitatibus aptatas" (can. 770).
 
Il papa proponeva come rimedio per questa superficialità invasiva, a questa mancanza di riflessione, il raccoglimento degli esercizi''Esercizi''. Da questa capacità di [[silenzio]] e di raccoglimento scaturivasarebbe scaturito lo spirito di [[apostolato]].
La ''mens'' del legislatore è chiara per il rispetto di queste norme a livello particolare. Gli esercizi permangono, per i chierici ed i consacrati, ma il discorso può essere esteso a tutti i fedeli (cfr. cann. 213; 217; 229 $1; ed anche 298 e 327), come prezioso strumento di formazione spirituale permanente.
 
Per arrivare a un risultato simile occorreva seguire un metodo serio, e per questo il papa riproponeva il metodo di [[sant'Ignazio di Loyola]]:
 
{{quote|Di questo che Ci piace chiamare [[Maestro]] specializzato degli Esercizi, il cui "ammirabile libro degli Esercizi"<ref>[[Breviario Romano]], ''in festo S. Ign.'', [[31 luglio]], lect. 4.</ref>, piccolo di mole ma grande e prezioso di contenuto, dal dì che venne solennemente approvato, lodato, raccomandato dal Nostro Predecessore [[Papa Paolo III|Paolo III]] di santa memoria<ref>[[Lettera Apostica]] ''[[Pastoralis officii]]'', 31 luglio [[1548]].</ref>, "''quasi subito si affermò ed impose'' — per usare le parole che Noi stessi prima del Sommo Pontificato avemmo già occasione di scrivere — ''quale il più sapiente ed universale codice di governo spirituale delle anime, quale sorgente inesauribile della pietà più profonda ad un tempo e più solida, quale stimolo irresistibile e guida sicurissima alla conversione ed alla più alta spiritualità e perfezione''"<ref>''[[San Carlo Borromeo|S. Carlo]] e gli esercizi spirituali di S. Ignazio'', in ''San Carlo Borromeo nel 3° Centenario della [[canonizzazione]]'', n. 23, Sett. [[1910]], p. 488.</ref>.}}
== Gli Esercizi Spirituali di [[Sant'Ignazio di Loyola]] ==
 
Il papa proseguiva sottolineandone
Sono una pedagogia della conformità al volere del [[Padre]] e una metodologia esistenziale per ricercarlo nell'elezione, soprattutto mediante l'esperienza interna, ma senza trascurare l'impegno della ragione illuminata dalla [[grazia]] "normale" (ES 177-183). Lo scopo degli Esercizi Spirituali è "cercare e trovare la [[volontà divina]]" (ES 1), condensazione di una esperienza alimentata dalla cosciente e continua tensione a scoprire ciò che è "più" (magis) gradito al [[Signore]].
La conoscenza della [[volontà]]di [[Dio]] negli Esercizi Ignaziani è tipica della nuova [[alleanza]]: Dio può comunicarsi direttamente (ES 15, dona di eleggere lo stato di [[vita]] (ES 135), dà il volere (ES 155), pone nel [[cuore]] quel che si deve fare (ES 180).
 
Proseguiva, con una punta polemica, sottolineandone "{{quote|la sodezza della [[dottrina]] spirituale, lontana dai pericoli e dalle illusioni dei pseudomistici, l’ammirabilel'ammirabile adattamento ad ogni ceto e condizione di persone (dalle [[anima|anime]] dedite per [[vocazione]] alla [[vita contemplativa]] sino agli uomini viventi nel mondo), l’unitàl'unità organica delle sue parti, il mirabile ordine con cui si succedono le verità da [[meditazione|meditare]] e i documenti spirituali, ordinati a condurre l’uomol'[[uomo]] dalla [[liberazione]] della [[colpa]]<ref>[[Lettera Apostolica|Epist. apost.]] [[papa Pio XI|Pii Pp. XI]]: ''[[Nous avons appris]]'', [[28 marzo]] [[1929]] ad [[cardinale|Card.]] [[Louis-Ernest Dubois|Dubois]].</ref> alle più alte vette dell’orazionedell'[[preghiera|orazione]] e dell’amordell'[[amore|amor]] di [[Dio]] per la via sicura dell’abnegazionedell'[[abnegazione]] e della vittoria sulle [[passioni]], rendono il metodo degli Esercizi di Sant'Ignazio il più commendevole e il più fruttuoso".}}
== I preambula per una buona riuscita degli EESS ==
 
