Mistero: differenze tra le versioni

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Nessun cambiamento nella dimensione ,  13 gen 2011
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{{vedi anche|[[YHWH#Etimologia e significato|Etimologia e significato di Jahve]]}}
 
La forma nominativa [[YHWH|Jahve]], rivelata in {{Pb|Gn|4,26b}} e {{Pb|Es|3,14;6,2-3}}, contiene invece il mistero del nome divino. [[Dio]] rivela il Suo nome usando delle modalità definitorie proprie della concezione semitica, ossia palesa non solo il modo con cui Egli designa se stesso ma anche la propria natura in quanto, secondo il sentire antico, il "nome esprime l'essenza, l'identità di una persona e il senso della sua vita."<ref>cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n.203, dal primo periodo sintattico centrale.</ref> In realtà, [[Dio]] rivelando il Suo nome si limita a proclamare il cardine della sua natura, anche se tale proclamazione contiene in potenza tutti gli sviluppi successivi della rivelazione,<ref>In tal senso va inteso {{Pb|Ap|1,8b}} che, per alcuni, andrebbe così tradotto:"Egli era, Egli éè ed Egli viene, il Padrone di tutto".</ref> ossia che il Nome divino "esprime, come meglio non si potrebbe, la realtà di [[Dio]], infinitamente al di sopra di tutto ciò che possiamo comprendere o dire",<ref>cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n.206, dalle proposizioni centrali del periodo sintattico conclusivo.</ref> con la conseguenza che:
* il Nome divino ad "un tempo éè un Nome rivelato e quasi il rifiuto di un nome"<ref>cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n.206, dalla proposizione iniziale dell'ultimo periodo sintattico.</ref> come, a solo titolo esemplificativo, accade nell'ambito della concezione occidentale moderna del nome in base alle cui modalità definitorie, e limitatamente ad esse, il Nome divino non significa alcunché;
* il Nome divino "éè ineffabile",<ref>cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n.206, dalle proposizioni conclusive del periodo sintattico conclusivo.</ref> come attesta {{Pb|Gdc|13,18}} dove l'angelo si rifiuta di dire a Manoach il proprio nome comportandosi allo stesso modo dell'essere misterioso dello Iabbok di cui si attesta in {{Pb|Gn|32,30}}, e
* il "Nome divino é misterioso come Dio éè Mistero"<ref>cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n.206, dal periodo sintattico centrale.</ref> perché il nome di [[Dio]] éè [[Dio]] stesso e, contestualmente, [[Dio]] é il Suo nome.
 
====Conseguenze della rivelazione del Nome di [[Dio]]====
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