San Giovanni Battista: differenze tra le versioni

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|PostNazionalità = {{sp}}itinerante, attivo in Palestina verso la fine degli anni 20. La tradizione cristiana lo considera parente di [[Gesù]] (sua madre [[Elisabetta]], moglie di [[Zaccaria]], è detta parente di [[Maria]]) e l'ultimo dei profeti giudei, immediato precursore del [[Messia]]. Il [[29 agosto]] se ne ricorda il [[Martirio di San Giovanni Battista|martirio]], mentre il [[24 settembre]] il [[Natività di San Giovanni Battista|concepimento]].
|immagine= San Juan Bautista - El Greco - Lienzo - hacia 1600 - 1605.jpg
|didascalia={{Autore|[[El Greco]]}}, ''San Giovanni Battista'' ([[1600]] - [[1605]])
|note= [[Profeta]] e [[martire]]
|ruolo =
 
== Fonti storiche ==
 
La principale fonte storica relativa a Giovanni sono i Vangeli canonici, che ne descrivono la nascita, il ministero e la morte.
Giovanni viene citato anche in un breve passaggio di [[Giuseppe Flavio]].<ref name=GF>[[Antichità Giudaiche]] [[Antichità_Giudaiche_-_Libro_18#5|18,5,2]].</ref>
|}
 
== La vitaVita ==
 
=== Nascita ===
[[Immagine:Fra Angelico 002.jpg|thumb|left|300px|[[Firenze]], Museo Nazionale di San Marco, {{Autore|[[Beato Angelico]]}}, ''[[Imposizione del nome a san Giovanni Battista (Beato Angelico)|Imposizione del nome a san Giovanni Battista]]'' ([[1428]] - [[1430]]), tempera su tavola; [[Firenze]], Museo Nazionale di San Marco]]
 
Gli avvenimenti relativi alla nascita di Giovanni sono narrati da {{pb|Lc|1,5-25;1,39-45;57-80}}. I suoi genitori erano [[Zaccaria]] ed [[Elisabetta]]. Entrambi erano anziani e non avevano figli. Zaccaria era un [[sacerdote (ebraismo)|sacerdote]] della classe di Abia, Elisabetta viene presentata discendente di [[Aronne]], dunque appartenente alla tribù di Levi come il marito, e "parente" di [[Maria]] ({{passo biblico|Lc|1,36}}; il testo non usa mai il termine greco per "cugina", anche se questa opzione rimane possibile). La successiva tradizione cristiana ha cercato di specificare, in diversi modi e in maniera leggendaria, questa parentela.<ref>[[Iacopo da Varazze]] nella sua ''[[Legenda Aurea]]'' (1260, [http://www.fordham.edu/halsall/basis/goldenlegend/GoldenLegend-Volume5.htm#Nativity%20of%20our%20Blessed%20Lady inglese]) propone un improbabile e complesso albero genealogico: [[Gioacchino e Anna|Anna]], moglie di [[Gioacchino e Anna|Gioacchino]] (v. [[Protovangelo di Giacomo]]), aveva una sorella di nome Hismeria, la quale aveva come figlie Elind e Elisabetta, madre del Battista. Anna però ebbe 3 matrimoni: il primo con Gioacchino, dal quale ebbe Maria, madre di Gesù; il secondo con [[Cleofa]], fratello di [[Giuseppe]], dal quale ebbe un'altra Maria, moglie di [[Alfeo]] e madre dei quattro "fratelli" di Gesù; il terzo con Salome, dal quale ebbe una terza figlia di nome Maria, moglie di [[Zebedeo]] e madre di Giacomo e Giovanni. Invece [[Niceforo Callisto]] (Storia Ecclesiastica 2,3), attorno al 1320, sostiene che Anna, madre di Maria, era sorella di Soba, madre di Elisabetta, e di una Maria madre di Salome.</ref>
 
[[Immagine:AinKarem13.JPG|thumb|right|250px|[[Ain Karem]], luogo dove è nato Giovanni Battista secondo la tradizione]]
 
Alla nascita del bambino Zaccaria, ancora muto, propone il nome Giovanni come imposto dall'angelo e riacquista la parola, pronunciando l'inno noto come [[Cantico di Zaccaria]], nel quale tra l'altro esalta il futuro ruolo profetico del figlio: "E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
Alla nascita del bambino Zaccaria, ancora muto, propone il nome Giovanni come imposto dall'angelo e riacquista la parola, pronunciando l'inno noto come [[Cantico di Zaccaria]], nel quale tra l'altro esalta il futuro ruolo profetico del figlio: "E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati" ({{passo biblico|Lc|1,76-77}}).
 
