Ponzio Pilato: differenze tra le versioni

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Nessun cambiamento nella dimensione ,  21 ott 2010
 
Un vero e proprio tumulto fu provocato da Pilato quando utilizzo' parte del tesoro sacro del Tempio per la costruzione di un acquedotto, peraltro indispensabile per la città. Alle proteste della folla reagì facendo malmenare i dimostranti da soldati vestiti con abiti civili. Molti Giudei morirono nei disordini.<ref>Guerra giudaica 2, 175-177; Antichità giudaiche 18, 60-62</ref>
Non risulta da alcuna fonte il trasferimento della capitale da Cesarea a Gerusalemme, ma soltanto lo spostamento delle truppe e del prefetto in occasione di particolari eventi (tra cui la Pasqua ebraica) in cui la presenza di un presidio rafforzato era considerata necessaria per la prevenzione di disordini.<ref>[[Giuseppe Ricciotti]] Vita di Gesù Cristo § 21.</ref>
 
Filone di Alessandria riporta l’opinione che il re [[Agrippa I]] aveva del governatore romano:
Si tenga presente che questo giudizio è inserito in un'opera scritta per stigmatizzare le prepotenze compiute dai governatori romani verso le comunità ebraiche.
 
Il procuratore romano della Giudea risiedeva abitualmente a Cesarea marittima, la città recentemente costruita con suntuosità da Erode il Grande, l'unica fornita di porto e giustamente chiamata da Tacito "capitale della Giudea" sotto l'aspetto politico; tuttavia, spesso, il procuratore si trasferiva a Gerusalemme, capitale religiosa e nazionale, specialmente in occasione di feste (ad es. la Pasqua), trovandosi ivi in miglior centro di vigilanza.<ref>[[Giuseppe Ricciotti]] Vita di Gesù Cristo § 21.</ref>
 
Non si sa per certo se Pilato fu esiliato in Gallia da Caligola, successore di Tiberio. È una delle ipotesi tramandate da tradizioni più leggendarie che storiche: c'è chi parla di esilio, chi di suicidio procurato, chi di ritiro a vita privata. Le fonti storiche, limitate al solo Flavio Giuseppe (antichità giudaiche 18,89), dicono solo che fu destituito dal governatore di Siria Vitellio a causa delle proteste dei samaritani per la strage compiuta sul monte Garizim; al suo posto Vitellio pose Marcello. Ponzio Pilato ritorno' a Roma per rispondere delle accuse portate contro di lui dinanzi all'imperatore, ma, prima che il viaggio terminasse, Tiberio morì. Da questo punto in poi la storia di Pilato entra nella leggenda e non si hanno più notizie attendibili.

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