Diocesi di Guarda

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Diocesi di Guarda
Dioecesis Aegitaniensis
Chiesa latina

Sé da Guarda - Fachada Norte.jpg
vescovo Manuel da Rocha Felício
Sede Guarda (Portogallo)

sede vacante
Guarda (Portogallo)

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Suffraganea
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Mappa della diocesi
Nazione bandiera Portogallo
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario Carlos Augusto Pina Paula, Manuel Soares de Oliveira
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Parrocchie 367 (17 vicariati )
Sacerdoti

115 di cui 102 secolari e 13 regolari
2.165 battezzati per sacerdote

13 religiosi 107 religiose 17 diaconi
259.570 abitanti in 6.759 km²
249.000 battezzati (95,9% del totale)
Eretta VI secolo
Rito romano
Cattedrale Immacolata Concezione
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Santi patroni Nostra Signora Assunta
Indirizzo
Rua do Encontro 35, 6300-704 Guarda, Portugal
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale


Chiesa cattolica in Portogallo
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica

La diocesi di Guarda (in latino: Dioecesis Aegitaniensis) è una sede della Chiesa cattolica in Portogallo suffraganea del patriarcato di Lisbona. Nel 2019 contava 249.000 battezzati su 259.570 abitanti. È retta dal vescovo Manuel da Rocha Felício.

Territorio

Il terrotprop della diocesi si estende nella parte centronord-orientale del Portogallo; comprende i seguenti comuni portoghesi:

  • nel distretto di Castelo Branco: Belmonte, Castelo Branco, Covilhã, Fundão e Penamacor
  • nel distretto di Coimbra, la frazione di São Gião (nel comune di Oliveira do Hospital)
  • nel distretto di Guarda, i comuni di: Almeida, Celorico da Beira, Figueira de Castelo Rodrigo, Fornos de Algodres (frazioni di Juncais, Vila Soeiro do Chão), Gouveia , Guarda, Manteigas, Pinhel,Sabugal, Seia, Trancoso e due frazioni di Vila Nova de Foz Côa (Almendra e Castelo Melhor).

Sede vescovile è la città di Guarda.

Il territorio si estende su 6.759 km² ed è suddiviso in 367 parrocchie, raggruppate in 17 arcipresbiterati: Capelanias, Almeida, Alpedrinha, Belmonte, Celorico, Covilhã, Figueira de Castelo Rodrigo, Fundão, Gouveia, Guarda, Manteigas, Penamacor, Pinhel, Rochoso, Sabugal, Seia e Trancoso.

Cattedrale

La Sé Catedral, di Guarda è la chiesa madre della diocesi. È un massiccio edificio tardo gotico, ultimato nella metà del XVI secolo, eretto con grandi blocchi squadrati di granito con ornamenti manuelini. È chiuso da torri merlate.

Storia

Egitania, corrispondente alla frazione di Idanha-a-Velha nel comune di Idanha-a-Nova, fu sede di una diocesi, eretta con l'affermarsi del regno suebo nella seconda metà del VI secolo[1]; primo vescovo noto di questa diocesi è Adorico, che prese parte al Concilio di Braga (572). Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Braga; dopo il 666 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Mérida.

Sono noti altri sette vescovi Aegitaniensis fino alla fine del VII secolo. Nel 715 la città episcopale fu distrutta dai mori all'epoca dell'invasione musulmana.

In seguito alla riconquista cristiana, la diocesi fu ristabilita nel 1199 come suffraganea dell'arcidiocesi di Santiago di Compostela e con sede a Guarda, elevata al rango di città dal re Sancho I il 27 novembre 1199. Tuttavia, fino al XVI secolo i vescovi continuarono ad utilizzare prevalentemente il titolo di "vescovi di Egitania", e solo in seguito si impose il titolo attuale.

Non conoscendo esattamente i limiti dell'antica diocesi, per alcuni anni i vescovi entrarono in conflitto con i vicini episcopati di Coimbra e di Viseu, fino alla sentenza di papa Alessandro IV che decretò i confini delle tre diocesi il 27 aprile 1256.

Nel 1394 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Lisbona (oggi patriarcato).

Il 21 agosto 1549 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Portalegre (oggi diocesi di Portalegre-Castelo Branco). In seguito a questa cessione il territorio diocesano era composto di 260 parrocchie suddivise nei distretti ecclesiastici di Celorico, Castelo Branco, Monsanto, Covilhã e Penamacor e Abrantes.

Il 12 maggio 1500 fu celebrato il primo sinodo diocesano, convocato dal vescovo Pedro Vaz Gavião. Il secondo sinodo venne celebrato nel 1614 per l'applicazione dei decreti del concilio di Trento.

Il seminario episcopale ebbe sempre una vita molto precaria e non sempre fu attivo; il vescovo Nuno de Noronha edificò il primo seminario ed un nuovo palazzo episcopale; il seminario fu riorganizzato nel 1763 e funzionò nell'antica sede fino al 1911, anno in cui l'edificio fu confiscato dallo Stato ed oggi è trasformato in un museo.

Il 7 giugno 1771 cedette i distretti di Castelo Branco, Monsanto e Abrantes a vantaggio dell'erezione della diocesi di Castelo Branco.

In seguito alla riorganizzazione territoriale prevista dalla bolla Gravissimum Christi di papa Leone XIII del 30 settembre 1881, Guarda incorporò il territorio della soppressa diocesi di Pinhel e porzioni delle diocesi di Coimbra e di Castelo Branco.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Vescovi di Egitania

  • Adorico † (menzionato nel 572)
  • Comundo † (menzionato nel 589)
  • Licério † (prima del 597 - dopo il 610)
  • Montésio o Mentésio † (prima del 633 - dopo il 638)
  • Arménio † (menzionato nel 646)
  • Siclua o Selua † (prima del 653 - dopo il 666)
  • Monefonso † (prima del 681 - dopo il 688)
  • Argesindo † (menzionato nel 693)
    • Sede soppressa

Vescovi di Guarda

Statistiche

La diocesi nel 2019 su una popolazione di 259.570 persone contava 249.000 battezzati, corrispondenti al 95,9% del totale.


Note
  1. Secondo Pinharanda Gomes (op. cit., pp. 309 e 311) la diocesi sarebbe stata eretta nel concilio di Lugo (569).
  2. A causa delle difficoltà intercorse fra Santa Sede e governo portoghese, la sede rimase vacante per molti anni. Il vescovo Pedro de Lencastre, nominato nel 1645, non prese possesso della sua sede. Secondo le fonti vaticane, Álvaro de São Boaventura succedette a Dinis de Melo e Castro. Cfr. arcidiocesi di Évora.
Bibliografia
Titolo
Collegamenti esterni