Mistero: differenze tra le versioni

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Nessun cambiamento nella dimensione ,  12 apr 2012
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In quest'ottica si tenta di far assumere alla nozione di ''mistero'' una dimensione più laica dove possano convivere la religione ed il materialismo, e dove la ''quaestio'' del recidere la religione viene sostituita dalla ''quaestio'' del valutare la religione senza giungere ad alcuna soluzione<ref>Cfr articoli di Carlo Jovine su Il Conciliatore, Massimo Nardi su L'Attualità, e Lidia Lombardi su Il Tempo.</ref> e, in tal modo, la nozione di mistero viene risolta nel credere o nel non credere o nel perdurare del mistero:
* con la conseguenza epistemologica che si fa assumere al mistero una pari dignità con il credere e il non credere senza specificare lo statuto ontologico del mistero stesso che, in quest'ottica, ha da una parte pari grado con le due istanze citate e dall'altra parte nel frattempo le contiene, e
* con la conseguenza pratica che tale equiparazione, stando ai suoi sostenitori,<ref>Cfr fra tutti Antonio Saccà, Il padre di Dio, Bietti Media. E'È interessante anche Joshua Cooper Ramo, Il Secolo Imprevedibile, dove per risolvere la problematicità del non sapere si fa ricorso al concetto dell'imprevedibilità degli eventi (che per certi versi sembra riprendere la nozione di mistero) cui bisogna prepararsi aspettando ogni evento possibile.</ref> dovrebbe contribuire ad una convivenza più tollerante tra i credenti ed i non credenti.
 
== Accezione misteriosofica ==
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