Discussione:Kerygma

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Bella voce, corposa e profonda! bravo don Angelo!

A prima vista la voce così com'è rischia di spaventare il lettore, che si trova di fronte a tanti dati, e si può domandare: "ok, ma in sostanza?". Allora io propongo:

  • di spostare la sintesi finale subito dopo l'incipit, in maniera che il lettore sprovveduto abbia un alimento essenziale, e poi, se vuole, andrà ad approfondire
  • se spostassimo la sezione dei termini correlati in fondo alla voce?
  • la voce avrebbe una presentazione molto migliore se trovassimo una o più immagini di opere d'arte da mettere all'inizio e in corrispondenza di punti nodali del testo

Alcune altre osservazioni:

  • per uniformità usiamo "cfr."
  • più i paragrafi sono lunghi e più scoraggiano il lettore: è possibile spezzare quelli più lunghi?

Avanti tutta!!! Don Paolo Benvenuto - scrivimi 11:19, 4 giu 2010 (UTC)

Sì anch'io credo che l'attuale sintesi vada messa nell'incipit, in modo da dire chiaro chiaro cos'è. Credo anche si possa provare a sintetizzare il 3° punto della sintesi, il kerigma per paolo (Gesù morto e risorto per la salvezza degli uomini), che alla fine è il significato teologico attualmente prevalente --RR 15:29, 4 giu 2010 (UTC)

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Mi sarebbe piaciuto andare avanti con il testo, parlando in chiave pastorale dello sviluppo del kerigma, e, dentro questo aspetto, toccare per esempio la differenza tra kerigma e catechesi

Maricel Mititelu (mititelumarcel chiocciola yahoo punto it), 2011-11-16 09:06:29 GMT

kerigma

27) Kerigma Se il cristianesimo è così “ragionevole”, non basta la semplice riflessione umana, senza “Kerigmi”( = annunci espliciti) o “dogmi” (= ciò che si deve credere) e senza urgenza di “evangelizzazione”? L’esperienza cristiana trinitaria, come nucleo fondante e centrale della fede di tutti i cristiani che si possono considerare tali, non è il semplice frutto di speculazioni o riflessioni filosofiche e nemmeno è una dottrina che possiamo imparare individualmente sui libri, fossero pure la stessa Bibbia. Si tratta di un’esperienza fondata nella storia, nell’ evento Cristo-Chiesa, tramandata autenticamente nei libri della Bibbia e nell’unica fede della Chiesa di Cristo, ma che trova il suo riscontro e concordanza nella nostra stessa esperienza di ogni giorno, dove il cristiano può vivere la presenza propria di ciascuna delle tre Persone divine. Questa esperienza trinitaria ha avuto una tappa “implicita” nella storia biblica dell’A. T., ma si è verificata “esplicitamente” nella storia biblica del N. T., dove in forma “originaria” è lo stesso Gesù che, nell’esperienza pasquale e pentecostale della prima comunità cristiana, appella alla fede in Lui, come Salvatore Assoluto, perché Figlio- Parola, in Dio stesso, fatta “parola umana definitiva per tutti”, con una “credentità” e missione di “evangelizzazione” del mondo, che impegna ogni battezzato in Lui e nella sua Chiesa. Nella vita attuale della Chiesa, fino alla parusia del Signore Gesù, tale esperienza continua “esplicita e reale”, grazie alla presenza di Cristo stesso, Parola vivente e definitiva di Dio agli uomini, assicurando alla sua Chiesa indefettibilità, infallibilità ed autenticità in quei “segni 98 della fede”, che ci permettono un incontro reale e veritiero con Cristo stesso ed, in Lui con le altre due Persone divine, già in questa storia. Non accettiamo quindi un cosiddetto “cristianesimo anonimo” (ogni uomo sarebbe già cristiano di per sé), anche se fu proposto da illustri teologi (come un K. RAHNER), nel tempo in cui l’urgenza della Chiesa di aprirsi al dialogo con il mondo contemporaneo, poteva farle sbiadire la propria identità ed il suo servizio insostituibile per l’incontro decisivo con Cristo, già nella storia. Per questo, si tratta di una “Storia della salvezza” (vedi questa Voce) di questo mondo, in cui siamo impegnati, e non di una salvezza solo futura, dove ora la rivelazione cristiana e quindi il suo annuncio esplicito o Kerigma, sarebbe secondario. Non sono pochi, anche tra cristiani, che pensano: «perché professare ed annunciare la fede in tanti “misteri”, che servono a poco per cambiare questo mondo? Non basta essere buoni? Se c’è un Cielo futuro, là conosceremo tutto!» Non ci si accorge che l’esperienza trinitaria della stessa Chiesa Apostolica, fu un’esperienza decisamente rivelatrice (per il Vangelo- Parola di Cristo, come la verità che illumina e decide il nostro destino e quindi bisogna annunciarla a tutte le genti e culture, pur diverse); ma fu anche un’esperienza soddisfacente (ossia di gioia, entusiasmo pentecostale, amore nello Spirito S., ricevuto e sentito) e pure liberatrice (nella libertà propria di quelli che partecipano del potere liberatore con cui il Padre ha liberato Gesù dalla morte e da ogni male). Queste tre caratteristiche dell’esperienza pasquale e pentecostale (dove si vive nell’umano la presenza propria e trascendente di ciascuna delle Persone divine), corrispondono alle tre coordinate costitutive di qualsiasi possibile realizzazione personale (vedi Voce “Mediazioni: semiotiche, estetiche e prassiche”). Quindi, i cristiani, dobbiamo essere convinti, secondo l’unica fede biblica-ecclesiale, che nel credere in Cristo (polarizzati nella fede da Lui stesso, la Parola-Segno-Vangelo in tutta la sua vita esemplare), identificandoci così in Lui, in comunione con il Padre e il suo Spirito d’Amore ed inseriti nel suo Corpo, la Chiesa, possiamo già fin d’ora 99 realizzare la nostra salvezza (come comunione trinitaria, nel modo proprio di filiazione, come figli nel Figlio) e dobbiamo anche riconoscere che ogni persona è intrinsecamente aperta a questa comunione trinitaria e che quindi la possiamo e dobbiamo vivere e comunicare in forma propria in tutta la nostra realtà personale, senza privatizzarla o marginarla. Secondo i Vescovi Latinoamericani, riuniti in Puebla per attualizzare il Concilio Ecumenico Vaticano II, la stessa evangelizzazione è «una chiamata alla partecipazione nella comunione trinitaria» (218), che «deve manifestarsi in tutta la vita pure nella sua dimensione economica, sociale e politica» (215).

Pietro Piffari L’ESPERIENZA TRINITARIA DI SALVEZZA IN GESÙ CRISTO Glossario e Corso fondamentale in 70 Voci

pietro piffari (pietropiffari chiocciola libero punto it), 2013-06-13 12:40:17 GMT