La storicità degli eventi relativi alla nascita di Giovanni e della sua parentela con Gesù è attualmente discussa. A favore dell'autenticità si può notare come Lc, il medico ellenista della diaspora, mostri una altrimenti inspiegabile correttezza nella descrizione dei costumi sacerdotali, mentre altrove (per la [[Presentazione di Gesù al Tempio|Presentazione di Gesù]], {{passo biblico|Lc|2,22-24}}) si mostra comprensibilmente confuso. Di contro, a favore di una elaborazione leggendaria, tardiva e successiva giocano il tenore miracolistico del racconto della nascita, la somiglianza col racconto dell'altrettanto miracoloso concepimento di [[Samuele]] da parte di [[Anna]] ({{pb|1Sam|1}}) e dello stesso Gesù, e il fatto che la parentela tra Maria ed Elisabetta (l'apax {{passo biblico|Lc|1,36}}), e dunque Gesù e Battista (che però appare in contrasto con {{pb|Gv|1,33}}), può essere derivata dalla necessità di collegare ante facto il movimento battista a quello cristiano.
 
=== Formazione: esseno? ===
[[Immagine:Gentile da Fabriano 049.jpg|thumb|left|250px|{{Autore|[[Gentile da Fabriano]]}}, ''San Giovanni Battista'', circa 1400.]]
 
I vangeli non dicono nulla circa la vita privata di Giovanni prima del ministero pubblico. Nonostante fosse di stirpe sacerdotale, come il padre Zaccaria, avrebbe potuto officiare nel [[tempio]], ma non sembra sia stato coinvolto nell'attività liturgica ebraica. Non sembra neanche fosse sposato e avesse figli, in contrasto con la prassi ebraica e in particolare sacerdotale. In occasione del ministero pubblico, Giovanni viene descritto con tratti fortemente ascetici: è "vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi", {{pb|Mt|3,4}}; {{pb|Mc|1,6}}; cf. anche {{pb|Mt|11,8}}; {{pb|Lc|7,25}}), si nutre di locuste e miele selvatico ({{pb|Mt|3,4}}; {{pb|Mc|1,6}}), sobrio nutrimento delle popolazioni di zone aride, digiuna ({{pb|Mt|9,14;11,18}}; {{pb|Mc|2,18}}; {{pb|Lc|5,33;7,33}}) al punto da apparire esile come "una canna sbattuta dal vento" ({{pb|Mt|11,7}}; {{pb|Lc|7,24}}). Probabilmente era [[nazireo]] (v. sopra), caratteristica che lo accomunava a [[Gesù]] (assumendo la storicità della [[Sindone]] che lo ritrae con capelli lunghi, cosa non comune all'epoca) e [[Paolo]] (sulla base della comune interpretazione di {{pb|At|18,18}}).
 
Resta ancora da considerare un aspetto della figura storica di Giovanni il Battista, ovvero i suoi rapporti con la comunità degli Esseni.
 
"Tuttavia lo storico ebraico David Flusser scrive: {{Quote|Giovanni è così vicino agli Esseni da non potersi escludere che abbia fatto parte della loro comunità, ma dovette lasciarla perché contrario alla loro tendenza settaria e perché voleva rendere possibile la conversione in vista del perdono dei peccati a tutti gli Israeliti."}}<ref>(David Flusser: Jesus, Editrice Lanterna, [[1976]]; pag. 47)</ref>
Tuttavia lo storico ebraico David Flusser scrive:
 
"Giovanni è così vicino agli Esseni da non potersi escludere che abbia fatto parte della loro comunità, ma dovette lasciarla perché contrario alla loro tendenza settaria e perché voleva rendere possibile la conversione in vista del perdono dei peccati a tutti gli Israeliti."<ref>(David Flusser: Jesus, Editrice Lanterna, [[1976]]; pag. 47)</ref>
 
Sarebbe pertanto assolutamente fuorviante ridurre la predicazione del Battista alle sole similitudini che lo accomunano agli Esseni, senza tener conto della assoluta peculiarità di questo personaggio storico nel contesto religioso e culturale dell’epoca.
=== Ministero pubblico: contesto ===
[[Immagine:MappaBattista.png|thumb|right|250px|Località palestinesi relative alla vita e al ministero di Giovanni Battista, verso la fine degli anni 20.]]
 
