Cardinale: differenze tra le versioni

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L'Ordine di Cardinalato era una volta corrispondente al grado di [[ordine sacro|Ordinazione]] dello stesso ([[Diacono]], [[Presbitero]] o [[Vescovo]]), o comunque ad un grado di Ordinazione inferiore (pertanto un Prete poteva diventare Cardinale Diacono o Presbitero, ma non Cardinale Vescovo senza essere ordinato tale). Ad esempio, i Cardinali Diaconi erano spesso solo semplici Diaconi; l'ultimo Cardinale Diacono ad essere veramente tale anche quanto all'Ordinazione fu il Cardinal [[Teodolfo Mertel]], morto nel [[1899]]. Nel [[Rinascimento]], tuttavia, molti Prelati che avevano solo gli Ordini Minori rimandavano ''[[sine die]]'' l'Ordinazione corrispondente al loro Ordine di Cardinalato.
 
Nel [[1962]] [[Papa Giovanni XXIII]] stabilì che chi viene creato Cardinale venga anche consacrato [[Vescovo]], nel caso non lo sia già, eliminando di fatto ogni distinzione di Ordinazione tra i Cardinali (ancora oggi alcuni Cardinali, però, solitamente perché in età avanzata al momento della nomina e perché privi di effettive responsabilità pastorali, rifiutano l'Ordinazione Episcopale), mantenendo tuttavia gli Ordini. Oggi, infatti, all'atto della nomina cardinalizia, il [[papa|Sommo Pontefice]] assegna in Concistoro a ciascun ''Cardinale-Diacono'' la [[Titoli cardinalizi|''Diaconia'']] e a ciascun ''Cardinale-Presbitero'' il [[Titolo cardinalizio|''titolo'']]; invece si può diventare ''Cardinale-Vescovo'' dopo un certo tempo passato negli Ordini Inferiori. Dopo dieci anni passati come Cardinale Diacono, si può optare in Concistoro per un titolo presbiterale.<ref>[http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P19.HTM Can. 350 §5] [[Codice di Diritto Canonico|CIC]].</ref>Il Cardinale prenderà possesso del suo titolo durante una cerimonia dopo la nomina, e pertanto sulla facciata di tali chiese è in genere esposto, oltre allo stemma papale, anche quello del Cardinale a cui la chiesa è stata assegnata. Sulla controfacciata, in corrispondenza degli stemmi, era d'uso apporre i ritratti ad olio del Papa e del Cardinale titolare.
 
Il titolo cardinalizio può comporsi con quello di Vescovo di una qualche diocesi nel mondo: infatti oggi moltissimi Vescovi non residenti a Roma sono elevati al Cardinalato, e ricevono uno di questi titoli, in virtù del quale fanno parte del Clero romano e partecipano all'elezione del Vescovo di Roma. In tal caso essi sono tuttavia esenti dai loro doveri di governo sulla Chiesa o sulla Diocesi a cui sono stati assegnati<ref>[http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P19.HTM Can. 357 §2] [[Codice di Diritto Canonico|CIC]].</ref>.
 
Dal [[1630]] l'appellativo per i Cardinali è ''[[Eminenza]]''.
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