===Abolizione degliGli esercizi spirituali ''coatti'' ===
Una delle malattie del secolo, denunciava [[Pio XI]] nella citata ''Mens nostra'' "fonte precipua dei mali che tutti deploriamo, è la mancanza di riflessione, quell' effusione continua e veramente febbrile verso le cose esterne, quella smodata cupidigia delle ricchezze e dei piaceri, che a poco a poco affievolisce negli animi ogni più nobile ideale, li immerge nelle cose terrene e transitorie e non permette loro di assurgere alla considerazione delle verità eterne, delle leggi divine, di Dio, unica fonte di tutto ciò che esiste, unico fine dell’universo creato".
 
La pubblicazione del nuovo [[Codice di Diritto Canonico]] abolì la pratica plurisecolare degli esercizi ''[[coazione|coatti]]'', prevista ancora dalle norme canoniche precedenti<ref>Cfr. ''[[Codice Piano-Benedettino]]'', can. 2313 §1,5.</ref>, che prevedevano che gli ''Esercizi'' fossero comminati per il ravvedimento o per la correzione dei costumi; essi venivano prescritti anche in ordina all'[[assoluzione]] di determinate [[censura|censure]] o alla cancellazione di determinati [[reato|reati]]. La finalità era quella della riabilitazione del soggetto e la [[riparazione]] degli eventuali [[scandalo|scandali]] arrecati. Ovviamente riguardavano poche persone rispetto alla stragrande maggioranza di coloro che per secoli li praticarono spontaneamente.
Il papa proponeva come rimedio per questa superficialità invasiva, a questa mancanza di riflessione, il raccoglimento degli esercizi. Da questa capacità di silenzio e di raccoglimento scaturiva lo spirito di apostolato.
 
=== La nascita della ''Federazione Italiana Esercizi Spirituali'' ===
Per arrivare a un risultato simile occorreva seguire un metodo serio e riproponeva il metodo di sant’Ignazio di Loyola. "Di questo - scriveva - che Ci piace chiamare Maestro specializzato degli Esercizi, il cui «ammirabile libro degli Esercizi», piccolo di mole ma grande e prezioso di contenuto, dal dì che venne solennemente approvato, lodato, raccomandato dal Nostro Predecessore Paolo III di santa memoria".
 
La [[Federazione Italiana Esercizi Spirituali]] (FIES), nacque nel [[1964]].
Proseguiva, con una punta polemica, sottolineandone "la sodezza della dottrina spirituale, lontana dai pericoli e dalle illusioni dei pseudomistici, l’ammirabile adattamento ad ogni ceto e condizione di persone (dalle anime dedite per vocazione alla vita contemplativa sino agli uomini viventi nel mondo), l’unità organica delle sue parti, il mirabile ordine con cui si succedono le verità da meditare e i documenti spirituali, ordinati a condurre l’uomo dalla liberazione della colpa alle più alte vette dell’orazione e dell’amor di Dio per la via sicura dell’abnegazione e della vittoria sulle passioni, rendono il metodo degli Esercizi di Sant'Ignazio il più commendevole e il più fruttuoso".
 
Essa pose fin dall'inizio come suo compito precipuo la promozione e la diffusione dell'esperienza degli esercizi spirituali, secondo le indicazioni di svariati documenti del magistero, in particolare l'[[enciclica]] ''[[Mens nostra]]''<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19291220_mens-nostra_it.html Testo] dell'[[enciclica]].</ref> di [[Pio XI]] ([[1929]]).
==L’ammirabile adattamento==
 
La ''Federazione'' si prefisse anche di individuare gli elementi essenziali degli ''Esercizi'', ricercandone il metodo, per proporre suggerimenti condivisi da tutti gli interessati a questo particolare servizio [[pastorale]].
Sono conosciute le indicazioni ignaziane sull’adattamento contenute nelle note I/a; XX/a; V/a; 4/a.
 
=== Il post-concilio ===
Esse fanno sì che la semantica degli esercizi si muova su di uno scenario dove i movimenti nascono e conducono ad una sempre più avvertita percezione dello Spirito e le sue mozioni interiori.
 
