Papa Pio II: differenze tra le versioni

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Nell'[[agosto]] [[1455]] Enea tornò a Roma con un'ambasciata per profferire l'[[obbedienza]] della [[Germania]] al nuovo Papa, [[Papa Callisto III|Callisto III]]. Egli portò con sé forti raccomandazioni dell'imperatore e di [[Ladislao d'Ungheria]], per la sua nomina al [[cardinale|cardinalato]], ma sorsero dei ritardi a causa della determinazione del Papa a promuovere prima un suo nipote, ed egli dovette aspettare fino al [[dicembre]] [[1456]]. Ottenne invece temporaneamente il vescovato di [[Arcidiocesi di Varmia|Varmia]] (Ermeland).
 
=== PapaPontificato ===
 
Callisto III [[Morte|morì]] il [[6 agosto]] [[1458]]. Il [[10 agosto]] i cardinali entrarono in [[conclave]]. Il benestante cardinale di [[Rouen]], benché [[Francia|francese]] e dal carattere discutibile, sembrava certo di essere eletto. Enea, come ci dice in un passaggio della sua storia dell'epoca, pubblicò clandestinamente nel ''[[Conclavi de' Pontifici Romani]]'', con quale arte, energia ed eloquenza frustrò le speranze del cardinale francese. Sembrò che l'elezione non dovesse ricadere su Pio, ma nessun altro candidato sembrò averci pensato seriamente, né probabilmente vi era qualcuno complessivamente più degno della [[tiara]], anche se il sacro collegio probabilmente comprendeva alcuni uomini di alta morale..
 
Il [[19 gennaio]] [[1459]] istituì l'[[Ordine di Santa Maria di Betlemme|Ordine Betlemita]]. Nessun Pontefice prima di lui aveva fondato in prima persona un [[Ordine cavalleresco]], ma Papa Pio II aveva persino tentato di sciogliere i più potenti Ordini esistenti, ordinando loro di confluire in questa nuova Milizia. Il suo lungo trasferimento verso il luogo dell'assemblea poteva far pensare a una processione trionfale. Il congresso fu invece un fallimento completo rispetto ai suoi obiettivi ostentati, ma almeno mostrò che l'impotenza della [[cristianità]] non era dovuta al Papa. Al suo ritorno dal congresso, Pio spese un periodo considerevole di tempo nel suo paese di origine, nel territorio senese e descrisse il diletto e il fascino della vita di campagna in un linguaggio molto gradevole.
 
[[Immagine::San Andrea della Valle Grabmonumentl Pius II.jpg|thumb|right|300px|{{Autore|[[Paolo Tacconi]]}}, ''[[Monumento funebre]] di [[papa]] Pio II'' ([[1470]] - [[1475]] ca.), marmo; [[Roma]], [[Basilica di Sant'Andrea della Valle (Roma)|Basilica di Sant'Andrea della Valle]]]]
 
Venne richiamato a Roma dai problemi causati da [[Tiburzio de Maso]], che venne alla fine catturato e giustiziato. Gli [[Stato Pontificio|Stati Pontifici]] erano a quell'epoca grandemente disturbati da baroni ribelli e dalle scorrerie dei condottieri, ma questi mali vennero gradualmente abbattuti. Anche la [[Guerra Napoletana]] ebbe fine, col successo dell'alleato del Papa, Ferdinando. Il Papa tentò anche delle mediazioni nella [[Guerra dei tredici anni]] tra [[Polonia]] e cavalieri dell'[[Ordine Teutonico]] e quando fallì nell'ottenere il successo, scagliò l'[[anatema]] su polacchi e [[Prussia|prussiani]].
 
Nel [[luglio]] [[1461]], Pio canonizzò [[Santasanta Caterina da Siena]] e nell'[[ottobre]] dello stesso anno ottenne quello che inizialmente sembrò un brillante successo, inducendo il nuovo re di Francia, [[Luigi XI]], ad abolire la [[sanzione pragmatica di Bourges]], con la quale l'autorità del Papa in Francia era stata gravemente ostacolata. Ma Luigi si aspettava che Pio avrebbe in cambio sposato la causa francese a Napoli e quando questo non avvenne ristabilì la sanzione pragmatica per mezzo di ordinanze reali. Pio venne anche coinvolto in una serie di dispute con il re di [[Boemia]] e il Conte del [[Tirolo]] e la [[crociata]] per la quale il congresso di Mantova era stato convocato non fece progressi.
 
Di fronte allo scarso interesse delle potenze occidentali a partecipare a una nuova crociata "contro il turco", il Papa fece circolare in [[Europa]], a scopo polemico, una lettera al [[Sultano]], [[Maometto II]], in cui offriva al signore turco, una volta [[conversione|convertitosi]] al [[cristianesimo]] romano, il titolo di imperatore romano, per il quale in occidente nessuno era più degno agli occhi di Pio II.
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