Grazia: differenze tra le versioni

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Nessun cambiamento nella dimensione ,  6 mag 2011
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La [[teologia]] della [[Chiesa Occidentale]] porta il marchio della dottrina della grazia dell'u1timo [[Sant'Agostino d'Ippona|Agostino]] († [[430]]), che imposta il suo discorso in [[polemica]] col [[pelagianesimo]]. Agostino traccia due linee fondamentali:
* Dada un lato vede la grazia prevalentemente come ''adiutorium'', cioè come "aiuto" per l'[[anima]] dell'[[uomo]]; in tal modo sgancia la grazia da [[Dio]] e ne fa una entità [[antropologia|antropologica]] e [[psicologia|psicologica]], cioè una qualità [[interiorità|interiore]] dell'uomo.;
* Dalldall'altro lato Agostino pone la grazia in contrasto con la [[libertà]] umana, sostenendo, in [[polemica]] con l'accentuazione [[Pelagio|pelagiana]] dell'efficacia della [[volontà]] umana, che la grazia è la sola a operare nell'evento della [[salvezza]]; in tal modo grazia e libertà diventano cause rivaleggianti.
 
Contro l'affermazione agostiniana che in tutto l'evento della salvezza l'iniziativa spetta assolutamente alla grazia di Dio, nasce, negli anni in cui il grande [[dottore della Chiesa]] è ancora in vita, nei [[monastero|monasteri]] della [[Francia]] meridionale, un movimento che in seguito sarà detto [[semipelagianesimo]]. Secondo tale visione l'uomo può porre, con le forze della propria volontà, l'inizio della [[fede]] (''initium fidei'') e [[perseverare|perseverare]] sino alla fine (''perseverantia''); la grazia segue il primo passo de1l'uomo e ne sostiene lo sforzo per perseverare.

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