L'inizio del ministero del Battista viene datato da Lc in un passo cronachistico che rappresenta, per la precisione mostrata, un'apax dell'intero Nuovo Testamento: "Nell'anno quindicesimo dell'impero di [[Tiberio]] Cesare (28), quando [[Ponzio Pilato]] era governatore della Giudea (26-36), ed [[Erode Antipa|Erode]] tetrarca della Galilea (4 a.C. - 39 d.C.), e [[Erode Filippo II|Filippo]], suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconitide (4 a.C. - 34 d.C.), e [[Lisania]] tetrarca dell'Abilene (?), sotto i sommi sacerdoti [[Anna (sommo sacerdote)|Anna]] (6-15) e [[Caifa]] (18-36), la parola di Dio fu diretta a Giovanni..." ({{pb|Lc|3,1-2}}). Nonostante l'abbondanza dei riferimenti, che hanno la funzione di inquadrare la storia sacra nel contesto socio-politico dell'epoca, l'unica indicazione veramente utile e precisa è il 15° anno di Tiberio, che rimanda al 28 d.C. La fine del ministero del Battista, concluso con la sua morte, viene dai vangeli presentata prima della morte di Gesù, comunemente datata al [[7 aprile]] del [[30]] (vedi [[Data della morte di Gesù]]).
 
 
=== Ministero pubblico: predicazione ===
[[Immagine:Brueghel Pieter the Younger John The Baptist Praching.jpg|thumb|right|300px|{{Autore|[[Brueghel il Giovane]]}}, ''San Giovanni Battista predica alle folle'' ([[1601]])]]
 
Per comprendere il messaggio predicato dal Giovanni storico si volge maggiore attenzione ai tre vangeli sinottici, più antichi e vicini agli eventi storici, mentre [[Gv]], più tardivo (fine I secolo), caratterizzato da una maggiore elaborazione letteraria e attento a un contesto storico di confronto reciproco della [[Chiesa]] coi seguaci del Battista, sembra aver fatto il possibile per "cristianizzare" il suo ministero. In maniera simile è di poco aiuto la breve testimonianza di Giuseppe Flavio, che focalizza il ministero del Battista sulla virtù, la giustizia e la devozione a Dio, senza alcuna venatura profetica o escatologica: il giudeo-romano che scriveva rivolto a romani ha giudicato opportuno sottolineare queste caratteristiche, comuni alla sensibilità e alla religione greco-romana, tacendo quella che pare essere stata invece prioritaria, in un periodo in cui per molti Ebrei i nuovi o ultimi tempi erano sinonimo di lotta armata contro i Romani.
 
=== Ministero pubblico: il battesimo ===
[[Immagine:The Baptism of Christ (Albani).jpg|thumb|left|300px|{{Autore|[[Francesco Albani]]}}, ''Battesimo di Gesù Cristo'', ([[1630]] -35. [[1635]])]]
 
A lato della predicazione escatologica e morale, elemento centrale del ministero di Giovanni è il [[battesimo]] ({{pb|Mt|3,6}}; {{pb|Mc|1,5}}; {{pb|Lc|3,3}}; {{pb|Gv|1,26}} et al.; Giuseppe Flavio<ref name=GF/>), che gli ha guadagnato l'epiteto di "Battista" (cioè battezzatore). Dal punto di vista antropologico, l'idea di una purificazione morale e/o spirituale tramite lavaggi con l'acqua è relativamente comune tra varie culture (si pensi in particolare alle abluzioni rituali degli induisti nel Gange). Nel contesto storico di Giovanni, il lavaggio purificatorio era previsto dalla liturgia ebraica in particolari occasioni,<ref>{{pb|Es|40,12}}; {{pb|Lv|14,5-9;14,50-52;15,5-27;16,24-28;17,15}}; {{pb|Nm|19,7-8;19,13;19,19-21}}; cf. anche {{pb|Mc|7,4}}.</ref> ed era diventato sinonimo di purificazione interiore.<ref>{{pb|Zac|13,1-2}}; {{pb|Is|1,16}}; {{pb|Sal|51,7}}</ref> Gli [[esseni]] praticavano periodiche (e non eccezionali) abluzioni corporali<ref>1QS 3,4-12;5,13-14</ref> e, similmente all'ebraismo classico, affermavano il legame acqua-purificazione: "Dio... purificherà l'uomo per mezzo di uno spirito santo, e lo aspergerà con uno spirito di verità come acqua purificatrice".<ref>1QS 4,20-21. v. anche 1QS 3,6-9; 1QH 7,6-7;17,26.</ref> Sia nell'ebraismo che tra gli esseni i lavacri non aveva l'effetto di cancellare, ipso-facto, i peccati, ma solo di segnalare e confermare esteriormente il cammino di conversione e purificazione interiore.
 
