Maria Vergine: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
{{quote|Vera Madre son io di un Dio che è Figlio<br>e son figlia di Lui benché sua Madre.<br>Ab aeterno nacque Egli ed è mio Figlio,<br>nel tempo io nacqui eppur gli sono Madre.<br><br>Egli è il mio Creator ed è mio Figlio,<br>son io sua creatura e gli son Madre.<br>Fu prodigio divin l’esser mio Figlio<br>un Dio eterno, e me aver per Madre.<br><br>L’esser quasi è comun, tra Madre e Figlio,<br>perché l’esser dal Figlio ebbe la Madre<br>e l’esser dalla Madre ebbe anche il Figlio.<br><br>Or se l’esser dal Figlio ebbe la Madre,<br>o s’ha da dir che fu macchiato il Figlio<br>o senza macchia s’ha da dir la Madre".}}
 
Per completezza, si ricordi anche la famosa visione di Maria contenuta nella ''[[Divina Commedia]]'', dove [[Dante Alighieri|Dante]] riporta la straordinaria preghiera del ''doctor marianus'' Bernardo di Chiaravalle affinché Dante stesso possa ottenere -per grazia- la visione della [[Trinità|Trinità divina]]:[[Immagine:Rossetti Annunciation.jpg|250px|thumb|[[Dante Gabriel Rossetti]], ''[[Ecce ancilla Domini (Dante Gabriel Rossetti)|Ecce ancilla Domini]]'' ([[1849]] - [[1850]]), olio su tela]]
 
[[Immagine:Rossetti Annunciation.jpg|250px|thumb|{{Autore|[[Dante Gabriel Rossetti]]}}, ''[[Ecce ancilla Domini (Dante Gabriel Rossetti)|Ecce ancilla Domini]]'' ([[1849]] - [[1850]]), olio su tela; Londra, Tate Gallery]]
 
{{quote|Vergine Madre, figlia del tuo figlio,<br>umile e alta più che creatura,<br>termine fisso d'etterno consiglio,<br><br>tu se' colei che l'umana natura<br>nobilitasti sì, che 'l suo fattore<br>non disdegnò di farsi sua fattura.<br><br>Nel ventre tuo si raccese l'amore,<br>per lo cui caldo ne l'etterna pace<br>così è germinato questo fiore.<br><br>Qui se' a noi meridiana face<br>di caritate, e giuso, intra ' mortali,<br>se' di speranza fontana vivace.<br><br>Donna, se' tanto grande e tanto vali,<br>che qual vuol grazia e a te non ricorre<br>sua disianza vuol volar sanz'ali.<br><br>La tua benignità non pur soccorre<br>a chi domanda, ma molte fiate<br>liberamente al dimandar precorre.<br><br>In te misericordia, in te pietate,<br>in te magnificenza, in te s'aduna<br>quantunque in creatura è di bontate.|Dante Alighieri, ''Divina Commedia'' - ''Paradiso'', canto XXXIII, vv.1-21}}
140 116

contributi

Menu di navigazione