Incarnazione: differenze tra le versioni

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* l'[[XI Concilio di Toledo]] ([[675]])<ref>''Incarnationem quoque huius Filii Dei tota Trinitas operasse credenda est, quia inseparabilia sunt opera Trinitatis. Solus autem Filius formam servi accepit'': "È da credere anche che tutta la Trinità ha operato l'incarnazione di questo [[Figlio di Dio]], poiché le opere della Trinità sono inseparabili. Tuttavia solo il Figlio assunse la forma di servo". ''DS'' 535.</ref>;
* il [[XVI Concilio di Toledo]] ([[693]])<ref>''Angeli oraculum, cum Spiritum Sanctum superventurum in ea dicit, et virtutem Altissimi, qui est Dei Patris Filius, obumbraturum eam praemonuit, eiusdem Filii carni totam Trinitatem cooperatricem esse monstravit'': "L'annuncio dell'[[angelo]], quando dice che lo [[Spirito Santo]] sarebbe venuto su di essa, e preannuncia che l'avrebbe adombrata la potenza dell'[[Altissimo]], che è il Figlio di [[Dio Padre]], mostrò che tutta la Trinità cooperò alla carne dello stesso Figlio". ''DS'' 571.</ref>;
* il [[IV Concilio Lateranense]] ([[1215]])<ref>''[..] Unigenitus Dei Filius Iesus Christus, a tota Trinitate communiter incarnatus'': "[[Gesù Cristo]] il Figlio [[unigenito]] di [[Dio]], incarnato per [un'opera] comune di tutta la Trinità". ''DS'' 801.</ref>;
 
Una identificazione della [[redenzione]] con l'atto dell'incarnazione, quale risulta specialmente dalla dottrina della [[divinizzazione]] dei [[Padri orientali]], rese a volte difficile stabilire con chiarezza il significato salvifico della [[morte di Gesù|croce]]. In questa cornice, nella [[liturgia]], la [[festa]] del [[Natale]] assunse un'importanza perlomeno uguale a quella della [[Pasqua]].

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