Laico: differenze tra le versioni

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[[File:Laici Rinnovamento.jpg|right|400px|thumb|Membri laici del [[movimento ecclesiale|movimento]] del [[Rinnovamento dello Spirito]] in [[preghiera]]]]
La parola '''laico''' indica la condizione dei [[fedele|fedeli]] che non appartengono al [[clero]] né alla [[Istituto di vita consacrata|vita consacrata]]<ref>Questo è il significato teologico del termine. Nel linguaggio comune, ''laico'' indica spesso chi è lontano dalla prospettiva di [[fede]] o di [[Chiesa]], contrapposto a chi invece ne è vicino; in tale accezione, l'atteggiamento del laico prende il nome di [[laicismo]].</ref>.
 
{{quote iniziale|Col nome di laici si intendono qui tutti i [[fedele|fedeli]] ad esclusione dei membri dell'ordine sacro e dello [[vita consacrata|stato religioso]] sancito dalla chiesa[[Chiesa]], i fedeli cioè che, dopo essere stati incorporati a [[Cristo]] con il battesimo[[Battesimo]] e, nella loro misura, resi partecipi dell'[[ufficio sacerdotale]], [[ufficio profetico|profetico]] e [[ufficio regale|regale]] di Cristo, per la loro parte compiono, nella chiesaChiesa e nel [[mondo]], la [[missione]] propria di tutto il popolo cristiano.|''[[Lumen Gentium]]'', 31}}
 
La parola '''laico''' indica, nel linguaggio [[cristianesimo|cristiano]], la condizione dei [[fedele|fedeli]] che non appartengono al [[clero]] né alla [[Istituto di vita consacrata|vita consacrata]]<ref>Questo è il significato teologico del termine. Nel linguaggio comune, ''laico'' indica spesso chi è lontano dalla prospettiva di [[fede]] o di [[Chiesa]], contrapposto a chi invece ne è vicino; in tale accezione, l'atteggiamento del laico prende il nome di [[laicismo]].</ref>.
 
L'insieme dei fedeli laici è detto laicato.
== Origine ==
 
La parola è originata dal greco {{Traslittera|λαikòς|GrecoTr}}, "del popolo", estensione del termine {{Traslittera|λαός, laós|GrecoTr}}, "[[popolo]]", e contraddistingueva l'appartenente alla moltitudine degli uomini in contrapposizione agli appartenenti a una comunità chiusa.
 
== Significato teologico ==
Al di là del significato esclusivo ("non appartenente al clero o alla vita consacrata"), la condizione di laico fa riferimento al dono del [[battesimo]] e al ''[[triplice munus]]'' da esso conferito.
 
Fino al [[Concilio Vaticano II]], soprattutto in [[occidente]], erano rari i laici abbastanza preparati per poter intervenire nella vita intellettuale e [[spiritualità|spirituale]] della Chiesa; scienza e saggezza [[teologia|teologica]] erano privilegio delle [[abbazia|abbazie]] e delle [[università]] ecclesiastiche. L'[[Azione Cattolica]], per esempio, chiamava i laici verso il [[mondo]] ormai scristianizzato per sopperire all'insufficienza del [[clero]]; ma l'intervento dei laici era concepito in termini di sostituzione, non di vocazione propria.
 
=== Nel Concilio Vaticano II ===
 
Il [[Concilio Vaticano II]] ha espresso la ricchezza del significato dell'essere laico nel cap. IV della [[Costituzione Dogmatica]] ''[[Lumen Gentium]]'' (nnn. 30-38).
 
Al n. 31 dà una chiara definizione del termine ''laico''.
 
{{quote|Col nome di laici si intendono qui tutti i fedeli ad esclusione dei membri dell'ordine sacro e dello stato religioso sancito dalla chiesa, i fedeli cioè che, dopo essere stati incorporati a Cristo con il battesimo e, nella loro misura, resi partecipi dell'ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, per la loro parte compiono, nella chiesa e nel mondo la missione propria di tutto il popolo cristiano.}}
 
La realtà [[secolarità|secolare]] è propria del laico, mentre i membri dell'[[Ordine Sacro]] svolgono il loro [[ministero]] nell'ambito del [[sacro]], ed i religiosi vivono la dimensione mondana nello spirito delle [[Beatitudini]].

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