Incarnazione: differenze tra le versioni

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=== Nell'opera giovannea ===
 
È nella [[cristologia]] [[opera giovannea|giovannea]], che rappresenta uno degli stadi più evoluti della cristologia del Nuovo Testamento, che trova posto la teologia del ''[[Logos]]'' e della sua incarnazione. È solo nel [[Vangelo secondo Giovanni|quarto Vangelo]], infatti, che viene formulata l'idea "dell'incarnazione del ''Logos''" che tanta importanza ha avuto negli sviluppi teologici posteriori<ref>{{autore|[[Marcello Bordoni]]}} ([[1985]]), p. 621</ref>. Le affermazioni esplicite al riguardo si trovano in {{pb|Gv|1,14a}} ("il Verbo si fece carne") e in due passi delle [[lettere di Giovanni|lettere]] che affermano che [[Gesù]] [[Cristo]] è venuto nella [[carne]]: {{pb|1Gv|4,2}} e {{pb|2Gv|2,7}}. Appaiono poi altre affermazioni simili nel prologo della [[Prima lettera di Giovanni|prima lettera]], in cui del Verbo di vita si afferma che si è [[manifestazione|manifestato]] [[vista|visibilmente]] e in modo [[tatto|tangibile]] ({{passo biblico|1Gv|1,1}}).
 
Vale la pena di analizzare l'espressione "si è fatto [[carne]]" di {{pb|Gv|1,14}}:

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