Parabola del Padre Misericordioso: differenze tra le versioni

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* la prima parte ({{passo biblico|Lc|15,11-24}}) ha un senso completo in se stessa e illustra il tema della misericordia divina;
* la seconda parte ({{passo biblico|Lc|15,25-32}}) rappresenta la risposta di Gesù alle mormorazioni dei farisei e contiene l'insegnamento principale nel contesto [[apologetica|apologetico]] nel quale è inserita.
 
[[File:RUS MuErmitage Rembrandt RitornoFigliolProdigo 1668-69.jpg|300px|thumb|right|{{autore|[[Rembrandt Harmenszoon Van Rijn|Rembrandt]]}}, ''Ritorno del figliol prodigo'' ([[1668]] – [[1669]]), olio su tela; [[San Pietroburgo]] (‎Russia‬), ‎Museo‬ dell'Ermitage]]
 
L'accento è posto nel secondo vertice della parabola: Gesù rimprovera i farisei che si comportano come il fratello maggiore, in contrasto con la bontà e la volontà di [[salvezza]] di Dio.
 
[[File:RUS MuErmitage Rembrandt RitornoFigliolProdigo 1668-69.jpg|300px|thumb|right|{{autore|[[Rembrandt Harmenszoon Van Rijn|Rembrandt]]}}, ''Ritorno del figliol prodigo'' ([[1668]] – [[1669]]), olio su tela; [[San Pietroburgo]] (‎Russia‬), ‎Museo‬ dell'Ermitage]]
La parabola si propone di dare un insegnamento ben preciso sul [[peccato]] e sulla sua natura<ref>{{autore|[[Léopold Sabourin]]}} ([[1989]]) 273-274.</ref>. La parabola vuole contrastare due concetti di peccato e due concetti di ''[[giustizia]]''.
 
La [[parabola]] si propone di dare un insegnamento ben preciso sul [[peccato]] e sulla sua natura<ref>{{autore|[[Léopold Sabourin]]}} ([[1989]]) 273-274.</ref>. La parabola vuole contrastare due concetti di peccato e due concetti di ''[[giustizia]]''.
* Il figlio maggiore, pur senza rappresentare in senso stretto i [[farisei]], ha un concetto di giustizia abbastanza simile al loro: fondato sull'idea di [[retribuzione]] (v. {{passo biblico|Lc|15,29|29}}): si preoccupa soprattutto di salvaguardare l'ordine esteriore, piuttosto che di assicurare l'esistenza di [[relazione|relazioni]] [[persona|personali]] tra l'uomo e Dio. Fa parte della [[famiglia]], ma la sua visione è piuttosto quella di un [[mercenario]], non di un fratello né di un figlio. Per lui il peccato è la violazione di una struttura esteriore, la [[disobbedienza]] ad un [[precetto]], cioè una "[[trasgressione]]" che si manifesta visibilmente.
* Il figlio minore esprime invece un diverso concetto di peccato, che è ancora certamente un'[[offesa]] a Dio ("''Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te''"), anche se non è facile capire dove stia l'offesa:
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