Islam: differenze tra le versioni

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== La fede ==
{{Vedi anche|Cinque pilastri dell'Islam}}
 
{{Vedi anche|Cinque pilastri dell'Islam}} La fede islamica predicata da [[Maometto]] aveva una struttura semplice, basata su tre articoli fondamentali:
 
# Credere nell'unicità di Dio
# Profezia di Maometto
# Mistero dei giorni estremi
 
Per essere un "uomo dell'Islam" si deve possedere perfettamente la fede in questi principi ed esercitare il bene e la pietà (''birr''). Le parole "Islam" e "[[Salam]]" (pace) hanno la stessa radice consonantica e sono come fuse. L'Islam si configura quindi come "intima pace dell'uomo con Dio" e il ''mùslim'' (musulmano) è colui che si affida con pienezza al Signore. Questo fiducioso abbandono è manifestato dal credente assolvendo per quanto può ai doveri espressi dai cinque ''arkàn al-Islàm'', vale a dire i cinque "pilastri della fede islamica".
 
L'Islam non è soltanto una religione, nel senso tecnico del termine (cfr. il [[Lingua latina|latino]] ''[[Religione#Definizione|religio]]''), che si basi principalmente su un'intima persuasione di fede, ma è anche (e non secondariamente) un'ortoprassi, cioè una serie di azioni e comportamenti obbligatori. I comportamenti esteriori sono giudicati secondo la ''[[Shari'a]]'', la disciplina legale islamica, mentre per quelli interiori il solo giudice è Dio.<br> Ciò non toglie che, dopo un lungo e animato dibattito teologico durato quasi un secolo,<ref>Il voler subordinare la fede alle opere fu la logica perseguita dagli [[Omayyadi]] per motivi essenzialmente politici e fiscali, al fine cioè di poter seguitare a percepire le imposte non-islamiche anche da chi - i [[mawla|mawālī]] - s'era invece convertito, pur senza aver ancora bene imparato le ritualità e le liturgie previste dall'Islam.</ref>, mirante a determinare se per potersi definire "musulmano" bastasse l'''imān'' (la fede) o se invece essa dovesse accompagnarsi o addirittura essere subordinata alle opere (''a‘māl'') la risposta è stata quella di dare assoluta preminenza alla prima, tant'è vero che per essere considerato a pieno titolo "musulmano" è sufficiente una seria ''[[Shahada|shahāda]]'', anche se un musulmano non potrà poi esimersi dall'esprimere coerentemente nei fatti della vita la profondità e la sincerità della sua fede. <br> Questo di per sé eliminerebbe la necessità di parlare di un "[[Integralismo]] islamico", dal momento che l'Islam ha per definizione un approccio "integrale" alla realtà fenomenologica, senza alcuna separazione fra aspetti mondani e ultramondani. Si può invece a buon diritto parlare di "[[Fondamentalismo]]", inteso come metodologia per interpretare la lettera della Rivelazione coranica.
 
Questo di per sé eliminerebbe la necessità di parlare di un "[[Integralismo]] islamico", dal momento che l'Islam ha per definizione un approccio "integrale" alla realtà fenomenologica, senza alcuna separazione fra aspetti mondani e ultramondani. Si può invece a buon diritto parlare di "[[Fondamentalismo]]", inteso come metodologia per interpretare la lettera della Rivelazione coranica.
[[Image:Allah 1.jpg|thumb|160px]] Gli ''arkān al-Islam'' ("Pilastri dell'Islam") sono quei doveri assolutamente cogenti per ogni musulmano osservante (pubere e sano di corpo e di mente) per potersi definire a ragione tale. La loro intenzionale evasione comporta una sanzione morale o materiale. Essi sono:
 
[[Image:Allah 1.jpg|thumb|160px]]
*la ''[[Shahada|shahāda]]'', o "testimonianza" di fede (affermazione, espressa con retta intenzione, dell'esistenza in Dio Uno e Unico nella missione profetica di [[Maometto]], da effettuare alla presenza di due validi testimoni);
 