 
== Apocrifi ==
 
Il [[Protovangelo di Giacomo]] (metà II secolo), privo di valore storico, racconta che in occasione della [[strage degli innocenti]] ordinata da [[Erode]] il sovrano cercò di uccidere anche il piccolo Giovanni. [[Elisabetta]] allora fuggi sulla montagna col piccolo e Dio creò una spaccatura nel monte dove si nascosero ([http://www.intratext.com/IXT/ITA0446/_PM.HTM#1L 22,3]). Il testo prosegue descrivendo l'uccisione di [[Zaccaria]] nel tempio da parte di Erode ([http://www.intratext.com/IXT/ITA0446/_PN.HTM 23]-[http://www.intratext.com/IXT/ITA0446/_PO.HTM 24]), racconto che ha origine verosimilmente da un'errata interpretazione di un detto di Gesù ({{pb|Mt|23,35}}; {{pb|Lc|11,51}}) che cita la prima e l'ultima delle persone assassinate nella [[Tanakh]] ({{pb|Gn|4,8-10}}; {{pb|2Cr|24,20-22}}).
 
 
== Giovanni e il cristianesimo ==
[[Immagine:Dieric Bouts-Ecce Agnus Dei.jpg|thumb|left|300px|{{Autore|[[Dieric Bouts]]}}, ''Ecce Agnus Dei'', ([[1462]] - [[1464]])]]
 
Il legame tra Giovanni Battista e [[Gesù]] e i loro rispettivi seguaci non è di immediata comprensione. Le uniche fonti a disposizione sono i Vangeli ([[Giuseppe Flavio]] non li connette, per quanto accenni a entrambi), che sono però "di parte" (in quanto cristiani) e sembrano avere una visione eccessivamente irenica e accomodante, talvolta in contrasto con alcune indicazioni contenute nello stesso Nuovo Testamento.
 
== Reliquie ==
 
Secondo la tradizione della [[Chiesa cattolica]], il capo del Santo è ora conservato nella [[chiesa di San Silvestro in Capite]] a [[Roma]].
La reliquia pervenne a Roma durante il pontificato di [[Innocenzo II]] ([[1130]]-[[1143]]). Fino al [[1411]], la reliquia veniva portata ogni anno in processione da quattro [[vescovo|arcivescovi]]. Un'altra tradizione affermava invece che la testa fosse custodita nella [[cattedrale d'Amiens]], ma la veridicità della reliquia romana fu dimostrata da [[Oliviero Iozzi]]. Il capo custodito a Roma è senza la mandibola, conservata nella [[cattedrale di San Lorenzo (Viterbo)|cattedrale di San Lorenzo]] a [[Viterbo]].
 
== Patronati ==
 
Il culto di San Giovanni Battista si diffuse prestissimo in tutta la Cristianità, e molte [[città]] e chiese ne presero il nome.
 
 
== Luoghi di culto e patronati geografici ==
 
{{cassetto|titolo=Battisteri |testo=
*[[Battistero di San Giovanni (Ascoli Piceno)]]
 
== Iconografia ==
 
Attributo principale nell'[[iconografia]] è un lungo bastone da viandante sormontato da una piccola croce, con la scritta ''Ecce [[agnus Dei]]'' ("Ecco l'Agnello di Dio", {{pb|Gv|1,29.36}}); è vestito con l'abito di pelle di cammello, a cui a volte si aggiunge il mantello rosso, segno del [[martirio]].
 
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