Papa Pio XII: differenze tra le versioni

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Contemporaneamente, dal [[1920]], fu primo [[Nunziatura apostolica in Germania|nunzio per l'intera Germania]] con sede nella nuova nunziatura di Berlino. Durante questi dodici anni Pacelli si avvicinò molto al mondo tedesco e conobbe bene la realtà politica della Repubblica di Weimar.
 
Il [[19 aprile]] [[1919]], durante la cosiddetta rivoluzione promossa dalla Lega spartachista, di ispirazione comunista, la nunziatura di Monaco di Baviera fu accerchiata da un gruppo di rivoluzionari, che intendevano farvi irruzione. Il leader del gruppo,Siedl, estrasse una pistola e la puntò al petto di Pacelli, il quale si era personalmente posto a difesa dell'entrata della nunziatura. Sebbene scosso, il nunzio non intendeva cedere, affiancato da una coraggiosa [[suora]] tedesca, [[Pascalina Lehnert]] che si era interposta tra i rivoluzionari e il nunzio. Siedl non se la sentì di andare avanti e ordinò agli spartachisti di ritirarsi. Pacelli scriverà a riguardo: "Sono dei veri e propri russi bolscevichi"<ref>''La Grande Storia''; puntata del [[29 dicembre]] [[2006]] ''Pio XII Il Principe di Dio''. [http://www.youtube.com/watch?v=HbBdeitTkqY Il video]</ref>.
{{Quote|Sono dei veri e propri russi bolscevichi.<ref>''La Grande Storia''; puntata del [[29 dicembre]] [[2006]] ''Pio XII Il Principe di Dio''. [http://www.youtube.com/watch?v=HbBdeitTkqY Il video]</ref>}}
 
=== Cardinale e segretario di Stato ===
Eugenio Pacelli fu nominato cardinale da [[Papa Pio XI|Pio XI]] il [[16 dicembre]] [[1929]]; il [[7 febbraio]] [[1930]] divenne segretario di Stato.
[[File:Cardinale Pacelli in visita al Governatore di Roma 15 giugno 1932.jpg|260px|right|thumb|Cardinale Pacelli in visita al Governatore di Roma [[15 giugno]] [[1932]]]]
 
Eugenio Pacelli fu nominato cardinale da [[Papa Pio XI|Pio XI]] il [[16 dicembre]] [[1929]]; il [[7 febbraio]] [[1930]] divenne segretario di Stato.
 
Al fine di regolare le relazioni tra la [[Santa Sede]] e gli altri Stati, difendere le attività di scuole e ospedali cattolici, garantire le tasse ecclesiastiche e i beni materiali della Chiesa, negoziò diversi [[concordato|concordati]] con <!--la Lettonia nel [[1922]], la Baviera nel [[1924]], la Polonia nel [[1925]], la Romania nel [[1927]], la Lituania nel 1927, l'Italia nel [[1929]], la Prussia nel 1929,--> il Baden nel [[1932]], l'Austria nel [[1933]], la Regno di Jugoslavia nel [[1935]].
 
Le difficoltà e l'importanza cruciale delle scelte connaturate all'attraversamento, durante il suo pontificato, d'un periodo storico caratterizzato da scontri ideologici e militari tra i più duri che la storia ricordi, non potevano che porre Pio XII al centro d'una controversia storiografica - ben lungi dall'esser conclusa - e d'aspre critiche e polemiche relative al suo operato (vedi [[Bibliografia su Pio XII|bibliografia]]), sorte già alla fine del secondo conflitto mondiale.
 
In particolare, a seguito dell'uscita di parte dei documenti ufficiali della Santa Sede nel periodo bellico e della loro controversa interpretazione, sono stati mossi rilievi a Pacelli circa la sua presunta connivenza con i regimi nazi-fascisti - e, ultimamente, di organica collaborazione alla fuga di gerarchi nazisti al termine della seconda guerra mondiale - specialmente per quanto riguarda il suo presunto «colpevole silenzio» di fronte all'Olocausto, anche se l'opinione di alcune personalità [[ebraismo|ebraiche]], talora di rilievo, parrebbe smentire i documenti ufficiali e accreditare a Pio XII e alla [[Chiesa cattolica]] lo svolgimento, durante la guerra, di attività caritatevoli e umanitarie a salvaguardia e protezione di coloro che erano minacciati dalla prospettiva dei [[Campo di sterminio|campi di sterminio]] (in stragrande maggioranza ebrei). Anche la conversione al Cattolicesimo del rabbino capo di Roma durante il periodo della II Guerra Mondiale [[Eugenio Zolli|Eugenio Pio Israel Zolli]] è legata a Eugenio Pacelli; significativamente Zolli si fece battezzare nel [[1945]] con il nome di Eugenio Pio<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,862035,00.html Time Magazine, necrologio in memoria di Eugenio Zolli] {{quote
 
|Morto. Eugenio Zolli, 74 [anni d'età], già (1940-45) Rabbino capo di Roma, che divenne cattolico dopo la seconda guerra mondiale, cambiando il suo nome da Israel a Eugenio come gesto di gratitudine verso papa Pio XII (Eugenio Pacelli) per il suo atteggiamento affettuoso verso gli ebrei durante le persecuzioni naziste e fasciste; a Roma [luogo della morte].
{{quote|Morto. Eugenio Zolli, 74 [anni d'età], già ([[1940]]-[[1945|45]]) [[Rabbino]] capo di Roma, che divenne cattolico dopo la seconda guerra mondiale, cambiando il suo nome da Israel a Eugenio come gesto di gratitudine verso papa Pio XII (Eugenio Pacelli) per il suo atteggiamento affettuoso verso gli ebrei durante le persecuzioni naziste e fasciste; a Roma [luogo della morte].|''Time Magazine'', [[12 maggio]] [[1956]]|Died. Eugenio Zolli, 74, onetime (1940-45) Chief Rabbi of Rome, who became a Roman Catholic after World War II, changed his first name from Israel to Eugenio as a gesture of gratitude to Pope Pius XII (Eugenio Pacelli) for his sympathetic attitude toward the Jews during the Nazi and Fascist persecutions; in Rome.|lingua=en}}</ref><ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/92728 Borrelli, Antonio. ''Eugenio Pio Zolli (Israel Zoller) Rabbino, cattolico convertito''. Enciclopedia dei Santi]</ref>.
|Time Magazine, 12 maggio 1956
|Died. Eugenio Zolli, 74, onetime (1940-45) Chief Rabbi of Rome, who became a Roman Catholic after World War II, changed his first name from Israel to Eugenio as a gesture of gratitude to Pope Pius XII (Eugenio Pacelli) for his sympathetic attitude toward the Jews during the Nazi and Fascist persecutions; in Rome.
|lingua=en}}</ref><ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/92728 Borrelli, Antonio. ''Eugenio Pio Zolli (Israel Zoller) Rabbino, cattolico convertito''. Enciclopedia dei Santi]</ref>.
 
In tal senso andrebbe poi l'emanazione da parte di Pio XII all'indomani del rastrellamento del [[Ghetto di Roma]], il 25 ottobre del 1943, di una direttiva riservata a tutti gli ecclesiastici italiani in cui si indicava come necessario «ospitare gli ebrei perseguitati dai nazisti in tutti gli istituti religiosi, ad aprire gli istituti o anche le catacombe». <ref>{{en}}. ''[http://www.cwnews.com/news/viewstory.cfm?recnum=50610 Directive from Pius XII ordered shelter for Rome's Jews]'' ([[19 aprile]] [[2007]]) dal sito web «Catholic World News». Riportato il 16 maggio 2007.</ref>

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