Diocesi di Viseu

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Diocesi di Viseu
Dioecesis Visensis
Chiesa latina

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vescovo António Luciano dos Santos Costa
Sede Viseu

sede vacante
Viseu

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Suffraganea dell'arcidiocesi di Braga
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Mappa della diocesi
Nazione bandiera Portogallo
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Parrocchie 208
Sacerdoti

140 di cui 124 secolari e 16 regolari
1.835 battezzati per sacerdote

23 religiosi 79 religiose 9 diaconi
265.331 abitanti in 3.400 km²
257.000 battezzati (96,9% del totale)
Eretta VI secolo
Rito romano
Cattedrale Sé de Viseu
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni San Teotónio
Indirizzo
Rua Nunes de Carvalho 12, 3500-163 Viseu, Portugal
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale


Chiesa cattolica in Portogallo
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


La diocesi di Viseu (in latino: Dioecesis Visensis) è una sede della Chiesa cattolica in Portogallo suffraganea dell'arcidiocesi di Braga. Nel 2017 contava 257.000 battezzati su 265.331 abitanti. È retta dal vescovo António Luciano dos Santos Costa.

Territorio

La diocesi comprende la parte meridionale del distretto di Viseu.

Sede vescovile è la città di Viseu, dove si trova la cattedrale di Santa Maria.

Il territorio si estende su 3.400 km² ed è suddiviso in 208 parrocchie, raggruppate in 17 arcipresbiterati, a loro volta raggruppati in 5 zone pastorali:

  • zona pastorale di Viseu, con gli arcipresbiterati di Viseu città, Viseu rurale I, Viseu rurale II e Môes;
  • zona pastorale di Lafões, con gli arcipresbiterati di São Pedro do Sul, Oliveira de Frades e Vouzela;
  • zona pastorale di Besteiros, con gli arcipresbiterati di Besteiros, Tondela e Santa Comba Dão;
  • zona pastorale di Beira Alta, con gli arcipresbiterati di Carregal do Sal, Nelas, Mangualde e Fornos de Algodres;
  • zona pastorale di Dão, con gli arcipresbiterati di Aguiar da Beira, Penalva do Castelo e Sátão.

Storia

Non è possibile determinare quando il cristianesimo raggiunse la regione di Viseu e quando furono istituite le strutture ecclesiastiche. La diocesi è attestata a partire dalla seconda metà del VI secolo, durante la dominazione sueba. I primi riscontri documentali risalgono al 572, anno in cui il vescovo Remissol prese parte al concilio di Braga; è possibile tuttavia supporre che la diocesi esistesse già anche nel 561, anno del primo concilio di Braga. Remissol fu esiliato dal re ariano Leovigildo. Tunila gli succedette e abiurò l'arianesimo al terzo concilio di Toledo tenutosi nel 589; i vescovi di Viseu parteciparono al quarto, sesto, ottavo, dodicesimo e tredicesimo concilio di Toledo. Originariamente la diocesi era suffraganea dell'arcidiocesi di Augusta Emerita, capitale dell'antica provincia romana della Lusitania.

Il territorio originario era abbastanza vasto ed arrivava a comprendere anche la città di Augustóbriga, l'odierna città spagnola di Ciudad Rodrigo. Nel VII secolo Viseu cedette una porzione del proprio territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Caliabria.

Nel 713/714 la città di Viseu fu conquistata dagli Arabi, che distrussero l'antica cattedrale diocesana. Scavi archeologici condotti nel 1987 hanno riportato alla luce resti di questo antico edificio del V-VI secolo. La città fu riconquistata dai cristiani nella seconda metà del IX secolo; in questa occasione fu ricostruita la cattedrale e restaurata la diocesi; in questo periodo riprende anche la serie dei vescovi, che era stata interrotta all'inizio dell'VIII secolo. Alla fine del X secolo Viseu venne nuovamente occupata dai Mussulmani rimanendo sotto il dominio islamico per 76 anni, la sede rimase vacante fino al 1020, con la nomina di Gomes a cui successe Sisnando, vescovi che a Oviedo. Dal 1110 al 1144 la diocesi fu governata da priori nominati dai vescovi di Coimbra, in virtù di una bolla di papa Pasquale II Apostolicae sedis[1]; tra questi san Teotonio, attuale patrono della diocesi. La linea dei vescovi ricominciò con Odorio che divenne vescovo di Viseu, quando il re Afonso Henriques ristabilì nel 1147 la diocesi, separata da Coimbra.

Il 27 febbraio 1120 la diocesi entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Braga per decisione di papa Innocenzo III, che aveva posto fine ad una lunga controversia tra i metropoliti di Braga e di Santiago.

Si deve al vescovo Egas (1288-1313) la ricostruzione della cattedrale nelle sue forme attuali. Il vescovo Luís do Amaral si distinse al concilio di Basilea per la sua adesione alle idee conciliariste, che gli costò la deposizione dalla sede di Viseu nel 1439. Nel Cinquecento si distinse il particolare il vescovo Miguel da Silva, grande erudito, ambasciatore del governo portoghese a Roma, creato infine cardinale. I vescovi Jorge de Ataíde e Nuno de Noronha furono i primi ad attuare le decisioni riformatrici del concilio di Trento; a Nuno de Noronha si deve inoltre l'istituzione del seminario diocesano, il primo del Portogallo (1587).

La diocesi rimase vacante per lungo tempo tra il 1639 ed il 1670, a causa delle difficoltà che incontrò la Santa Sede a riconoscere l'indipendenza del Portogallo nel 1640, per le pressioni del governo spagnolo. Altri due periodi di sede vacante si produssero nel Settecento, per un totale di 25 anni, a causa di disaccordi tra la Santa Sede ed il governo portoghese.

Il 10 luglio 1770 Viseu cedette una porzione del suo territorio, comprensiva degli arcipresbiterati di Castelo Mendo, Pinhel e Trancoso per un totale di 92 parrocchie, a vantaggio dell'erezione della diocesi di Pinhel.

Il 24 agosto 1938 ha ceduto un'ulteriore porzione di territorio, il comune di Sever do Vouga, a vantaggio della restaurazione della diocesi di Aveiro.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

La diocesi nel 2017 su una popolazione di 265.331 persone contava 257.000 battezzati, corrispondenti al 96,9% del totale.

Note
  1. Dicionário de história religiosa de Portugal, vol. IV, p. 431.
  2. Vescovo assente in España Sagrada, il suo nome appare nella cronotassi del sito ufficiale della diocesi e nel Dicionário de história religiosa de Portugal (vol. II, p. 133).
  3. Vescovo assente in España Sagrada e nel Dicionário de história religiosa de Portugal, il suo nome appare nella cronotassi del sito ufficiale della diocesi.
  4. Vescovo di Coimbra.
  5. Eubel distingue due vescovi di nome João; Gams e il Dicionário de história religiosa de Portugal fanno di João Watrelos e di João un solo ed unico vescovo, dal 1333 al 1362.
  6. Questo vescovo è inserito nella cronotassi di Viseu da Gams, il quale pone la nomina del successore Diego de Ortiz nel 1507; il nome di Jorge da Costa è invece assente in Eubel.
Bibliografia


Voci correlate