Cardinale: differenze tra le versioni

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Il termine deriva dalla parola "cardine" e sta ad indicare il punto dove ruota la porta, infatti proprio a questo si riferisce, visto che i Cardinali aiutavano e aiutano il [[Sommo Pontefice]] nell'amministrazione della Diocesi di Roma e più in generale dello stato del Vaticano. L'ufficio dei Cardinali ha la sua origine nella chiesa antica, quando il Papa chiamava a collaborare con sé per il governo della Chiesa universale alcuni [[presbitero|Presbiteri]] e [[diacono|Diaconi]] della sua [[Diocesi]] di [[Roma]] e anche i Vescovi [[sede suburbicaria|Suburbicari]], cioè i Vescovi delle [[Diocesi]] attorno a Roma.
 
La prima notizia di Cardinali si ha sotto il santo [[Papa Alessandro I]] ([[105]]-[[115]]), epoca in cui il Papa era eletto da tutto il Clero della Diocesi di Roma. Nel [[1059]] [[Papa Niccolò II]], con la [[Costituzione Apostolica]] ''In nomine Domini'', riservò il diritto di elezione del Papa ai soli Cardinali Vescovi romani. Nel [[1179]] [[Papa Alessandro III]], con la [[Costituzione Apostolica]] ''Licet de vitanda discordia'', estese questo diritto a tutti i Cardinali. Nel [[1274]] il beato [[Papa Gregorio X]], con la Costituzione Apostolica ''[[Ubi periculum]]'', fissò per l'elezione del Papa la maggioranza dei due terzi dei Cardinali, il [[Conclave]] e l'obbligo del segreto durante l'elezione e successivamente. Queste disposizioni sopravvivono nella normativa oggi vigente.
 
Benché in passato anche i [[Laico|laici]] potessero essere nominati Cardinali, in genere ricevendo subito dopo l'[[Ordine Diaconale]], nel [[1918]] [[Papa Benedetto XV]] decretò che tutti i Cardinali dovevano essere [[Ordinazione presbiterale|ordinati]] [[Presbiteri]]; nel [[1962]] [[Papa Giovanni XXIII]] dispose la consacrazione a Vescovo per tutti i Cardinali.
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