LaDopo il [[Concilio Vaticano II]] si avvertì la necessità di unariconsiderare riconsiderazione degligli esercizi alla luce del [[magistero]] [[Concilio|conciliare]] e dellatenendo in conto la rapidissima evoluzione [[Chiesa|ecclesiale]]-[[cultura|culturale]]. siIn ebbequesta linea si giàtenne nel [[1966]], a Loyola, un incontro dove vari specialistipredicatori di esercizi della [[Compagnia di Gesù]] presentarono i risultati delle loro ricerche e delle loro indagini. NelFrutto [[1968]]di tale convegno uscìfu il volume ''Los ejercicios de san Ignacio a la luz del Vaticano II''. <ref>''Congreso internacional de Ejercicios'', [[BAC]], [[Madrid]] [[1968]].</ref> ("Gli Esercizi di Sant'Ignazio alla luce del Vaticano II"), e la fondazione del CIS (''Centrum Ignatianum Spiritualitatis'' ("Centro Ignaziano di Spiritualità").
La nota 1/a: per eserci<i si intendono i vari modi di esaminarsi, di meditare, di contemplare, di preghiera orale e mentale e di altre attività spirituali. La nota 20/a raccomanda che si diano gli esercizi interi solo a chi è desideroso di trarne tutto il profitto possibile. La 5/a invece, sottolinea quanto sia importante per l’esercitante entrarvi con grande coraggio e liberalità, offrendogli interamente la volontà e la libertà perché si sia disposti in tutto a fare la volontà di Dio (viene qui anticipato quanto poi si riporta come conclusione degli esercizi stessi, ossia la preghiera del ''Suscipe'' (n.234) contenuta nella ''Contemplazione per raggiungere l’amore'', che si riallaccia a sua volta al ''Principio e Fondamento'', base di tutti gli esercizi spirituali e che, insieme ai ''Tre modi di pregare'', fa da ponte di congiunzione tra il periodo degli esercizi e la vita di ogni giorno.
 
In [[Italia]] la ricerca degli elementi essenziali degli ''Esercizi'' ebbe un punto di partenza significativo nella relazione che padre [[Maurizio Costa]] [[S.J.]] tenne il [[24 luglio]] del [[1969]] nella [[casa di esercizi]] ''Madonna dei Laghi'' di Avigliana ([[Provincia di Torino|TO]]), a cinque anni dalla creazione della FIES. L'intervento del Costa individuava la forma specifica degli ''Esercizi Spirituali'' nell'esperienza [[carisma|carismatica]] di [[Sant'Ignazio di Loyola]]; a livello poi definizione e descrizione degli ''Esercizi'', ne evidenziava la adattabilità meno nei confronti di chi li vive.
Infine la 4/a nota si occupa della distribuzione della materia degli esercizi divisa in quattro parti (o ''settimane'') : la prima si occupa della considerazione e contemplazione dei peccati; la seconda, la vita di Cristo N. S.; la terza, la passione di Cristo N.S.; la quarta la resurrezione e ascensione, con l’aggiunta dei ''tre modi di pregare''. Nel secondo paragrafo Ignazio si spiega diffusamente per far si che l’adattabilità del tempo e della materia oggetto della riflessione e della preghiera siano totali.
 
Nella definizione-descrizione degli esercizi spirituali, prendendone in esame le singole parti, si evidenzia anche la sua adattabilità o meno nei confronti di chi desidera vivere questa "forte esperienza di Dio" o è invitato a prendervi parte. Queste ricerche individuanti il nucleo fondamentale dell’esperienzadell'esperienza degli esercizi sono state recepite dall’autoritàdall'autorità ecclesiastica; equesta daha essaincoraggiato incoraggiatela pratica degli ''Esercizi'' in più di una occasione, come ne fanno fede, tra l’altrol'altro, le udienze ed i messaggi [[Papa|pontifici]] in occasione delle assemblee nazionali della FIES.
"Siccome accade che nella prima settimana alcuni sono più lenti nel trovare ciò che cercano (cioè contrizione, dolore, lacrime per i propri peccati), mentre alcuni sono più diligenti di altri, o più agitati e tentati da spiriti diversi, bisognerà alcune volte ridurre la settimana e altre volte allungarla; lo stesso vale per le altre settimane che seguono, cercando sempre le cose in relazione alla materia trattata". Conclude dicendo che "tuttavia gli esercizi termineranno su per giù in trenta giorni".
 