*la ''[[Ṣalāt]]'', [[Preghiera]] canonica da effettuare 5 volte al giorno, in precisi momenti (''awqāt'') che sono scanditi dal richiamo del ''[[Muezzin|muʾadhdhin]]'' (in arabo: مؤذن muezzin) che operano nelle ''[[Moschea|moschee]]'' (oggi spesso sostituiti da registrazioni diffuse con altoparlanti);
[[Image:Allah 1.jpg|thumb|160px]] Gli ''arkān al-Islam'' ("Pilastri dell'Islam") sono quei doveri assolutamente cogenti per ogni musulmano osservante (pubere e sano di corpo e di mente) per potersi definire a ragione tale. La loro intenzionale evasione comporta una sanzione morale o materiale. Essi sono:
*la ''[[Zakat|zakāt]]'', o versamento a scopo pio di un'imposta di "purificazione" della ricchezza, attualmente devoluta volontariamente a organizzazioni di carità o aventi come fine l'islamizzazione all'interno o all'esterno dei paesi islamici (''[[Da'wa|da‘wa]]'');
 
*''Sawm [[Ramadan|ramaḍān]]'' (in arabo: صوم رمضان), ovvero digiuno del mese lunare di [[Ramadan]] per chi sia in grado di sostenerlo;
* la ''[[Shahada|shahāda]]'', o "testimonianza" di fede (affermazione, espressa con retta intenzione, dell'esistenza in Dio Uno e Unico nella missione profetica di [[Maometto]], da effettuare alla presenza di due validi testimoni);
*''[[Hajj]]'' (in arabo: الحج), pellegrinaggio canonico a Mecca e dintorni, nel mese lunare di [[Dhu l-Hijja|Dhū l-hijja]], per chi sia in grado di sostenerlo fisicamente ed economicamente.
* la ''[[Ṣalāt]]'', [[Preghiera]] canonica da effettuare 5 volte al giorno, in precisi momenti (''awqāt'') che sono scanditi dal richiamo del ''[[Muezzin|muʾadhdhin]]'' (in arabo: مؤذن muezzin) che operano nelle ''[[Moschea|moschee]]'' (oggi spesso sostituiti da registrazioni diffuse con altoparlanti);
* la ''[[Zakat|zakāt]]'', o versamento a scopo pio di un'imposta di "purificazione" della ricchezza, attualmente devoluta volontariamente a organizzazioni di carità o aventi come fine l'islamizzazione all'interno o all'esterno dei paesi islamici (''[[Da'wa|da‘wa]]'');
* ''Sawm [[Ramadan|ramaḍān]]'' (in arabo: صوم رمضان), ovvero digiuno del mese lunare di [[Ramadan]] per chi sia in grado di sostenerlo;
* ''[[Hajj]]'' (in arabo: الحج), pellegrinaggio canonico a Mecca e dintorni, nel mese lunare di [[Dhu l-Hijja|Dhū l-hijja]], per chi sia in grado di sostenerlo fisicamente ed economicamente.
 
In ambienti come quello [[Hanbalismo|hanbalita]], si aggiunge un sesto pilastro, il<ref>Il sostantivo è maschile in arabo ed è del tutto scorretto renderlo femminile per la persistente volontà di tradurlo esclusivamente come "guerra".</ref> ''[[Jihad]]'', lo "sforzo", o "impegno per Dio".
 
== Obblighi morali e sociali ==
 
Il [[musulmano]] ha comunque il diritto-dovere di assolvere al ''[[jihad|jihād]]'' (in arabo: جهاد), indicato letteralmente dai musulmani come "impegno [del singolo] sulla Strada di Dio" ( ''jahada fī sabīl Allāh'' ), nella speranza di poter vedere nell'Aldilà il Suo Volto ( ''li-wajhihi'' ), grazie alla riuscita lotta decisa contro le pulsioni negative del proprio corpo e del proprio spirito.
 

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