Mistero: differenze tra le versioni

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{{quote2quote|Tu, l’all'al di là di tutto: come è possibile lodarTi?
 
Come potrà inneggiarti la parola? Nessuna parola, infatti, può esprimerti. Come ti contemplerà l’intelletto? Nessun intelletto, infatti, può percepirti. Tu solo sei ineffabile, poiché le parole a Te devono l’origine. Tu solo sei inconoscibile, poiché i pensieri a Te devono l’origine. Tutto canta Te, sia ciò che ha voce sia ciò che non l’ha. Tutto rende a Te onore, sia ciò che ha intelletto sia ciò che non l’ha.
È solo per Te che tutto permane. È solo per Te che tutto cammina nell’universale moto. Di ogni cosa Tu sei compimento: Uno, Tutto, Nessuno, anche se non sei né unico né tutti. A Te è ogni nome: come chiamare Te, il solo che non si può nominare? Qual intelletto, figlio del cielo, penetrerà i veli che si stendono sopra le nubi?
 
Sii benigno, Tu, l’all'al di là di tutto: come è possibile lodarTi? |[[Gregorio Nazianzeno]]}}
 
La nozione di '''Mistero''', ai fini della presente voce, riguarda le accezioni di significato etimologico della parola come assunte dal [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]] e sviluppate, nella quasi totalità dei casi, quali [[Dottrina della Chiesa Cattolica|dottrine teologiche]]. Siccome in questi processi le accezioni di significato sono originate anche in ambiti cultuali e culturali pre-cristiani, risulta opportuno fare riferimento a questi stadi di sviluppo non cristiani oltre che alle derivazioni etimologiche.

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