Papa Simmaco: differenze tra le versioni

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Il [[22 novembre]] [[498]], immediatamente dopo la morte del suo predecessore, presso la [[Basilica di San Giovanni in Laterano|Basilica Laterana]], Simmaco venne eletto papa dalla maggioranza del [[clero]]. Tale elezione fu appoggiata anche da una parte dei senatori di Roma. Però, più tardi, nello stesso giorno, una fazione dissidente riunitasi presso la [[basilica di Santa Maria Maggiore]] elesse l'[[arciprete]] [[Antipapa Laurenzio|Lorenzo]]. Questa elezione era appoggiata dal [[Impero Bizantino|partito bizantino]] e dai rimanenti senatori. Secondo [[Teodoro Lettore]] (P.G., LXXXVI, 193), la fazione laurenziana fu aiutata dal denaro elargito dal ricco senatore [[Rufio Postumio Festo (console 472)|Festo]], che sperava di influenzare Lorenzo in modo da fargli firmare l'''Henotikon'', l'editto di fede dell'imperatore [[Zenone di Bisanzio]]; al fianco di Simmaco si schierò l'influente senatore [[Anicio Probo Fausto]].
 
Nonostante la doppia elezione, entrambe le fazioni, tuttavia, acconsentirono affinché i due candidati comparissero a [[Ravenna]] di fronte al rea [[Goti|goticoTeodorico il Grande]] ([[Teodorico454]] il Grande[[526]]), re degli Ostrogoti, e si attenessero alla sua decisione. Teodorico si pronunciò in favore di Simmaco per il fatto che era stato scelto per primo e dalla maggioranza del [[clero]]. Lorenzo si sottomise alla decisione. Durante un sinodo tenutosi a [[Roma]] il [[1º marzo]] [[499]], del quale si sono conservati gli atti, Simmaco, che ormai era universalmente riconosciuto quale capo della Chiesa, investì Lorenzo della [[Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno|diocesi di Nocera]] in [[Campania]]. Il sinodo ordinò, inoltre, che qualsiasi appartenente al clero romano che cercava di accaparrare voti per un successore al papato durante la vita del papa, o che teneva consultazioni per quello scopo, avrebbe dovuto essere deposto. Stabilì anche che il Papa poteva scegliere il suo successore e clero, senato e popolo dovevano accettarlo, onde evitare dissidi e divisioni come quelli occorsi alla sua elezione. Senato e popolo non accetteranno mai di essere privati della loro prerogativa di scegliersi il Papa. Re Teodorico fu ringraziato per la sua decisione non di parte l'anno seguente, in occasione della sua visita a Roma, quando fu acclamato e ricevuto con tutti gli onori sia dal papa che dal popolo.
 
=== Il ''Synodus Palmaris'' ===
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