Trinità: differenze tra le versioni

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A ciò si accompagnò un'altra chiarificazione concettuale, effettuata nel corso della polemica con le [[eresia|eresie]] trinitarie. Nella teologia della chiesa antica essa è proposta come distinzione e correlazione fra "[[teologia]]", cioè l'essere trinitario di Dio ''in se stesso'', ed "economia", cioè la [[comunicazione]] della vita intratrinitaria alle creature.<ref>Nella [[teologia]] odierna si esprime lo stesso insegnamento quando si parla della ''Trinità immanente'' e della ''Trinità economica''. [[Karl Rahner]] ha stabilito il principio che la Trinità immanente è la Trinità economica e viceversa (''Saggi teologici'' 618).</ref>.
 
Il [[Simbolo Niceno]] ([[325]])<ref>''[[DS]]'' 125.</ref> e il successivo [[Simbolo Niceno-Costantinopolitano]] ([[381]])<ref>''DS'' 150.</ref>, professano il [[Figlio di Dio|Figlio]] "della stessa [[sostanza]]" (''[[homoúsios]]'') del [[Dio Padre|Padre]]; lo [[Spirito Santo|Spirito]] è [[adorazione|adorato]] col Padre e col Figlio. La terminologia "una sola essenza in tre persone", elaborata nel [[IV secolo]], si incontra in documenti magisteriali successivi<ref>Cfr. ''DS'' 421.</ref>.
 
Motivo guida di tutto questo lavorio teologico è il [[mistero]] di [[Cristo]]: il [[dono]] assoluto del Figlio in [[croce]] ({{pb|Rom|8,32}}) permetteva solo questa conclusione: Dio ha donato se stesso nel proprio Figlio; lo Spirito ci introduce effettivamente nella comunione più intima con Dio (cfr. {{pb|1Cor|2,20}}).

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