== Gli esercizi''Esercizi'' nel Codice di Diritto Canonico ==
Non meno importante la diciottesima nota, sull’adattamento degli esercizi "alla condizione delle persone (…) secondo l'età, l’istruzione e l’ingegno che hanno affinché a chi é poco istruito o di fisico debole non si diano cose che non possa sopportare agevolmente o da cui non possa trarre profitto".
 
La prassi degli esercizi''Esercizi spirituali,Spirituali'' èentrò entratanel connuovo naturalezza''[[Codice neldi nuovoDiritto CICCanonico]]'' in base alla lunga esperienza precedente.
•Non tenere in conto queste sagge norme porta ad una non felice risoluzione dell’esperienza degli esercizi.
 
{{quote|Can. 276 - §1. Nella loro condotta di vita i [[chierico|chierici]] sono tenuti in modo peculiare a tendere alla [[santità]], in quanto, [[consacrazione|consacrati]] a [[Dio]] per un nuovo titolo mediante l'[[ordinazione]], sono dispensatori dei [[mistero|misteri]] di Dio al [[servizio]] del [[popolo di Dio|Suo popolo]].
 
§2. Per essere in grado di perseguire tale perfezione (..) 4) sono ugualmente tenuti a partecipare ai ritiri spirituali, secondo le disposizioni del diritto particolare.}}
== Bibliografia ==
 
La norma situa la prescrizione degli ''Esercizi'' all'interno della [[vocazione]] alla santità, ma non fornisce indicazione specifiche per l'attuazione dell'obbligo dei ritiri. Essa si limita a richiamare la necessità di questa esperienza spirituale vissuta con una certa scadenza regolare, lasciando alle disposizioni particolari la determinazione di modalità, tempi, luoghi.
* Stefano De Fiores e Tullo Goffi, Nuovo Dizionario di Spiritualità, Edizioni Paoline, 1985, p.1715
 
Altri canoni suggeriscono ritmi temporali di questa pratica: gli esercizi annuali dei seminaristi <ref>Can. 246 §5.</ref> e dei religiosi<ref>Can. 663 §5: "Osservino fedelmente i tempi annuali di sacro ritiro".</ref>. È conservata, inoltre, la precedente norma canonica degli ''Esercizi'' da farsi prima dell'assunzione degli [[Ordine (Sacramento)|Ordini Sacri]]<ref>Can. 1039: "Tutti coloro che debbono essere promossi a qualche [[Ordine (Sacramento)|ordine]], attendano agli esercizi spirituali per almeno [[cinque]] giorni, nel luogo e nel modo stabiliti dall'[[Ordinario]]; il [[Vescovo]], prima di procedere all'ordinazione, deve accertarsi che i candidati li abbiano debitamente compiuti.</ref>.
 
Il ''Codice'' estende, senza però una scadenza rigida come era nella precedente normativa, i cosiddetti ''Esercizi Spirituali pubblici'', simili alle [[missioni popolari]]<ref>Can. 770: "I [[parroco|parroci]] in tempi determinati, secondo le disposizioni del [[Vescovo]] [[Diocesi|diocesano]], organizzino quelle [[predicazione|predicazioni]], che denominano esercizi spirituali e [[missione popolare|sacre missioni]], o altre forme adattate alle necessità.</ref>.
 
Lo spirito del ''Codice'' è che gli ''Esercizi'' permangano per i chierici ed i consacrati, ma estendendoli, nelle dovute forme, a tutti i fedeli, come prezioso strumento di formazione spirituale permanente.
 
== Note ==
 
<references />
 
==Voci correlate==
 
* [[Casa di esercizi]]
* [[Sant'Ignazio di Loyola]]
* [[Casa di esercizi spirituali del Celio]]
* [[Esercizi Spirituali (libro)]]
 
== Collegamenti esterni ==
 
* [http://www.gesuiti.it/File/Pubblicazioni/TestiFondamentali/Esercizi.pdf Testo] degli ''Esercizi Spirituali'' di [[Sant'Ignazio di Loyola]]
==Collegamenti esterni==
* [http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19291220_mens-nostra_it.html Enciclica] ''[[Mens Nostra]]'' di [[Papa Pio XII|Pio XII]] sugli ''Esercizi Spirituali''
* [http://www.esercizispirituali.it/ sitoSito ufficialeWeb] della FIES
 
[[Categoria:Esercizi Spirituali| ]]
http://www.esercizispirituali.it/ sito ufficiale della FIES

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