Penitenza (Sacramento): differenze tra le versioni

L'[[Antico Testamento]] conosceva il rito del solenne [[Giorno dell'Espiazione]] (''yom kippur'', {{passo biblico2pb|Lv|16}}), nel quale i peccati di [[Israele]] erano confessati, in forma generale e generica. Il rito prevedeva che, attraverso la preghiera di [[confessione dei peccati]], questi venissero riversati su due capri, uno immolato nel [[Tempio di Gerusalemme]] e il cui [[sangue dell'espiazione|sangue]] era versato sull'[[altare]] del Tempio dal [[Sommo Sacerdote]], l'altro portato nel [[deserto]] per esservi bruciato. Da qui l'espressione "[[capro espiatorio]]".

Cristo si manifesta come colui che ha il potere di perdonare i peccati ({{passo biblico2pb|Mc|2,1-12}}), ed esercita tale potere in favore dei peccatori.

Sono significativi i suoi gesti di accoglienza dei peccatori: si siede a tavola con loro ({{passo biblico2pb|Mt|9,10}}), e attraverso le [[parabole della misericordia]] ({{passo biblico2pb|Lc|15}}) esprime il desiderio di Dio di incontrarli ed attirarli a sé.

Agli [[apostoli]] conferisce il potere di perdonare i peccati a loro volta, attraverso il linguaggio del legare-sciogliere ({{passo biblico2pb|Mt|18,18}}) e in forma più diretta ({{passo biblico2pb|Gv|20,23}}).